CHISINI, Oscar
Silvia Caprino
Nacque a Bergamo il 14 marzo 1899 da Carlo e da Luigia Calcinoni, terzo figlio di una nobile famiglia veneta originaria di Pieve di Soligo. Compì tutti gli studi universitari [...] con l'abitudine che stava radicandosi fra i geometri di enunciare i teoremi nella forma più generale, cioè per n variabili invece che due, poiché egli riteneva che la forma troppo astratta dell'enunciato oscurasse il vero significato del teorema ...
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impulso
impulso [Der. del part. pass. impulsus del lat. impellere "spingere innanzi", comp. di in- e pellere "spingere"] [MCC] Oltre ai signif. specifici ricordati più oltre, il termine indica: (a) una [...] metro e secondo (N m s). ◆ [EMG] [ELT] I. elettrico: intensità di corrente (i. di corrente) o tensione (i. di tensione) variabile nel tempo e il cui andamento è quello di una grandezza impulsiva (→ impulsivo); il termine è usato per indicare la forma ...
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Agraria
Entità comprese in una specie (dette anche spesso razze). Per la nomenclatura delle piante coltivate il Congresso internazionale di orticoltura del 1952 stabilì alcune norme e propose il termine [...] . Dal punto di vista analitico lo studio delle v. abeliane equivale allo studio delle funzioni meromorfe di p variabili complesse, con 2p periodi indipendenti (i generatori del gruppo di traslazioni), e si presenta come generalizzazione dello studio ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Trigonometria
Marie-Thérèse Debarnot
Trigonometria
Dalla geometria alla trigonometria
La trigonometria, scienza ausiliaria dello studio [...] dell'intervallo. La funzione φ considerata da Ḥabaš è tale che φ(t)=ksenθ, dove θ è definito implicitamente in funzione della variabile t dall'equazione t=θ−msenθ, detta equazione di Kepler (è chiaro che la funzione φ soddisfa le condizioni richieste ...
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Informatica teorica
Giorgio Ausiello
Con l'espressione informatica teorica ci si riferisce a un complesso di discipline scientifiche aventi per oggetto lo studio formale degli strumenti, dei metodi [...] è un termine. In particolare, i simboli di funzione con zero argomenti sono chiamati costanti. Per esempio, se f è una funzione unaria, x è una variabile e 0 una costante, avremo che l'insieme dei termini è: {0,x,f(0),f(x),f(f(0)),f(f(x)),…}. I passi ...
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BAGNERA, Giuseppe
Nicola Virgopia
Nacque a Bagheria (Palermo) il 14 nov. 1865. Orfano dall'infanzia e di disagiate condizioni economiche, riuscì a completare gli studi tecnici a Palermo, ove, nel 1890, [...] ogni superficie iperellittica regolare un piano doppio, e quello mediante il quale si perviene, con opportuno cambiamento di variabili, da un gruppo di trasformazioni qualunque a un gruppo di trasformazioni di Hermite. Quest'ultimo risultato consente ...
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tubo
tubo [Der. del lat. tubus] [LSF] (a) Elemento cilindrico cavo, di vario materiale, usato per vari scopi, spec. per trasportare fluidi, proteggere conduttori elettrici e come elemento di strutture [...] : t. chiuso di vetro, di forma cilindrica o quasi, avente alle estremità due elettrodi ai quali applicare una tensione elettrica variabile e provvisto di un tubicino di comunicazione con un sistema serbatoio-pompa da vuoto che consenta di variare la ...
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vetro
vétro [Der. del lat. vitrum] [FTC] [FSD] Lo stato di aggregazione della materia che si produce quando un liquido viene raffreddato e diventa rigido senza cristallizzarsi: v. vetro. Per le proprietà [...] doppietti acromatici e planeici, con una composizione piuttosto complessa in quanto, oltre alla prevalente silice SiO₂, contenevano quantità variabili di B, P, Ba, Zn e altri elementi; i v. ottici normali venivano allora chiamati v. vecchi. ◆ [FTC ...
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Solido geometrico limitato da un numero finito di poligoni disposti in modo tale che ciascun lato sia comune a due e a due soli poligoni (come, per es., nel cubo, nelle piramidi, nei prismi): facce del [...] finiti di rotazioni attorno a O e sono isomorfi ai gruppi finiti di sostituzioni lineari non degeneri sopra una variabile complessa z′ = (αz+β)/(γz+δ) (con z, z′ variabili complesse, α, β, γ, δ costanti complesse e αδ−βγ≠0) ovvero ai gruppi finiti di ...
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Matematico, fisico e filosofo naturale (Basilea 1707 - Pietroburgo 1783). Sono poche le aree della matematica e della fisica contemporanee a cui E. non dette un importante contributo. La sua energia [...] con E. divenne l'ente fondamentale dell'analisi. La sua definizione di una funzione come espressione analitica composta di variabili e costanti (reali e immaginarie) gli permise di estendere la generalità dell'analisi dalle curve classiche (generate ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...