(X, p. 588; App. V, i, p. 659)
Il c., nelle sue accezioni più evidenti e suggestive, viene ampiamente descritto nella voce originaria, nel vol. X dell'Enciclopedia Italiana, dove sono esposte anche le [...] qui adottate. Gli ultimi studi analizzano le caratteristiche di variabilità del c. nel passato, allo scopo di comprendere i scambi di energia e di massa. Il modello notevolmente più complesso è quello che descrive il sottosistema atmosfera, in quanto ...
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PSICOLOGIA COGNITIVA
Sergio Roncato
Con l'espressione psicologia cognitiva o cognitivista (derivata dall'ingl. cognitive psychology) s'intende una serie di ricerche e di teorizzazioni relative allo [...] nelle teorie cognitiviste ogni gesto è determinato da una complessa gerarchia di piani. Con la p.c. si esalta nei normali processi di riconoscimento che operano con stimoli estremamente variabili; pensiamo in quanti modi può essere scritta la lettera ...
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È molto difficile definire con precisione cos’è l’analisi matematica. Se si pensa all’algebra come al ramo della matematica consacrata al calcolo letterale e alle strutture nell’ambito delle quali tale [...] Mallat e Ingrid Daubechies, e che interviene negli algoritmi di compressione d’immagine (JPEG2000).
L’analisi delle funzioni f=f(z) a valori complessi di una variabilecomplessa z derivabili nel senso che il loro tasso di crescita ammette un limite ...
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Risparmio
Luigi Spaventa
Tutela del risparmio
Il settore delle imprese, intese come unità di produzione, deve approvvigionarsi di fondi per finanziare i propri investimenti e la propria crescita. Tali [...] generali si parla di corporate governance, ovvero del complesso di istituti che migliorano la protezione degli investitori dall Uniti, che prende la forma di remunerazioni monetarie variabili in relazione ai risultati dell'impresa e di distribuzione ...
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OPERATIVA, RICERCA
Francesco BRAMBILLA
Giuseppe POMPILJ
. La struttura economica odierna è caratterizzata dalla sempre crescente diffusione del principio della divisione del lavoro. Principio che [...] l'uomo ha di presiedere da solo ad un organismo complesso come l'impresa moderna. In questa funzione è ormai sostituito di ignoranza; b) di certezza, cioè quando si controllano le variabili e le strategie; c) di incertezza, cioè quando la strategia ...
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OMEOSTASI
Alessandro Pilo
. Il termine homeostasis fu per la prima volta introdotto nel 1929 dal fisiologo americano W. B. Cannon e definito come "le reazioni fisiologiche coordinate che mantengono [...] in diretto contatto. Ciascuna cellula di un organismo multicellulare complesso, come l'uomo, è circondata da un fluido concetti che implicano le grandezze relative di numerose variabili. Una descrizione puramente verbale dei meccanismi omeostatici ...
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NUMERICI, CALCOLI (XXV, p. 29; App. III, 11, p. 286)
Enzo Aparo
Introduzione. - La nozione di c. n. si può introdurre, facendo riferimento al termine latino calculus (piccola pietra, pedina), nel modo [...] matrice A con m righe ed n colonne a elementi reali o complessi e una matrice B con m righe e 1 colonna (vettore- Newton. - Sia f : Rn → Rn una funzione vettoriale a n componenti delle n variabili x1, ..., xn. Si vuole trovare −x tale che f (−x) = 0, ...
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Un problema di grande interesse nella fisica contemporanea concerne la possibilità di intrappolare campioni atomici, ossia confinare il loro moto in una regione finita dello spazio. Nel campo della fisica [...] (come previsto da E. Majorana nel 1932). Configurazioni più complesse prevedono l'uso di più bobine che producono un minimo locale nella possibilità di realizzare geometrie di trappola molto variabili e di integrare su un unico chip elementi ...
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di Alberto Siracusano e Cinzia Niolu
La d. è una condizione psicopatologica caratterizzata da sintomi psichici (tristezza marcata, anedonia, hopelessness, helplessness, sentimenti di colpa e autosvalutazione, [...] e dell'ippocampo, verosimilmente legata a una riduzione della complessità e della connettività neuronale: in alcuni studi si è delle avversità. La modalità internalizzante è ancorata a due variabili, il nevroticismo e i disturbi d'ansia a esordio ...
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QUALITÀ DELLA VITA
Roberto Cipriani
Raffaele CORSO
Silvestro BAGLIONI
Il concetto di q. della v. trae la sua origine e diventa centrale soprattutto in società che non sono afflitte da problemi di [...] in riferimento a un periodo di tempo determinato e a variabili definite, la q. della vita. Da un punto di welfare state, attraverso l'insieme delle sue articolate e complesse politiche sociali, ha frantumato l'equivalenza fra la situazione ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....