variazione
variazione termine utilizzato con significato generale per indicare la differenza tra due valori assunti da una variabile, sia che essa rappresenti una grandezza sia che essa sia impiegata [...] analisi, si dice variazione di una funzione il cambiamento che essa assume in corrispondenza di un incremento della variabile indipendente. Lo studio della variazione conduce dunque a determinare la crescenza o la decrescenza della funzione, il suo ...
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somma, derivata di una
somma, derivata di una in analisi, date due funzioni reali di variabile reale ƒ(x) e g(x), supposte entrambe derivabili, la derivata prima della loro somma è la somma delle loro [...] derivate: D [ƒ(x) + g(x)] = ƒ′ (x) + g′ (x). Per esempio, data la funzione y = x 2 + sinx la sua derivata è y′ = 2x + cosx. Questa regola discende dalla proprietà di linearità della → derivazione. Si veda, ...
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prodotto, derivata di un
prodotto, derivata di un in analisi, date due funzioni reali di variabile reale ƒ(x) e g(x), supposte entrambe derivabili, la derivata prima del loro prodotto è D [ƒ(x)g(x)] [...] = ƒ′ (x) ⋅ g(x) + ƒ(x) ⋅ g′ (x). Per esempio, data la funzione y = x 2sinx la sua derivata è y′ = 2xsinx + x 2cosx (→ derivazione). Si veda, inoltre, la tavola delle regole di derivazione ...
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autoregressivo, modello
Samantha Leorato
Modello statistico per le serie storiche, che mette in relazione il valore presente di una variabile con i suoi valori ritardati per tenere conto della possibile [...] costanti e uguali a E (Yt)=a0/(1−a1) e Var (Yt)=σ2u/(1−a12), mentre l’autocorrelazione, ossia la correlazione Y tra la variabile in tempi diversi, è Corr (Yt, Ys)=a1∣t−s∣. Di conseguenza, se il coefficiente a1 è positivo, nel caso di un processo AR ...
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Matematica
In matematica, e nelle sue applicazioni, grandezza, dimensionata o adimensionata, costante o dipendente da qualche variabile, che, operando su una certa quantità A (per es., la misura di una [...] c. è 3a2, se la a viene pensata come una costante e la x e la y invece come variabili; nello stesso monomio, il c. della x (relativo alla sola variabile x) è invece 3a2y2. I c. di un polinomio sono i c. dei monomi che lo compongono; in particolare ...
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Poisson, distribuzione di
Distribuzione di probabilità discreta introdotta da S. D. Poisson nel 1837. Il parametro fondamentale che la definisce, generalmente indicato con λ, è un numero positivo che [...] P. può essere utilizzata per effettuare un’analisi di regressione (➔ regressione parametrica, modelli e stime di) di una variabile dipendente Y discreta non negativa. Il modello di regressione di P. è un modello log-lineare (➔ logaritmica), nel quale ...
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analiticita
analiticità [Der. di analitico "la proprietà di essere analitico"] [ANM] Condizione di a.: v. funzioni di variabile complessa: II 776 f. ◆ [ANM] Dominio di a. e intervallo di a.: sono, rispettiv., [...] cinematiche da cui esse dipendono, cioè devono potersi continuare analiticamente per valori complessi di tali variabili e le funzioni analitiche così ottenute devono avere la più semplice struttura di singolarità compatibile con gli altri principi ...
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normalizzazione
normalizzazione in molti contesti della matematica, procedura di trasformazione di un dato o di una variabile in modo da renderlo confrontabile con altri. Per esempio, la trasformazione [...] a 1.
In particolare, in statistica il processo di normalizzazione si basa sulla standardizzazione delle variabili, cioè sulla trasformazione delle variabili effettuata attraverso la relazione
dove xi è un generico valore della distribuzione della ...
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incremento
incremento termine che significa, in generale, differenza tra il valore “finale” e quello “iniziale” di una variabile (senza che si attribuisca a priori a questi aggettivi alcun significato [...] valore minore di quello assunto in a. In genere, esso è indicato con la lettera greca Δ (delta). Nel caso della variabile indipendente x di una funzione, si pone sovente Δx = h. Quindi, con riferimento implicito all’intervallo [x, x + h], si indica ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...