. L'aggettivo "algebrico" viene impiegato in matematica in varî sensi, secondo gli oggetti a cui è riferito. Nel senso lato si dice qualche volta, nella teoria delle equazioni differenziali, che una o [...] integrazione di qualche sistema differenziale (p. es., l'integrale singolare di un'equazione differenziale ordinaria del 1° , delle cosiddette varietà algebriche di uno spazio a un numero qualunque r di dimensioni. Per varietà algebrica di uno ...
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Matematico francese, nato a Dolomieu (Isère) il 9 aprile 1869. Dopo avere insegnato nelle università di Montpellier, Lione, Nancy, è stato chiamato nel 1909 a quella di Parigi, dove ha insegnato successivamente [...] prima di lui insospettati, sui sistemi dotati di varietà caratteristiche dipendenti da un numero finito di costanti dei gruppi continui finiti, considerati non più dal punto di vista differenziale di S. Lie, ma da quello integrale e più precisamente ...
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Matematico, nato a Mantova il 5 gennaio 1871. Laureatosi a Torino nel 1892, dove ebbe a maestri C. Segre e G. Castelnuovo, seguì nel 1893-94 a Gottinga i corsi di F. Klein. Titolare di algebra complementare [...] numero finito di punti; geometria della retta; varietà con infinite trasformazioni proiettive), per estendersi poi al un punto variabile sono soluzioni indipendenti di una stessa equazione differenziale lineare. Ma il campo più elevato, nel quale il ...
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Matematico, nato a Roma il 28 settembre 1896, morto a Firenze il 22 giugno 1941. Figlio di Ettore (v.), fu alunno interno della Scuola normale superiore di Pisa, dove fu allievo di U. Dini, E. Bertini, [...] geometrica delle equazioni a derivate parziali e dei sistemi di Pfaff o varietà anolonome, alla teoria degli spazî a connessione. Se l'impulso agli studî di geometria differenziale gli fu comunicato senza dubbio da L. Bianchi, nella sua opera son ...
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Evoluzione
Giuseppe Montalenti
Luigi L. Cavalli-Sforza
di Giuseppe Montalenti, Luigi L. Cavalli-Sforza
EVOLUZIONE
L'evoluzionismo nella cultura del XX secolo di Giuseppe Montalenti
sommario: 1. Introduzione. [...] produce questa evoluzione è indipendente dalla varietà dei fattori esterni di essa; 3) malgrado ciò, l'evoluzione filogenetica non è rettilinea, ma è (dicotomicamente) ramificata per divisioni differenziali che avvengono nell'idioplasma specifico per ...
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Sangue
AAusten F. Riggs
Guido Modiano
Angelo Baserga e Giovanni Diego Grusovin
Corrado Baglioni
Edoardo Storti e Salvatore Carlo Rizzo
Emoglobina, di Austen F. Riggs
Genetica del sangue, di Guido [...] presenti insieme (come mostreremo) nello stesso eritrocita.
Una varietà di cellule del sangue e i loro precursori sono , 1974), che pongono spesso difficili problemi di diagnostica differenziale.
b) Leucemia mieloide cronica.
La LMC è caratterizzata ...
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CHIRURGIA
Charles Dubost
Gian Franco Rossi
Raffaello Cortesini
Paolo Santoni-Rugiu
Cardiochirurgia di Charles Dubost
sommario: 1. Introduzione. 2. La circolazione extracorporea: a) generalità; b) [...] alla chirurgia di conservazione. Invece la mitrale, per la grande varietà delle sue lesioni anatomiche e anche, come abbiamo già detto, In certi casi può essere difficile la diagnosi differenziale con forme di atrofia cerebrale presenile. Nei casi ...
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NEUROBIOLOGIA
János Szentágothai
Giorgio Macchi e Marina Bentivoglio
Organizzazione neuronale cerebrale e cerebellare di János Szentágothai
sommario: 1. Introduzione generale: formazioni laminari del [...] come singola afferenza; 3) una crescita differenziale delle parti neuronali che partecipano alla un qualunque intervallo di tempo nella stessa colonna e una grande varietà di catene neuronali può essere attivata o inibita simultaneamente.
Benché ...
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Adattamento
Giorgio Morpurgo e Richard Ch. Lewontin
di Giorgio Morpurgo e Richard Ch. Lewontin
ADATTAMENTO
Adattamento fisiologico di Giorgio Morpurgo
sommario: 1. Introduzione. 2. L'adattamento fisiologico [...] giungere alla conclusione che ogni specie [...] fosse derivata, come varietà, da altre specie. Tuttavia, tale conclusione, anche se prevede l'aumento dei genotipi basato sulla riproduzione differenziale dei geni. Così, benché un genitore possa ...
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Variazioni, calcolo delle
Giuseppe Buttazzo
Gianni Dal Maso e Ennio De Giorgi
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Alcuni esempi storici: a) il problema isoperimetrico; b) il principio di Fermat e le leggi [...] . In tal caso i punti stazionari sono le mappe armoniche tra le due varietà, il cui studio è legato a interessanti questioni di topologia e di geometria differenziale.
c) Autovalori di operatori ellittici.
Il problema degli autovalori per l'operatore ...
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connessione
connessióne s. f. [dal lat. connexio -onis, der. di connexus, part. pass. di connectĕre «connettere»]. – 1. L’essere connesso, intima unione fra due o più cose; per lo più fig., legame di stretta relazione e interdipendenza tra...
differenziare
v. tr. [der. di differenza] (io differènzio, ecc.). – 1. a. Rendere differente, costituire elemento che permette di distinguere tra persone o cose: l’uso della ragione differenzia l’uomo dagli animali; meno com., stabilire quali...