La stima degli intervalli temporali
Melissa Bateson
(Department of Psychology, University of Newcastle, Newcastle upon Tyne, Gran Bretagna)
La stima degli intervalli temporali si riferisce alla capacità [...] precisione relativa della stima di tipo fasico è notevolmente maggiore di quella della stima degli intervalli temporali: la variabilità nell'inizio dell' attività giornaliera di un criceto (Mesocricetus auratus) può essere così bassa da rasentare l'1 ...
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Ecologia
Raimondo Strassoldo
Introduzione
L'ecologia è una scienza naturale, derivata dalla biogeografia e più precisamente dalla geografia delle piante, che studia le relazioni tra gli organismi viventi [...] tra popolazione, organizzazione, tecnologia e ambiente; ognuna di queste componenti può di volta in volta essere considerata variabile dipendente o indipendente nelle analisi di ecologia umana.
Nella proposta di Duncan e Schnore qualcuno ha visto un ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dalla patologia cellulare alla patologia molecolare
Paolo Mazzarello
Dalla patologia cellulare alla patologia molecolare
A partire [...] più come un blocco unico ma come un sistema differenziato in "compartimenti", sotto l'influenza degli enzimi e variabile da individuo a individuo. Così Garrod sviluppò il concetto di 'individualità chimica' dei soggetti, determinata dai particolari ...
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Elaborazione neuromorfa dei segnali sensoriali con circuiti VLSI analogici
Giacomo Indiveri
(Institut für Neuroinformatik Universität Zürich/ETH Zurigo, Svizzera)
Christoph Rasche
(Institut für Neuroinformatik [...] d'azione neuronali, gli eventi di questo sistema sono eventi digitali stereotipati, e gli intervalli tra gli eventi sono variabili analogiche. Ogni evento è una parola digitale, che rappresenta l'identità del neurone che ha generato il potenziale d ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Lo sviluppo della biologia molecolare
Michel Morange
Lo sviluppo della biologia molecolare
La nascita della biologia molecolare nella [...] considerò possibile la relazione inversa: l'RNA come precursore biosintetico del DNA. La composizione del DNA era altamente variabile da un organismo all'altro, laddove la composizione degli RNA principali, quelli presenti nei microsomi, era costante ...
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Le Paleoscienze. Le origini delle attivita cognitive
Margherita Mussi
Le origini delle attività cognitive
I dati archeologici sono discontinui nel tempo e nello spazio, specie per quanto riguarda le [...] più o meno grandi trasportati dai corsi d'acqua e rideposti durante le alluvioni. La disponibilità di selce è molto variabile tra una regione e l'altra e dipende dalla storia geologica locale: a tratti è onnipresente, altrove manca completamente ...
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La grande scienza. Bioinformatica
Anna Tramontano
Bioinformatica
La bioinformatica è una scienza multidisciplinare, al crocevia tra biologia, chimica, matematica, fisica e informatica, che analizza [...] con esattezza i limiti delle regioni codificanti (esoni) che sono intervallate da introni i quali possono contenere un numero variabile di nucleotidi (da sette a qualche migliaia). Generalmente al punto di giunzione tra esone e introne e tra introne ...
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Sistematica biologica
Ernst Mayr
di Ernst Mayr
sommario: 1. Introduzione. 2. Storia della classificazione: a) da Aristotele a Cuvier; b) criteri di classificazione. 3. Chiarimento dei concetti e della [...] '.
È raro che le differenze tra razze o sottospecie siano del tipo ‛tutto o niente'. Quando esse riguardano caratteri variabili, come le dimensioni corporee o la lunghezza e la larghezza delle varie parti del corpo, la variazione deve essere studiata ...
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Metodi comparativi per lo studio del comportamento
John L. Gittleman
(Department of Ecology and Evolutionary Biology, University of Tennessee Knoxville, Tennessee, USA)
II metodo comparativo, utilizzato [...] , peso alla nascita) e sulla mole corporea dei canidi (fig. 12), è stata analizzata la correlazione tra ognuna di queste variabili e una filogenesi molecolare (Geffen et al., 1996). È risultato che non solo questi caratteri sono correlati in maniera ...
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Il termine complessità è oggi frequentemente usato, in campo scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione, corrisponde alla caratteristica quantitativa [...] e 8000. La maggioranza degli eucarioti possiede, invece, qualcosa come 50.000 geni e un contenuto di DNA estremamente differente, variabile tra 8,8×10⁶ bp e 6,9×10¹¹ bp. Evolutivamente, la comparsa della sessualità ha provocato un incremento della ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...