Leadership
Luciano Cavalli
Il concetto di leadership
La parola e il concetto
Il concetto di leadership viene oggi impiegato, anche in sede scientifica, per un tipo di relazione sociale che ha il più [...] crisi di leadership, data la molteplicità delle variabili che influenzano le relazioni internazionali e la vita leadership vi è carisma. In realtà il leader di una grande e complessa istituzione, come lo Stato moderno o la Chiesa cattolica, non può ...
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Movimenti politici e sociali
Sidney Tarrow
Introduzione
Nello studio dei movimenti politici e sociali, più che in qualsiasi altro ambito della ricerca sociologica, vengono alla luce sia i vantaggi che [...] in America, nonché le loro origini storiche e le variabili utilizzate per spiegarne la comparsa per rivolgere poi l' quanto le reazioni che essa suscita sono inserite in un complesso sistema politico e sociale nel quale entrano in gioco gli interessi ...
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Norme e sanzioni sociali
Vincenzo Ferrari
Norme, sanzioni e azione sociale
Definizione generale di 'norma' o 'regola'
La parola italiana norma (corrispondente all'omonima parola latina), come i suoi [...] società cosiddetta 'postmoderna' (v. Sousa Santos, 1990).
La questione va posta, quanto meno, in relazione a un complesso di variabili storiche e politiche. Per quanto riguarda il sistema giuridico, è assodato che esso oscilla "fra ordine e disordine ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Etnici, conflitti
Daniele Conversi
Introduzione
I conflitti etnici costituiscono ormai la maggiore causa e il principale catalizzatore di guerre interne ed internazionali. La guerra fredda aveva apparentemente [...] diritti umani - tendono a dare risposte più complesse circa la possibilità di accomodare o controllare tali di per sé causa diretta di conflitti etnici, la cultura diviene variabile-chiave quando è minacciata, in via di estinzione o percepita come ...
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Imprenditori
Alberto Martinelli
Premessa
L'imprenditore è il capo dell'impresa, titolare esclusivo del diritto di svolgere l'attività economica per la produzione di beni e servizi per il mercato. L'imprenditore [...] sono, in altri termini, quelli che riescono a costruire modelli interpretativi complessi, selezionando di volta in volta la combinazione più appropriata di variabili atta a spiegare questioni teoriche generali e realtà empiriche specifiche. Un ...
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Mercato e società
Luciano Gallino
sommario: 1. La costruzione sociale del mercato. 2. Il mercato come sistema informativo e regolatore sociale. 3. Il fattore tecnologia. Dal mercato-luogo al cyber-mercato. [...] nel settore produttivo H un lavoratore guadagna X con orari lunghi e variabili, mentre si sa che il settore K paga X + 1, America Latina; un quinto in Europa e nel Nordamerica; 4) in complesso, nel Sud del mondo il 40% del totale delle forze di ...
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Impresa e società
Franco Maria Amatori
Introduzione
L'impresa è un insieme di azioni svolte da diverse persone ma predeterminate da un piano e dirette e coordinate da una volontà unitaria (cfr. Sombart, [...] proprietà e management nei paesi ora considerati, le variabili che appaiono di particolare rilievo, interagenti fra loro lo Stato più grande degli Stati Uniti, la cui superficie complessiva misura più di 3 milioni di miglia quadrate.
L'estensione e ...
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Stratificazione sociale
Luciano Gallino
Sommario: 1. Metastoricità e complementarità del concetto di stratificazione sociale. 2. Dimensioni della stratificazione e usi della ricerca. 3. Teorie della [...] il reddito o il patrimonio; il potere è rappresentato come un'appendice di questi piuttosto che come una variabile autonoma. La complessità della rappresentazione tende a crescere con il livello di istruzione e con l'appartenenza a strati via via ...
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Organizzazione
Giuseppe Bonazzi
di Giuseppe Bonazzi
Organizzazione
Il doppio significato di 'organizzazione'
Il termine 'organizzazione' viene generalmente usato in una doppia accezione. Nella prima [...] La seconda premessa acquisiva la tesi di Parsons secondo cui le organizzazioni sono sistemi complessi, ma traduceva questo concetto in variabili empiricamente osservabili. Di conseguenza, da categorie astratte come integrazione o latenza si passava a ...
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ISTITUZIONI
Alessandro Cavalli e Mary Douglas
Processi e tipologia
di Alessandro Cavalli
Il concetto di istituzione
Sia nel linguaggio comune che nel lessico delle scienze sociali il concetto di istituzione [...] ha senz'altro origini molto remote, è passato attraverso forme molto variabili in epoche e culture diverse e, anche se alcuni sostengono che La società non è più vista come un organismo complesso, ma come un sistema di informazione; l'analisi ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....