Pittore greco dei più vicini ai miglioli pittori del suo tempo (Plinio, Nat. Hist., XXXV, 138), nato in Egitto, scolaro di Ctesidemo (ibid., XXXV, 114), Contemporaneo di Alessandro il Grande e di Tolomeo [...] , a divenirne il pittore aulico.
Alcuni degli antichi posero senz'altro A. accanto ad Apelle e Protogene (Theon, Progymn.,1) o a Lisippo (Varrone, De re rust., III, 2), ma forse il più equo ed anche il più preciso giudizio su di lui fu dato da ...
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Albero della famiglia delle Fagacee, alto fino a 44 m. con 2 m. di diametro a petto d'uomo, ha chioma ampia, ovale, folta; di rado supera i 300 anni. Le gemme sono ovato-acuminate; i fiori sono monoici, [...] , tanto che tra San Pietro in Vincoli e San Martino ai Momi si trovava il bosco di faggi (lucus fagutalis) ricordato da Varrone.
Le foglie secche e l'humus di faggio sono un buon fertilizzante e nelle fustaie dense si ottengono con le raccolte ogni ...
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Si chiamò da sé Philologus, pare sull'esempio di Eratostene di Cirene, e fu di svariata dottrina letteraria, ragguardevolissimo fra i grammatici dell'ultimo periodo repubblicano. Nato ad Atene, dovette [...] nel volume su Aristarco, ma o discuteva il problema se proprio Didone, e non piuttosto la sorella Anna, secondo che affermava Varrone, fu l'amante di Enea, o indagava la storicita della tradizione degli amori di Didone e d'Enea (R. Heinze, Virgils ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Schiavitu, colonato e servitu della gleba
Pasquale Rosafio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il sistema della villa, basato sull’impiego [...] ad una particolare forma di impiego nota come modo di produzione schiavistico. Tre autori di trattati di agricoltura, Catone, Varrone e Columella, vissuti rispettivamente nei secoli II e I a.C. e I, descrivono abbastanza accuratamente il sistema ...
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Poeta greco (n. circa 315 - m. dopo il 240 a. C.); nato forse a Tarso in Cilicia, fu però cittadino di Soli, nella stessa regione, dove ebbe un monumento e l'effige riprodotta sulle monete. Frequentò ad [...] per ciò singolare fortuna: testo scolastico di astronomia già nell'antichità, fu l'unica opera di poesia greca rimasta viva in Occidente per tutto il Medioevo. Fra i latini fu tradotta da Varrone Atacino, Cicerone, Germanico, Rufo Festo Avieno. ...
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FRUTTA (fr. fruits; sp. frutos; ted. Obst; ingl. fruitage)
Fabrizio CORTESI
Aristide CALDERlNl
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Le frutta, a seconda della natura e della consistenza del pericarpo (v. frutto), possono distinguersi [...] con l'aumentata importanza della coltura degli alberi fruttiferi al tempo suo; e può essere significativa di una realtà la frase di Varrone (De re rust., I, 2, 6) che parlando d'Italia dice che tota pomarium videtur. Si cercò anzi di perfezionare i ...
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GRANO (dal lat. granum; fr. blé; sp. trigo; ted. Weizen; ingl. wheat)
Francesco Todaro
Questo nome indica collettivamente i frutti del frumento che comprende le specie praticamente piò importanti del [...] corrispondono adeguati continui incrementi del prodotto nell'unità di superficie coltivata.
Anche i più antichi scrittori: Teofrasto, Varrone, ecc., che hanno trattato di questo cereale, conoscevano grani di vario tipo, che denominavano il più spesso ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] individuare quattro varietà differenti rispetto alla koinè: la dorica, l'eolica, la ionica e l'attica. I Romani, con Varrone (il quale seguiva probabilmente gli insegnamenti del greco Filosseno) e poi con altri, giunsero a connettere fra loro greco e ...
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Cittadina della prov. di Frosinone, con 7310 ab., sorge, a 45 m. s. m., sul fiume Rapido, ai piedi dell'altura che è dominata dalla celebre abbazia di Montecassino e che è poi lo sperone di SE. del M. [...] dei Romani, che vi condussero una colonia per sfruttare la fertilità della pianura del Liri, rinomata specialmente per gli olivi (Varrone, De re rust., II, 8, 11). Nel 188 ricevette la piena cittadinanza romana. Copioso materiale epigrafico è stato ...
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. Grammatico romano, forse però non di nascita, a quanto sembra indicare il suo nome e quello insieme dello sconosciuto Atanasio a cui la sua Ars è diretta. Appartiene certamente alla seconda metà del [...] valore è il libro III sui sistemi metrici antichi, con dottrine che parzialmente sembrano risalire per via indiretta a Varrone, e più ancora l'esposizione delle varie forme poetiche, mista di elementi greci, peripatetici e no, e di elementi ...
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varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, autore di varie opere, pervenuteci...
reatino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Reatinus, der. di Reate, nome lat. di Rieti]. – Di Rièti, città e provincia del Lazio: il territorio r., e come s. m. il Reatino; la popolazione r., e come sost., abitante, cittadino, oriundo di Rieti:...