Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] ; rompere) che in posizione interna di parola: pira (plur. di pirum) > pera.
La laterale latina (/l/) ha due varianticombinatorie: una apico-dentale [l] ed una dorso-velare [ɫ]. La prima compare davanti a vocale anteriore (lat. velim), mentre la ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] di [s] e [z] e, analizzando la distribuzione dei due foni, si osserva che somigliano a varianticombinatorie (➔ variantecombinatoria) di uno stesso fonema poiché compaiono in contesti diversi, fatto salvo il contesto intervocalico; postalveolari o ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] da -sj-, data la collisione fonetica con gli allofoni intervocalici spirantizzati di /ʧ/ e /ʤ/, vennero rianalizzate come varianticombinatorie delle due affricate palatali, con la conseguenza che non ci fu più bisogno di distinguere graficamente ...
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Gli allomorfi sono le diverse forme che un morfema assume e che non determinano cambiamenti nel suo significato; il procedimento connesso si chiama allomorfia (➔ morfologia). Un esempio di allomorfo è [...] ]); è bene ricordare che in italiano le ➔ nasali labiodentale e velare non sono fonemi autonomi ma varianticombinatorie (➔ fonologia). Gli allomorfi di questo tipo risultano caratterizzati da una certa somiglianza fonetica tra loro.
Il plurale ...
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L’espressione variantecombinatoria indica, fra le possibili realizzazioni di un fonema (➔ allofoni), quelle determinate dal contesto, che cioè dipendono dall’intorno fonetico in cui compaiono e sono quindi [...] , come in cat[s] «gatti» ~ dog[z] «cani». Con una regola fonologica, possiamo dire che in italiano il fonema /s/ si realizza nella sua variantecombinatoria [z] quando è seguito da un suono non vocalico sonoro, mentre in inglese si realizza nella sua ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] del buono (Cordin & Calabrese 1988: 591)
Alle restrizioni combinatorie (un elenco in Cordin & Calabrese 1988: 589 segg.) ; illae e loro < (il)loru(m) (con le varianti lor e lo, non diffusesi).
Sul piano sintattico si registrano notevoli ...
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I grafemi sono le unità grafiche elementari, non suddivisibili ulteriormente, che servono a riprodurre nello scritto i suoni di una lingua. Il termine, modellato sulla serie fonema, morfema, ecc., contiene [...] sono trascritti attraverso allografi contestuali, cioè con alternative combinatorie che servono a rendere correttamente la trascrizione dei suoni s sonora e di ‹ω› ed ‹ε› per distinguere le varianti aperte di ‹o› ed ‹e› dalle chiuse, ancora nell’ ...
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variante1
variante1 s. f. [part. pres. di variare, sostantivato al femm.]. – 1. Modificazione rispetto a un esemplare o tipo che si considera fondamentale; ciascuna delle diverse forme, dei diversi aspetti con cui una cosa si può presentare...
combinatorio
combinatòrio agg. [der. di combinare]. – Fondato sulla combinazione, risultante dalla combinazione dei varî elementi. In partic.: 1. In filologia, metodo c., metodo che consiste nell’accertare l’esatta interpretazione di un elemento...