di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] certa oscillazione diamesica e diastratica (➔ variazione diamesica; ➔ variazione diastratica). Così la forma gli una copia
(17) li ha lasciati scappare
La scelta dell’ospite è libera invece con certi verbi che reggono l’infinito: tali verbi sono i ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] fra il lessico (regolarità e fissità dell’espressione) e la sintassi (variazione e libertà di costruzione). Anziché un confine netto fra locuzione e struttura libera, in molti casi sembra trattarsi piuttosto di un passaggio graduale, come illustrano ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] varia il significato delle parole (§ 3.2), in altre tale variazione distingue significati solo a livello post-lessicale (ossia rispetto alle frasi dell’accento sulla parola può essere libera o fissa. La posizione è libera nelle lingue, come italiano o ...
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Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella [...] degli elementi che costituiscono la frase è notevolmente libera, come dimostrano gli esempi che seguono, nei Laterza, 2 voll. (vol. 1º Le strutture; vol. 2° La variazione e gli usi).
Tekavčić, Pavao (1980), Grammatica storica dell’italiano, Bologna, ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] solo nucleo, occupato da una vocale, come nella sillaba tonica libera (ad es. la sillaba /ˈpa/ di pane si realizza che ogni voce umana dispone di un repertorio di variazioni tonali fortemente vincolato alla fisiologia e all’anatomia del parlante ...
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Il sintagma verbale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) costituito da una forma del verbo accompagnata da eventuali altri elementi. La forma del verbo, il suo costituente principale, può anche esserne [...] (circostanziale) che modifichi il significato dell’intera frase, ha posizione libera prima o dopo il verbo, come qui in (49) e a hanno inoltre oscillazioni a livello diatopico (➔ variazione diatopica): nell’➔italiano regionale meridionale, entrare ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] Boccaccio; la lingua della poesia preferisce la variazione diacronica, accogliendo o addirittura fingendo arcaismi. Un da allora passata a inseguire quella comune e diventata libera di alterarne la grammatica quanto prima era stata impegnata ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] o musicale (diverso è il caso dell’uso della variazione di tono ai fini lessicali per cui la stessa sillaba l’ultima). Ci sono poi lingue in cui la posizione dell’accento è libera, ma prevedibile in base a fattori fonologici: per es., in latino ...
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In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] a quattro palmenti
(3) mangiare di gusto
si ricava ad es. che (1) non è una collocazione ma una combinazione libera, in quanto panino potrebbe essere sostituito da una ampia serie di nomi affini, indicanti un oggetto commestibile, e l’espressione ...
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Per la particolare situazione linguistica della Sicilia, in cui i dialetti sono vivi e numerosi, è importante distinguere l’italiano regionale parlato da chi ha per madrelingua il dialetto da quello di [...] «stare in casa» (Amenta & Castiglione 2003: 295).
L’alta variazione osservata per il lessico nella regione fa sì che talora un termine di una anche il sintagma verbale inserito in una relativa libera introdotta da chi o come (➔ raddoppiamento ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
ossidazione
ossidazióne s. f. [der. di ossidare]. – 1. L’ossidare, l’ossidarsi di una sostanza, di un elemento, di un composto: o. di un metallo; sostanza che inibisce l’o. della gomma. In chimica, in senso stretto, ogni reazione di combinazione...