Matematico francese (Sidi Bel-Abbès, Algeria, 1893 - Parigi 1978), prof. di analisi superiore alla Sorbona (1925-64) e di geometria al politecnico di Parigi (1936-64); membro dell'Académie des sciences [...] che J. ha dato all'analisi matematica. Egli ha studiato questioni attinenti alla teoria delle funzioni analitiche di più variabili ottenendo risultati in merito a un problema che è stato chiamato problema di J.; ha anche introdotto nuovi punti di ...
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Matematico (Maligny, Yonne, 1878 - Parigi 1973), prof. prima all'univ. di Rennes e di Poitiers (1909) quindi (1919) a quella di Strasburgo, infine (1929-49) alla Faculté des sciences e all'École normale [...] una nuova branca dell'analisi, l'analisi generale, nella quale le variabili indipendenti non sono più numeri, come nell'analisi ordinaria, ma enti variabili di natura assolutamente generica (numeri, funzioni, enti geometrici, ecc.), generalizzando la ...
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Tomassini, Giuseppe. – Matematico italiano (n. Roma 1938). Dopo la laurea in matematica (1962) conseguita presso l’Univ. La Sapienza di Roma, divenne prof. di geometria all’Univ. di Pisa (1969-70), a Ferrara [...] Normale di Pisa. Il suo campo di studi riguarda la teoria geometrica e analitica delle funzioni olomorfe di più variabili complesse, nel cui ambito ha affrontato temi quali le proprietà di estensione, la teoria delle modificazioni analitiche, i ...
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Matematico italiano (Ravenna 1875 - Bologna 1932), prof. di analisi nelle univ. di Padova e Bologna. Socio corrispondente dei Lincei (1930). Autore di notevoli ricerche soprattutto sulla teoria delle funzioni [...] un teorema sulla convergenza e sull'analiticità della somma di una serie di funzioni analitiche. Studiò l'estensione a più variabili del concetto di funzione a variazione limitata e del teorema di Heine-Pincherle-Borel e presentò il primo esempio di ...
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Matematico (Berlino 1896 - Gottinga 1981), prof. nell'univ. di Francoforte sul Meno (1922), poi di Gottinga (1938); nel 1940 si trasferì negli USA facendo poi ritorno in Europa dopo la guerra; socio straniero [...] , ecc.). Ha risolto il difficile problema di determinare i casi nei quali un'equazione algebrica in due variabili possiede infinite soluzioni intere. Si è successivamente occupato della teoria delle funzioni abeliane modulari in un numero qualunque ...
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ARZELÀ, Cesare
Nicola Virgopia
Nacque a S. Stefano di Magra (La Spezia) il 6 marzo 1847, da modesta famiglia. Compì i primi studi al ginnasio di Sarzana e poi, come borsista, al liceo di Pisa. Allievo [...] presso la Scuola normale per frequentare i corsi di E. Betti e U. Dini, quest'ultimo sulla teoria delle funzioni di variabile reale, teoria sulla quale si fonderà in seguito l'attività dell'Arzelà. Nel 1873 riprese l'insegnamento liceale e nel 1875 ...
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CAPELLI, Alfredo
Eugenio Togliatti
Nacque a Milano il 5 ag. 1855 da Arminio e da Gioconda Manufardi. Compì gli studi universitari a Roma, ove ebbe a maestri L. Cremona, E. Beltrami, G. Battaglini. Conseguita [...] della teoria generale delle operazioni invariantive sulle forme algebriche con una o più serie d'un numero qualsiasi di variabili, imperniate in modo essenziale sull'operazione analitica di prima polare d'una forma algebrica e su altre operazioni ...
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Immunologo statunitense (New York 1929 - La Jolla 2014), dal 1966 prof. al Rockefeller institute di New York. Nel 1972 gli è stato conferito il premio Nobel per la medicina o la fisiologia con R. Porter [...] Ha inoltre ipotizzato una determinazione genetica particolare per la molecola di queste globuline, le cui porzioni costanti e variabili sarebbero codificate da due geni separati. Poiché però risulta che le molecole vengono costruite in un unico pezzo ...
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Matematico (Aleksótas, Kaunas, 1864 - Gottinga 1909), fratello di Oskar. Fu prof. (1896) al politecnico di Zurigo, poi (1902) fino alla morte alla univ. di Gottinga. M., di ingegno precocissimo, si occupò [...] per una memoria sull'argomento. In successivi lavori, elaborò un'organica teoria delle forme quadratiche aritmetiche in più variabili. Da tali ricerche M. fu portato a una concezione geometrica della teoria dei numeri, nella quale introdusse, come ...
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Matematico e filosofo austriaco (Vienna 1879 - ivi 1934), prof. di matematica all'univ. di Vienna, fondò il primo circolo neopositivista, il Verein Ernst Mach, che doveva in seguito (1929) assumere la [...] , in cui apparve anche lo scritto suo più noto: Logik, Mathematik und Naturerkennen (1933). Le sue ricerche matematiche vertono principalmente sul calcolo delle variazioni, sulla teoria delle funzioni di variabili reali e sulla teoria degli insiemi. ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...