La parte solida e compatta del tronco, dei rami e delle radici degli alberi.
Struttura
Tessuto tipico delle piante vascolari, il l. è costituito da lunghe cellule disposte in fasci longitudinali (elementi [...] , che consiste nel lasciare i fusti abbattuti all’aria, proteggendoli dall’azione della pioggia e del sole, per un periodo variabile da pochi mesi a qualche anno; alla fine della stagionatura il l., contenente una percentuale di umidità del 17-20 ...
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Termine coniato da J.W. Goethe (ted. Morphologie) nel 1785 per indicare l’anatomia comparata; significa, in generale, studio, descrizione delle forme.
Biologia
Studio della forma e della struttura degli [...] scoperta una quantità di strutture di dimensioni comprese tra il μm e poche decine di Å (di grandezza, perciò, variabile da 1 a circa 400 volte), e sono stati rivelati ulteriori interessanti particolari anatomo-istologici immediatamente al di là ...
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Botanica
L’asse secondario di un tallo o di uno dei 3 costituenti del cormo (radice, fusto, foglia), con stesso valore morfologico dell’asse primario. Negli alberi si distinguono i r. primari (o maestri), [...] di P0 è formata dall’unico r. cuspidale di equazioni x=t2, y=t3. R. di una funzione olomorfa ω=f(z) di una variabile complessa z, nell’intorno dei valori ω0, z0, essendo ω0=f(z0), è l’insieme dei valori della funzione dati da una serie di potenze ...
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FOTOPERIODISMO (App. II, 1, p. 967; III, 1, p. 667)
Gaspare Mazzolani
Le ricerche sul f., basate inizialmente, da quando il fenomeno fu scoperto nel 1920 e per circa 30 anni, su esperienze di natura [...] gli altri, ha condotto estese ricerche in proposito, sottoponendo varie piante brevidiurne a cicli di 8 ore di luce e periodo oscuro di durata variabile (16, 28, 40, 52, 64 ore), e a cicli di 72 ore (8 ore di luce e 64 di oscurità) interrotti in vari ...
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Botanica
Luca Comai
sommario: 1. Introduzione. 2. La botanica e la rivoluzione genetica. a) Il sofisticato parassitismo di Agrobacterium tumefaciens. b) Il trasposone della McClintock. c) Arabidopsis [...] Ds. Il trasposone Ac, definito da una specifica sequenza di circa 5.000 nucleotidi, è presente in un numero di copie per genoma variabile da una a tre, a seconda della varietà di mais. In ogni varietà di mais è presente inoltre una classe di elementi ...
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anatomia C. diaframmatica Ciascuna delle due metà arrotondate e convesse del diaframma, il cui profilo e la cui mobilità sono ben visibili allo schermo radioscopico. C. pleurica La parte più elevata della [...] interpretate dai morfologi.
Geologia
Tipo di giacitura di alcune rocce eruttive e sedimentarie a forma di ammasso convesso di altezza variabile, talora notevole. In particolare: la c. lavica di ristagno è l’edificio a forma di domo di lava viscosa ...
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Biologia
E. biologica
Il processo di cambiamento adattivo per il quale tutte le specie viventi – e solo queste – mutano di generazione in generazione per adattarsi all’ambiente in continua trasformazione.
Teorie [...] risorse a disposizione sono limitate. Un’altra osservazione fondamentale è che in tutte le popolazioni esiste una notevolissima variabilità. L’idea che ha portato alla formulazione della teoria della selezione naturale è che la morte degli individui ...
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Moda
Copricapo maschile o femminile di vario materiale e varia foggia.
Berretti molli di pelliccia della preistoria e rigidi c. conici (Creta, 2100-1200 a.C.) sono tra i primi documenti dei tanti copricapi [...] : rosso per i cardinali, verde per i patriarchi, gli arcivescovi e i vescovi, nero per gli altri prelati; altrettanto variabile è il numero e il colore dei fiocchi, regolamentato soltanto dal 1832.
Nel 1645 papa Innocenzo X con la costituzione ...
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Anatomia e medicina
Porzione del parenchima di un organo, più o meno ben definita anatomicamente e in cui di solito sono rappresentati tutti gli elementi funzionali; i l. sono tra loro separati da solchi, [...] priva di scheletro cartilagineo, che costituisce la porzione inferiore del padiglione auricolare. Il lobulo polmonare, di forma variabile, è costituito da un certo numero di alveoli respiratori, cui giungono le ultime diramazioni dei bronchioli ...
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tegumento botanica T. dell’ovulo Involucro che avvolge la nocella; può essere semplice o doppio, e in questo secondo caso distinto in primina e secondina. Origina il t. seminale (➔ spermoderma). In alcuni [...] Mammiferi infine il rivestimento del t. è rappresentato dai peli, caratteristici ed esclusivi di questi Vertebrati. Di spessore variabile secondo le specie e secondo la regione del corpo, il t. presenta diffuse ghiandole sebacee e sudoripare. Nella ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...