ARCATA
F. Grana
G. Matthiae
Prende questo nome l'elemento singolo di una successione di archi tutti uguali fra loro e quindi aventi un comportamento statico identico, senza riguardo alla forma del [...] villa di Fontana Piscaro, nel Palazzo di Diocleziano a Spalato.
Circa le dimensioni delle a., le proporzioni sono in genere assai variabili, ma il rapporto fra l'altezza e la larghezza del vano oscilla intorno a 2 con valori minimi che si aggirano su ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] una medesima figura sia applicata a situazioni diverse, senza tener conto di esigenze pratiche, disponibilità di aree o variabili locali, che non potevano non influire sulle scelte adottate, come nella localizzazione dei conventi mendicanti entro l ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Europa tra preistoria e protostoria
Paola Ucelli Gnesutta
Luca Bachechi
Alessandro Guidi
Isabella Damiani
Caratteri generali e tecniche costruttive
di Paola [...] risorse disponibili in loco, con fondamenta in pietra o totalmente in legno con mura in graticcio e fango. Di dimensioni variabili, dai 10 m² circa (Shaugh Moor) ai 60 m² circa (Bracken Rigg), potevano ospitare un focolare, bassi sedili in pietra ...
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ARTISTA
G. Curatola
Con il termine a. si indica genericamente l'ideatore, che nella maggioranza dei casi coincide con l'effettivo esecutore, di un'opera caratterizzata da elevati contenuti intellettuali [...] sia la struttura sociale ed economica sia il concetto di arte - nonché le diverse condizioni di ceto, stato e reputazione, variabili da professione a professione - non permettono di delineare in modo unitario e nettamente definito la figura dell'a ...
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Architetto e ingegnere spagnolo, nato a Valencia il 28 luglio 1951. Laureatosi in architettura nel 1974 presso la Escuela Técnica Superior de Arquitectura di Valencia, ove ha conseguito la specializzazione [...] -95; Ripoll, 1989; Valencia, 1991-95).
Il tema del ponte strallato è affrontato attraverso una grande quantità di variabili connesse a differenti applicazioni e possibilità costruttive, tali da rendere l'autore padrone assoluto del genere sulla scena ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] scelte estetiche all’interno di gruppi simili.
La presenza numericamente significativa di ceramica in contesti neolitici e la variabilità delle forme e dei motivi decorativi ne fanno lo strumento base per la definizione di facies culturali. In ...
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Designer, scultore e scrittore italiano (Milano 1907 - ivi 1998). Considerato uno dei massimi protagonisti dell'arte, del design e della grafica del 20° secolo, ha mantenuto inalterata la sua estrosa creatività [...] , dell'imprevisto nel ripetitivo. La sua costante ricerca è stata quella dell'approfondimento di forme e colori, variabili secondo un programma prefissato, e della autonomia estetica degli oggetti. Tali premesse (sviluppate in Arte come mestiere ...
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Schwarz, Arturo
Giovanna Mencarelli
Scrittore, editore, collezionista e critico d'arte, di famiglia ebraica di origine tedesca, nato ad Alessandria d'Egitto il 3 febbraio 1924. Impegnato fin da giovanissimo [...] Tubinga, Kunsthalle); El espíritu Dada 1915-1925 (1980, Caracas, Museo de Arte Contemporáneo); Man Ray, carte varie e variabili (1983-84, Milano, Padiglione d'arte contemporánea); I surrealisti (1989, Milano, Palazzo Reale; 1990, Francoforte, Schirn ...
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Superficie piana, generalmente orizzontale, ma anche verticale o variamente inclinata.
Disegno, rappresentazione grafica di opere naturali o artificiali, di un luogo, di un terreno, o di un complesso di [...] se si ha: al+bm+cn=0. Quando poi le coordinate x, y, z sono ortogonali, i coefficienti a, b, c delle variabili nell’equazione [1] del p. sono proporzionali ai coseni direttori della direzione n a esso perpendicolare; questi coseni direttori sono dati ...
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Agli inizi del 21° sec. la produzione delle a. v. mostra di aver portato al massimo compimento le premesse poste cento anni prima, sia riguardo alle modalità di diffusione sia nel rinnovamento del linguaggio [...] dell'arte non sarebbe, del resto, solo 'un' mondo dell'arte, ma contesti numerosi e variabili. Altrettanto numerosi e variabili sarebbero quindi i criteri della validazione: nessuna opera potrebbe mai dirsi definitivamente consegnata alla storia dell ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...