Economia e politica
Guido Tabellini
di Guido Tabellini
Economia e politica
sommario: 1. Introduzione. 2. L'impostazione dell'analisi. a) Chi trae beneficio dall'intervento pubblico? b) Quando viene [...] strumenti di intervento pubblico di un dato momento e quanto avviene nel periodo successivo (essi non riguardano cioè una variabile di stato). Eppure, gli aspetti intertemporali hanno un ruolo cruciale in molte decisioni di politica economica, se non ...
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Profitto
Nicolò De Vecchi
di Nicolò De Vecchi
Profitto
Introduzione
In termini generali il profitto è definibile come una forma di reddito che può presentarsi in un'economia priva di un piano o di [...] valore della merce prodotta (formato appunto da tre addendi: capitale costante o valore dei mezzi di produzione, capitale variabile o valore della forza lavoro, plusvalore).
Quando, infine, il capitalista vende la merce e realizza il plusvalore, la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Il Medioevo tra etica e profitto
Giacomo Todeschini
Teologia, diritto e pensiero economico
Nel 1444 cessano di vivere due personaggi centrali della civiltà toscana cittadina e mercantile dell’ultimo [...] transazione possa, com’è ovvio, essere interpretabile sia come una compravendita sia come un prestito a interesse dal tasso variabile, fa la legittimità/razionalità del contratto, ma, in questa logica, questa proficua ambiguità, in grado in se stessa ...
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Taylorismo
Giuseppe Bonazzi
Le condizioni economico-sociali in cui nacque il taylorismo
'Taylorismo' è il termine colloquiale e più diffuso con cui si indica l'organizzazione scientifica del lavoro, [...] rifiuto del determinismo tecnologico non viene accompagnato in questa scuola da una sufficiente attenzione al peso della variabile tecnologica, ai molteplici modi in cui, nonostante alcuni margini di libertà, essa condiziona epoche storiche e settori ...
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Corporatismo
SStefano Gorini
di Stefano Gorini
SOMMARIO: 1. Concetti e tipologie di indagine. ▭ 2. L'indagine economica: creazione efficiente della ricchezza, competizione, cooperazione. ▭ 3. La cooperazione [...] di McGuire-Olson (v. Olson, 1982 e 2000).
In tutte le società liberali a capitalismo avanzato sono presenti in misura variabile diverse aggregazioni di attori che riuniscono in organizzazioni più o meno durevoli e/o strutturate gruppi di individui o ...
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Società industriale
Giuseppe Berta
Introduzione
Il concetto di società industriale è relativamente recente. Esso ha assunto forma e contenuti soprattutto durante gli anni sessanta, quando da più parti [...] cui nucleo stabile è limitato a un gruppo di operatori aziendali specializzati ai quali si collega la fascia variabile dei lavoratori a bassa specializzazione, tenuti a prestare una collaborazione a termine. Ne deriva l'accentuazione della funzione ...
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Geofinanza
Giulio Tremonti
Sommario: 1. Introduzione. 2. Che cos'è la geofinanza. a) La finanza e l'evoluzione nella struttura della ricchezza. b) Lo spazio. 3. Gli effetti politici della geofinanza. [...] sono in realtà da pensare come enti diversi, ciascuno con una propria forma, con un proprio spirito, con una propria variabile geometria politica. L'intero asse politico è infatti in movimento. Ed è essenziale che si muova lungo una linea di civiltà ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Cesare Beccaria
Giuseppe Bognetti
Cesare Beccaria è stato, insieme a Pietro Verri, il maggior rappresentante della grande stagione dell’Illuminismo milanese. La sua opera più conosciuta rimane Dei delitti [...] . 302). La velocità di circolazione della moneta è un segno di vitalità economica, e tra l’altro è una grandezza variabile.
Quando Beccaria riprende il tema della moneta nella consulta del 1771, rimane fedele alle sue tesi originarie. Modifica la sua ...
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Geo-diritto
NNatalino Irti
di Natalino Irti
Geo-diritto
sommario: 1. Prima nozione di geo-diritto. 2. Forma spaziale e territorialità. 3. Confine: la funzione inclusiva. 4. Confine: la funzione esclusiva. [...] -economica: anch'essa ignora i confini storici, si proietta all'esterno in pura dimensione di quantità, è mutevole e variabile secondo le circostanze. Osserva Ernst Jünger con la consueta finezza: "i confini scompaiono non solo in quanto fenomeni, ma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Piero Sraffa
Alessandro Roncaglia
Piero Sraffa non è solo uno dei maggiori economisti del 20° sec., ma è anche un importante protagonista della cultura filosofica e politica. I suoi contributi teorici [...] distributive – salario o saggio del profitto – sono determinati congiuntamente, una volta nota la tecnologia e l’altra variabile distributiva; tanto più alto è il salario, tanto più basso sarà il saggio del profitto.
Sraffa passa quindi ad analizzare ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...