DEL GRANDE, Antonio
Manfredo Tafuri
Figlio di Ludovico, nacque a Roma (Pollak, 1909, p. 159), ma la data della sua nascita non è documentata; deve porsi comunque intorno al 1607 perché in una nota stesa [...] sono consoni ai modi del D., richiamando motivi dei palazzi Colonna a Genazzano e Pamphili a Roma: il variabile gioco atmosferico provocato dal loggiato in curva e la cesura provocata dall'interasse centrale, contratto, arricchiscono il colloquio ...
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CIRONI, Piero
Ernesto Sestan
Nacque a Prato l'11 genn. 1819 da Clemente, archivista del comune, e da Giuseppa Conti, nativa di Coiano vicino a Prato, in una famiglia mediocremente agiata, che possedeva [...] fu giudice aspro e talora poco comprensivo dei cedimenti e compromessi ineluttabili della prassi politica. Di umore malinconico, ma variabile, con un che di femmineo, chiuso in se stesso, non oratore comiziante, più facile ad esprimersi nello scritto ...
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BENE, Carmelo
Piergiorgio Giacchè
Nacque il 1° settembre 1937, secondogenito di Umberto e di Amalia Secolo, in località Campi Salentina (Lecce), dove i genitori avevano in gestione un tabacchificio di [...] dei contributi di numerosi interlocutori, fra i quali spiccano Gilles Deleuze e Pierre Klossowski, ma all’interno di una cerchia variabile e vasta di amicizie e di complicità che hanno accompagnato i suoi 'studi' mentre ne inseguivano le 'opere' (fra ...
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ROSSELLINI, Roberto
Bruno Roberti
‒ Nacque a Roma l’8 maggio 1906 da Angelo Giuseppe e da Elettra Bellan.
La famiglia paterna di origini pisane aveva fondato nella Roma umbertina una impresa edile. [...] , che divenne un’ossessione negli ultimi tempi. Sperimentò per la prima volta il Pancinor, obiettivo a fuoco variabile, che gli permise di perlustrare la scena in pianosequenza senza montare carrelli, perseguendo un’immediatezza dell’immagine che ...
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LANCIA, Vincenzo
Franco Amatori
Nacque il 24 ag. 1881 a Fobello in alta Valsesia, terzo figlio di Giuseppe e Marianna Orgiazzi, originari della zona.
Giuseppe aveva accumulato una considerevole fortuna [...] guidatore e dei passeggeri, un favorevole rapporto peso-potenza e un alto rendimento del motore. La speciale attenzione alla variabile tecnica non attenuava comunque la sensibilità per i segnali del mercato.
Anche se la scocca portante restava la più ...
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VILLANI, Giovanni
Marino Zabbia
– Nacque a Firenze in un anno compreso tra il 1275 e il 1280. Il padre, Villano di Stoldo di Bellincia, apparteneva a una famiglia originaria di Borgo San Lorenzo nel [...] Firenze: V, 3, Nuova cronica, cit., p. 166).
La Nuova cronica, divisa in libri a loro volta formati da un numero variabile di capitoli tutti introdotti da una breve rubrica, prende le mosse con la riproposizione del racconto della Torre di Babele e ...
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LURAGHI, Giuseppe Eugenio
Nicola Crepax
Nacque a Milano il 12 giugno 1905, da Felice e da Giuditta Talamona, ultimo di quattro figli.
La famiglia era esponente di quella parte del ceto medio cittadino, [...] dove lavoravano operai che, in un confuso contesto conflittuale, non si dimostravano più disposti ad accettare un ruolo di variabile dipendente nel processo produttivo. Un disastro cui la struttura manageriale, creata anch'essa ex novo, non era nella ...
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GIUGNI, Luigi
Silvana Sciarra
(Gino)
Nacque a Genova il 1° agosto 1927, figlio unico di Mario, commerciante, e di Pierina Piazzalunga.
Sposato con Laura Sanlorenzo nel 1956, ebbe due figli.
Gli studi
Sfollato [...] Scotti e dell’accordo del 22 gennaio 1983, convinto che dovesse essere sfatato il mito del salario come variabile indipendente e che dovessero essere introdotti meccanismi di rientro dall’inflazione (La lunga marcia della concertazione, Bologna 2003 ...
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ROTARI
Claudio Azzara
– Duca longobardo di Brescia, verosimilmente nato agli inizi del VII secolo come si legge nel prologo dell’Editto delle leggi della sua stirpe (da lui stesso fatte codificare per [...] o ai suoi parenti, che si basava sul concetto che ogni uomo avesse una propria valutazione economica, il guidrigildo, variabile in ragione del suo rango sociale. La composizione era dunque computata sulla scorta del livello sociale della vittima del ...
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CAVALIERI, Bonaventura
Augusto De Ferrari
Nacque a Milano negli ultimi anni del sec. XVI, da famiglia nobile ma non ricca. Suo padre, Bonaventura, era figlio di Lorenzo, a sua volta figlio di Ambrogio, [...] di calcolo integrale; o nella quinta, dove applica gli indivisibili alla determinazione dei baricentri dei corpi a densità variabile; oppure nella sesta, che descrive una pompa idraulica assai semplice da lui costruita per il suo convento. Insomma ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...