Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] una grammatica sincronica (o descrittiva), nel secondo caso una grammatica diacronica (o storica). Sebbene ci si sia accorti (Meillet 19262: è che s’aspiri.
Tolomei descrive con accuratezza la variazione combinatoria dei fonemi /k/, /ʧ/ e /ʤ/, cioè ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] 1918) che procurò una ricognizione ampia, attenta anche alle variazioni di registro e alla prospettiva storica della lingua italiana, le via che le ricerche sono andate anche in direzione diacronica e hanno potuto illuminare il processo – questo sì ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] da ricordare il cosiddetto ➔ betacismo, cioè il regime di variazione dell’unico fonema in cui sono originariamente confluiti i due Carocci, pp. 11-88.
Loporcaro, Michele (2006), Fonologia diacronica e sociolinguistica: gli esiti toscani di -sj- e di - ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] cfr. Berruto 1986; Ferrari 1999; per un’interpretazione diacronica, Simone 1997), che da tema (come invece accade parlato filmico e sottotitoli per non udenti: una finestra sulla variazione diamesica in italiano, in Lingua, cultura e intercultura: l ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] il significato delle parole (§ 3.2), in altre tale variazione distingue significati solo a livello post-lessicale (ossia rispetto L’origine del raddoppiamento fonosintattico. Saggio di fonologia diacronica romanza, Basel - Tübingen, Francke.
Nespor, ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] oscillante, anche la loro grafia tende a essere soggetta a variazione nel tempo e nello spazio. Premesso questo, va ricordato Migliorini 200712) mettono in evidenza la costante instabilità diacronica delle lettere doppie. Nel Seicento inoltrato, per ...
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Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] si chiariranno meglio nel § 5, si vedrà che una discreta variazione caratterizza anche la scripta toscana: un lemma come castagno risulta scritto, fenomeno: si può misurare così la successione diacronica e la distribuzione geografica di ogni singola ...
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In linguistica il termine correlativo può indicare una coppia di parole messe in relazione attraverso sintagmi o intere proposizioni, l’unione di una proposizione e di un pronome a essa collegato o, in [...] determina l’attesa dell’altro.
In una prospettiva diacronica, si suppone che la correlazione abbia avuto un tra i due contenuti proposizionali sussiste un rapporto di variazione proporzionale diretto o indiretto. Grazie al loro effetto intensivo ...
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In generale una struttura perifrastica è un’espressione composta da più costituenti, che nel loro insieme convogliano un significato unitario. In italiano esistono differenti tipi di perifrasi (➔ locuzioni), [...] + gerundio, lo spagnolo ir + gerundio, andar o venir + gerundio, llevar + gerundio.
Stare + gerundio ha avuto uno sviluppo diacronico sostanzialmente complementare a quello di andare o venire + gerundio, sia in termini di frequenza d’uso sia quanto a ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] riscontrano considerando, ad es. in prospettiva diacronica, la corrispondenza commerciale per quanto riguarda le fatto male? (cfr. Ferreri 1983: 54).
Una causa fondamentale di variazione è ovviamente l’età del bambino. Nell’interazione con neonati e ...
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diastratia
diastratìa s. f. [comp. di dia- e lat. stratum «strato», coniato sul modello di diacronia]. – In sociolinguistica, il complesso delle variazioni del sistema di una lingua riconducibili all’estrazione e alla collocazione sociale...
dizionario
dizionàrio s. m. [dal lat. mediev. dictionarium, der. di dictio -onis «dizione»]. – 1. Raccolta delle parole di una determinata lingua, con esclusione (o con indicazione soltanto sommaria, relativamente ai casi anomali) delle variazioni...