SWEELINCK, Jan Pieterszon
Gastone ROSSI-DORIA
Musicista, nato a Deventer (o ad Amsterdam?) nel 1562, morto ad Amsterdam il 16 ottobre 1621. Suo padre era organista alla "Vecchia Chiesa" di Amsterdam, [...] intuito delle risorse d'un dato canto riguardo alla variazione, un accorto procedimento modulatorio, venato spesso di cromatismo. costanti e levigati e il discorso vi procede con densità musicale anche nei passi di effetto. Musica non molto fervida ...
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SCHEIN, Joahnn Hermann
Karl August Rosenthal
Compositore di musica, nato il 20 gennaio 1586 a Grünhain nell'Erzgebirge in Sassonia, morto il 19 novembre 1630 a Lipsia, dove era cantore in S. Tommaso. [...] 'arte della composizione di suites, conferendo con le sue variazioni a 5 frasi una maggiore unità alle suites a tempo Cantiones sacrae 5, 6, 8, 10, vocum (1615); Banchetto musicale di nuove graziose Padovane, Gagliarde, Courente e Allemande a 5 voci ...
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SUITE
. Nella terminologia musicale questa voce designa una sorta di composizione strumentale a più tempi, ognuno di essi nel quadro d'una danza aulica più o meno idealizzata. Per eccezione, del resto [...] altra danza qualunque (Gavotta, Minuetto, Bourrée, ecc.); come conclusione, la Ciaccona, la Passacaglia o altre forme basate anch'esse sulla variazione, o un Rondò.
Per gli autori e per gli sviluppi interni della produzione in questo genere, v. anche ...
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Kauerismäki, Aki
Francesco Bono
Regista cinematografico finlandese, nato a Orimattila il 4 aprile 1957. Si è avvicinato al cinema da autodidatta e con il fratello Mika (n. 1955), anch'egli regista, [...] 'conformità nel sentire'). Rispetto alla trilogia, una variazione sul tema appaiono Pida huivista kiinni, Tatjana (1994 Il film è anche un omaggio ai Leningrad cowboys, un gruppo musicale di successo in Finlandia, al quale K. ha dedicato anche un ...
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MARCHETTO da Padova
Giusto Zampieri
Teorico della musica della fine del Duecento e del principio del Trecento. Di lui si sa solo che fu al servizio di Ranieri, principe di Monaco, e che le sue opere [...] teoria di M. la coda aggiunta alla nota non indica una variazione fissa di valore ritmico, ma la coda rivolta all'insù indica solo in onore di Venezia: I Veneti nella Musica, in Gazzetta Musicale di Milano, 2 dicembre 1866; G. Carducci, Musica e ...
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PARTITA
Giulio Cesare Paribeni
. Forma di musica strumentale. La parola ha assunto significati alquanto diversi nel corso dei due secoli in cui sono fiorite le forme ad essa corrispondenti. Essa appare [...] , l'Aria di Ruggiero, ecc.) in forma di libere variazioni, donde l'etimologia del nome (divisa in parti).
Senza F. Ghedini, ecc.) ha tentato di richiamarla in vita, cercando di contemperarne la stilizzazione con la moderna sensibilità musicale. ...
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MELISMA (dal greco μέλος "canto")
Nella terminologia musicale questa voce designa, nell'accezione scolastica, propriamente un gruppo di note di passaggio collegante due delle note reali d'una frase melodica.
In [...] canto; contrappunto; coro; musica); l'arte della variazione (v.), nella quale particolare valore è assunto dal ragioni dell'uso melismatico nei varî momenti della storia musicale, v. specialmente canto; colorito; contrappunto; diminuzione; ...
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PUJOL, Joan
Higinio ANGLES
Musicista catalano, nato nel 1573 a Barcellona, dove morì nel maggio del 1626. Fu maestro della Cappella di Tarragona (1593-1595), poi del Pilar di Saragozza (1595-1612) e [...] ). La sua opera musicale consiste in musica religiosa a 4 e 8 voci (messe, mottetti, salmi, cantici, villancicos) e profana a 4 voci (toni, romances). È ammirevole per la complessa e prodigiosa facilità nell'arte della variazione vocale sopra un tema ...
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PASSACAGLIA
Gastone ROSSI-DORIA
. Danza aulica (probabilmente d'origine spagnola, come suggirisce l'etimologia da pasar e calle) ancora in uso alla corte di Luigi XIV, dove era svolta da un solo danzatore. [...] Di essa rimane oggi in uso soltanto la forma musicale, consistente in un seguito, più o meno organico, di variazioni d'un periodo dato, generalmente di 8, ma anche di 4° di 2 misure, in ritmo ternario e movimento di solito sostenuto. Tale forma s' ...
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FOLLIA
Giuseppe PARDI
Guido PANNAIN
. Musica. - Antica danza di origine portoghese, dal portamento maestoso e nobile. Musicalmente si componeva di due periodi di otto misure. J. Hawkins, nella General [...] su basso "ostinato" usata dai virginalisti inglesi). La Follia divenne dunque una forma musicale del tipo variazione, come la Ciaccona e la Passacaglia.
Il Frescobaldi, prima, poi Arcangelo Corelli, Bernardo Pasquini e Alessandro Scarlatti scrissero ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
produzione
produzióne s. f. [der. di produrre (il lat. productio -onis aveva soltanto il sign. di «allungamento, prolungamento»)]. – 1. a. Il fatto di produrre, di prodursi o di esser prodotto: terreno adatto alla p. di caffè; la reazione...