Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] paesi europei, incluso il ted. Bank.
Non è ancora delineata una mappa precisa dell’apporto germanico nei dialetti e varietà dell’italiano (cfr. Zolli 1986): agli esempi ricordati nel § 3.1 si può aggiungere un prestito particolare, visivo, quello ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] accento può anche essere usato per indicare le peculiarità di ➔ pronuncia che identificano nel suo insieme una certa lingua, varietà di lingua o dialetto (si parla allora di accento straniero, accento milanese, ecc.).
L’accento si realizza grazie a ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] e ➔ linguaggi settoriali) e la ➔ variazione diatopica interagiscono sempre con la variazione diamesica. Molti i tratti non sono esclusivi, ma preferenziali, di una data varietà: il parlato canonico (con cui s’intende quello dialogico spontaneo ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] il registro neutro non tende più a coincidere con la varietà standard nella sua totalità, che ora funge da riferimento per riconosce in primo luogo in tratti marcati in diatopia (➔ variazione diatopica), nonché nella frequenza di fenomeni dovuti all ...
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La geografia linguistica (o geolinguistica o anche linguistica areale o spaziale) è una disciplina che studia l’estensione nello spazio e la distribuzione geografica dei fenomeni linguistici (fonetici, [...] altre di natura semantica (ad es., il tipo lessicale fiore nelle varietà italiane settentrionali può indicare, per lo più al maschile, il « vale a dire spagnolo e portoghese; quella diatopico-cinetica è correlata all’opposizione tra parlanti ...
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Per italiano di Svizzera si intende qui l’insieme delle varietà di lingua italiana presenti sul territorio della Confederazione Elvetica. Ne fanno parte sia l’italiano della Svizzera italiana, sia le varietà [...] quello della Svizzera italiana e considerare quindi tratti di varietà di apprendimento (cioè di una lingua non posseduta in interna, che porta da pronunce molto marcate in diatopia a pronunce vicine allo standard (spesso con caratteri variabili ...
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Gli atlanti linguistici, strumento fondamentale e tradizionale della ➔ geografia linguistica, sono costituiti da una serie ordinata di carte, che riportano i diversi modi in cui si dice una certa cosa [...] e frammentazione interne alla regione e il rapporto delle varietà dialettali toscane con la lingua italiana. La modernità sistematicamente collegate in modo da integrare la prospettiva diatopica ed etnografica con quella della variabilità sociale. ...
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L’espressione curva melodica si riferisce all’andamento continuo delle variazioni di altezza tonale, prodotte simultaneamente con i foni di un enunciato e realizzate entro un’unità linguistica per convogliare [...] 8, a destra) la cui altezza in Hz può variare a seconda della varietà (ad es., i valori medi dei movimenti discendenti o bassi alla fine : fig. 12, schema 2). La variabilità diatopica è principalmente legata a differenze fonetiche di altezza relativa ...
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Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] regionale a base torinese (➔ Torino, italiano di), la variazione diatopica all’interno del piemontese (che di solito non mette in di terza persona o un pronome tonico. In altre varietà piemontesi, forme e condizioni d’uso possono essere diverse. ...
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I verbi fraseologici sono verbi (come mettersi, stare, andare, cominciare, continuare, finire) che, combinati con un altro verbo di modo non finito (il verbo lessicale o nucleare) con l’interposizione [...] recarsi in un luogo» (altri esempi, anche in prospettiva diacronica e diatopica, in Amenta & Strudsholm 2002):
(26) non ha senso che infinito con valore di futuro è usato più spesso nelle varietà meridionali: in certi dialetti del Sud è del tutto ...
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