(XIV, p. 361; App. I, p. 562; II, i, p. 877; V, ii, p. 142)
Il tema dell'e., nell'ambito dell'Enciclopedia Italiana, segue due linee principali presentando, da una parte, la storia delle e. d'arte e, dall'altra, [...] tardi anni Sessanta movimenti come quelli della Land Art e di Fluxus scelsero per le opere spazi aperti e vi introdussero la variabile tempo; molti artisti cominciarono inoltre a esporre in spazi lasciati vuoti dal venir meno di un'industria o di una ...
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PARIGI
P.F. Pistilli
(franc. Paris; lat. Lutetia, Lutecia Parisiorum)
Città capitale della Francia, situata al centro dell'Ile-de-France, sulle rive del fiume Senna, alla confluenza con i fiumi Marna [...] : su un letto di ciottoli vennero posate enormi pietre (libages), al di sopra delle quali, per un'altezza variabile (m 6-8), vennero eretti due muri paralleli in pietra da taglio, riempiendo successivamente l'intercapedine con un conglomerato ...
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Il Rinascimento. Gli ingegneri del Rinascimento: dalla tecnica alla tecnologia
Paolo Galluzzi
Gli ingegneri del Rinascimento: dalla tecnica alla tecnologia
Nell'immagine convenzionale del Rinascimento [...] di un numero limitato di 'tipi', che registrano i principî fondamentali di un sistema tecnologico determinato, poi variabile all'infinito in relazione alle esigenze dell'artefice.
La presentazione delle macchine nel Trattato II è in questo ...
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ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] così indietro e così lontano dalla Germania: bastava fermarsi a Ottone I (Freund, 1957, pp. 53-58). La variabile geografica si rivela ormai fondamentale, accanto a quella cronologica e ideologica, per comprendere aspetti e funzioni dell'antico.Per ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] legate alla collocazione delle c. processionali nell'area della mensa già a partire dal 9° secolo.Di lunghezza e sezione variabili, la spina era di norma realizzata dalla medesima fusione della c. o, in presenza di lavori di oreficeria, in materiali ...
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SIENA
E. Guidoni
I. Moretti
V. Ascani
E. Carli
A. Capitanio
(lat. Saena Etruriae, Sena Iulia)
Città della Toscana, posta in una zona collinare tra le valli dell'Arbia e dell'Elsa.
Urbanistica
Lo [...] navata unica, coperta a capriate e illuminata da finestroni ogivali, innestata in un vasto transetto con coro e un numero variabile di cappelle a esso simmetricamente affiancate (uniche parti con volte a crociera), fatta eccezione per la chiesa di S ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Mondo islamico
Paolo M. Costa
Basema Hamarneh
Sergio Martínez Lillo
Fernando Sáez Lara
Giovanna Ventrone Vassallo
Anna Sereni
Vincenzo Strika
Caratteri generali
di [...] , molto usato nell'architettura abbaside. Questo nuovo tipo prevedeva la trasformazione della linea dell'intradosso in un numero variabile di piccoli archi o lobi. In questo periodo, l'arco si scompose in molteplici linee, nascondendo la sua ...
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L'architettura pubblica e del potere del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
Basileia e palazzi
Molto spesso all'architettura viene demandata una funzione rappresentativa i cui risvolti [...] per le tribune degli spettatori; la struttura era composta da una pista, lunga uno stadio e con una larghezza variabile, in media 100 piedi; ad un'estremità era la linea di partenza (aphesis), talvolta duplicata in corrispondenza dell'arrivo ...
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Progettazione
Renato De Fusco
di Renato De Fusco
Progettazione
sommario 1. Introduzione. 2. Definizione. 3. Aspetti linguistici della progettazione. 4. Progettazione e architettura moderna. 5. La progettazione [...] così che, se il processo matematico risulta più complesso, dovendo tener conto di tutta una serie di correlazioni fra le variabili, il campo progettuale risulta meglio e più rigidamente definito.
Tutto quanto precede dà luogo, o per via logica o per ...
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Vedi ETRUSCA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
ETRUSCA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Nelle singole voci topografiche relative a località poste entro i limiti geografici dell'Etruria vera e propria, o a località [...] lo è mai quella assoluta, giacché le forme greche, una volta accolte, seguitano a circolare per un tempo difficilmente valutabile e variabile caso per caso. In generale, rispetto agli studî del precedente venticinquennio, si è giunti, anche qui, a un ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...