Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] A nel quale si sia introdotta una m. diviene uno spazio topologico.
Se l’insieme A prima considerato è, in particolare, una varietàdifferenziabile Vn, di dimensione n, allora a ogni punto x di V si possono attribuire n coordinate x1, ..., xn, e la m ...
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vettore
vettóre [agg. m. e s.m. (per il f. → vettrice) Der. del lat. vector -oris "conducente, portatore", dal part. pass. vectus di vehere "condurre, portare"] [ALG] Ente che permette di descrivere [...] una curva, di una superficie o, in generale, di una varietàdifferenziabile. ◆ [ALG] V. tangente in un punto di una varietàdifferenziabile infinito-dimensionale: v. varietàdifferenziabili infinito-dimensionali: VI 493 f. ◆ [ALG] [RGR] V. tipo tempo ...
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armonico
armònico [agg. (pl.m. -ci) e s.m. Der. del gr. harmonikós, da harmózo "accordare"] [LSF] Termine inizialmente proprio dell'arte musicale, dall'accez. relativa alle corde di alcuni strumenti [...] a., in quanto sono definibili non soltanto, come quelle, nello spazio euclideo, ma anche sopra una varietàdifferenziabile (per le p-forme a., v. varietà riemanniane: VI 506 a). ◆ [ANM] Funzione a.: (a) propr., ogni funzione che soddisfi l'equazione ...
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Whitney Hassler
Whitney 〈uìtni〉 Hassler [STF] (n. New York 1907) Prof. di matematica nella Harvard Univ. (1946) e di Princeton (1952). ◆ [ALG] Classi di W., o di Stiefel-W.: per una varietàdifferenziabile [...] spigoli ab, ac, ad sono isomorfi senza essere omeomorfi. ◆ [ALG] Teorema di W. sull'immersione delle varietàdifferenziabili: una varietàdifferenziabile M, di dimensione n, chiusa e connessa, corrisponde sempre, in un opportuno diffeomorfismo, a una ...
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Federer Herbert
Federer 〈fèdërër〉 Herbert [STF] (n. Vienna 1920, nat. SUA) Prof. di matematica nella Florence Pirce Grant Univ. (1966). ◆ [ANM] Correnti di F.-Fleming: enti che permettono di risolvere [...] problemi variazionali in cui l'incognita è una varietàdifferenziabile: v. variazioni, calcolo delle: VI 469 b. ...
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pseudodifferenziale
pseudodifferenziale [agg. Comp. di pseudo- e differenziale] [ANM] Operatore p.: operatore che agisce su uno spazio di funzioni definite su una varietàdifferenziabile, il cui simbolo [...] soddisfa proprietà analoghe a quelle soddisfatte dal simbolo degli operatori differenziali ...
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pseudogruppo
pseudogruppo [Comp. di pseudo- e gruppo] [ALG] [ANM] Famiglia di diffeomorfismi su una varietàdifferenziabile, chiusa rispetto all'operazione di composizione; lo stesso che gruppoide associativo. ...
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Agraria
Entità comprese in una specie (dette anche spesso razze). Per la nomenclatura delle piante coltivate il Congresso internazionale di orticoltura del 1952 stabilì alcune norme e propose il termine [...] x, la cui base è costituita dalle derivate direzionali in x delle funzioni definite sulla varietà. In conseguenza è possibile la considerazione e lo studio sulla v. differenziabile di campi di vettori, di campi di tensori, dell’algebra delle forme ...
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Araldica
Le p. sono divisioni dello scudo mediante una o più linee orizzontali, verticali, diagonali o per mezzo di linee convergenti, al fine di creare campi diversi per accogliere stemmi o figure a seguito [...] , è una tecnica di grande utilità nelle questioni attinenti all’integrazione sulle varietàdifferenziabili. Limitandosi ai fatti essenziali, si può dire che se una varietà differenziale V è paracompatta, comunque si assegni un ricoprimento {Ui}i∈I ...
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L'Ottocento: matematica. Analisi complessa
Jeremy Gray
Analisi complessa
Lo sviluppo dell'analisi complessa è una delle caratteristiche salienti della matematica del XIX secolo. Lo studio di funzioni [...] sviluppo in serie di potenze di una funzione definita e differenziabile in un anello. Laurent enunciò il suo teorema in completa di Riemann le frontiere naturali possono avere una grande varietà di forme. Anche quando sono cerchi possono essere ...
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varieta1
varietà1 s. f. [dal lat. variĕtas -atis, der. di varius «vario»]. – 1. a. La qualità di ciò che è vario, sia di più cose che sono diverse tra loro, sia di una cosa singola, in quanto sia diversa negli elementi che la compongono, negli...
differenziare
v. tr. [der. di differenza] (io differènzio, ecc.). – 1. a. Rendere differente, costituire elemento che permette di distinguere tra persone o cose: l’uso della ragione differenzia l’uomo dagli animali; meno com., stabilire quali...