equazione
equazione uguaglianza tra due espressioni contenenti una o più variabili, dette incognite dell’equazione. Per esempio, le equazioni x + 1 = 3 e x 2 − 5x + 6 = 0 hanno una incognita, mentre [...] , si riducono a essere della forma p(x1, ..., xn) = 0, dove p è un polinomio di una o più variabili, con eventuali altre condizioni che ne restringono il dominio (→ equazione algebrica);
• trascendenti: sono le equazioni in cui una o più ...
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Anatomia
Nome generico di vari orifizi e fori, di dimensioni variabili ma per lo più microscopici, che si aprono sulla superficie di un organo o attraverso cui organi e sistemi comunicano con l’esterno.
In [...] , forami con cui gli organi gustativi si aprono alla superficie della mucosa; p. urinari, orifizi presenti in numero variabile (10-80), all’apice di ciascuna papilla renale (➔ rene).
Astronomia
Piccolissima macchia solare isolata, che appare come un ...
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Apparecchio usato per trasformare suoni in tensioni o correnti elettriche variabili (correnti foniche, o anche microfoniche); è di uso corrente nella telefonia, nella tecnica della registrazione dei suoni [...] e, in generale, in tutte le applicazioni dell’elettroacustica; è inoltre usato ogni volta che sia necessario o conveniente ricondurre la misurazione di una grandezza acustica (per es., la pressione sonora) ...
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frase
frase in un linguaggio formale, sequenza di simboli (costanti, variabili, connettivi, quantificatori, simboli di funzione e di relazione, parentesi, virgole) costruita osservando determinate regole [...] sintattiche del linguaggio. I simboli (o caratteri) utilizzati per costruire una frase costituiscono l’alfabeto del linguaggio considerato. Solitamente, una frase costruita in un linguaggio formale è denominata ...
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jacobiano
jacobiano (o iacobiano) [agg. e s.m. Der. del cognome di K.G.J. Jacobi] [ALG] Curva j. (o, assolut., jacobiana s.f.): di un sistema lineare doppiamente infinito (rete) di curve algebriche piane [...] n nella quale il k-esimo elemento della i-esima riga è la derivata parziale della k-esima funzione rispetto alla i-esima variabile, cioè della matrice (matrice j. del sistema):✄il simb. a sinistra ha la sua ragion d'essere nel fatto che lo j. può ...
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Spearman, indice di
Misura del grado di dipendenza tra due variabili X e Y. Dato un vettore di osservazioni (x,y)={(xi,yi),i=1,...,n} l’indice di S. è uguale al coefficiente di correlazione campionaria [...] (➔ covarianza) tra i corrispondenti vettori dei ranghi rx=(rx1,...,rxn) e ry=(ry1,...,ryn), dove rx1 è il rango di x1, cioè è uguale a 1 se x1 è il più grande tra i valori osservati di x, 2 se è il secondo ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] con piede d'appoggio basso, presenti in genere come singole unità all'interno dei vari servizi, le cui dimensioni, molto variabili, possono talora raggiungere, sia pure in casi isolati, anche cm. 55-60 di diametro. Dal punto di vista strutturale essi ...
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In matematica, legge di trasformazione per c., la legge secondo cui si trasformano, in ogni cambiamento di coordinate, le derivate prime di una funzione di punto in uno spazio a un qualunque numero di [...] ). L’indice di c., diviso per σXσY (σ è la radice quadrata della varianza) dà il coefficiente di correlazione (➔ correlazione). Date n variabili X1 ... Xn, si chiama poi matrice di c. (o di varianza e c.) la matrice quadrata di ordine n in cui il ...
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componente principale
Variabile trasformata da correlata a incorrelata a un insieme di altre variabili. L’analisi delle c. p. è una procedura per la semplificazione dei dati, che trasforma un insieme [...] ‘latenti’. Si usano soltanto le prime c. p., che garantiscono la perdita minima di informazione (intesa come variabilità).
L’analisi delle c. p. è generalmente usata per scopi esplorativi. Per es., nel caso in cui i regressori di un modello lineare ...
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cograduato
cograduato [agg. Comp. di co- e graduato] [ANM] Di due variabili tali che al crescere dell'una cresca, o almeno non decresca, l'altra; si dice che fra tali variabili esiste cograduazione. ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...