PAVARI, Aldo
Marco Paci
PAVARI, Aldo. – Nacque a Roma il 16 agosto 1888 da Giovanni Battista, veneto, ingegnere del genio civile, e Ginevra Podio, romana di lontana origine spagnola.
A undici anni, [...] furono da lui identificate già oltre sessant’anni fa.
Per quanto riguarda la genetica, ebbe il merito di capire l’importanza della variabilità intraspecifica, sottolineando il ruolo delle interazioni fra piante forestali e ambienti di crescita ...
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ENRIQUES, Paolo
Federico Di trocchio
Nacque a Livorno il 17 ag. 1878 da Giacomo e da Matilde Coriat. Compi gli studi di medicina e scienze naturali parte a Firenze con G. Fano, parte a Napoli con F. [...] Il libro nasceva dalla convinzione che "La revisione della genetica fatta finora nei trattati non ha esaurito l'argomento; ritenere erronee le opinioni di P. Della Valle sulla variabilità del numero dei cromosomi, aggiunse alle tre comunemente ...
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JUCCI, Carlo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Rieti da Aurelio e da Giovanna Campanelli il 28 giugno 1897. Dopo aver seguito studi classici si laureò in scienze naturali all'Università di Roma il [...] di studiosi attivi in Cina e in Giappone, non poche caratteristiche. La grande variabilità dei caratteri rende tale specie un materiale privilegiato per la sperimentazione genetica che intenda seguirne lo sviluppo nelle varie fasi.
Utilizzando il già ...
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FRANCINI, Eleonora
Gaspare Mazzolani
Nacque a Sesto Fiorentino il 14 luglio 1904 da Enrico e da Vittoria Marinai. Studiò presso l'università di Firenze, dove ebbe professori G. Negri ed E. Carano, sotto [...] attenzione agli aspetti genetico-evolutivi delle ricerche. Del pari notevoli sono i lavori, più strettamente cario-embriologici, sul gen. Cypripedium e specialmente sul gen. Paphiopedilum, nel quale si riscontrano variabilità cromosomica nello stesso ...
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DELLA VALLE, Paolo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Napoli l'11 genn. 1886 da Antonio e da Giuseppa Matronola; la sua formazione culturale risentì della personalità e dell'ambiente scientifico del [...] di morfologia cellulare ed in particolare nucleare, legati pertanto alla genetica, una scienza che faceva in quegli anni le prime importanti valori, essendo soggetto alle leggi della variabilità fluttuante ed esprimesse semplicemente il rapporto tra ...
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LIVI, Livio
Alessio Farcomeni
Nacque a Roma il 2 genn. 1891 da Ridolfo e da Luisa Bacci, entrambi di origini pratesi.
Il L. proveniva da un ambiente familiare borghese che aveva consuetudine con gli [...] della capacità genetica stessa, e più probabilmente verso il 23° anno di età" (Sulle variazione della attitudine genetica della donna sul minimum di popolazione - un limite inferiore, variabile secondo i fattori esterni, di convivenza in collettività ...
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ARCANGELI, Alceste
Isabella Spada Sermonti
Figlio di Giovanni, illustre botanico pisano, e di Amelia Scrivara, nacque a Pisa l'8 sett. 1880. Si laureò in scienze naturali nel 1902 con la tesi "Il mimetismo [...] arcipelaghi di Madera e delle Canarie, di cui studiò la variabilità sessuale, la determinazione del sesso e l'ermafroditismo. Si occupò , di istologia dell'apparato digerente dei vertebrati e di genetica. Allievo di F. De Filippi, diffuse il primo ...
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variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...
genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...