Scrittore greco (Cheronea, Beozia, 50 d. C. - ivi dopo il 120). Studiò ad Atene presso il platonico Ammonio, e dopo alcuni viaggi tornò nella sua città, donde però si allontanò ripetutamente per incarichi [...] e alla fine, nel paragone (σύγκρισις) le differenze. La tradizione dei rapporti fra Greci e Romani era già nelle Imagines di Varrone e nelle Vitae di Cornelio Nepote; ma la novità di P. consiste nell'accentuare nel confronto l'esistenza di due mondi ...
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. Le leggi di Roma antica, chiamate agrarie, contengono norme giuridiche emanate dal popolo e regolanti: 1° la nascita, l'esercizio, la fine dei diritti di uso e di possesso attribu, ti a singoli o a comunità [...] . Notizie sull'una o sull'altra legge si trovano disseminate nelle vite di Plutarco, nelle opere di Cicerone, di Varrone, di Sallustio, di Diodoro Siculo, di Velleio Patercolo, nelle fonti dell'antico diritto romano anteriore a Giustiniano (Riccobono ...
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Storia della scienza. - Nel tracciare la storia degli studî botanici, conviene distinguere, per l'antichità e il Medioevo e anche per i primi tempi dell'età moderna, tra le conoscenze botaniche di carattere [...] dei suoi tempi.
Le conoscenze dei Romani ebbero carattere essenzialmente pratico e così le opere di Catone (De re rustica), di Varrone (De re rustica), di Columella, e le Bucoliche e le Georgiche di Virgilio trattano solo di piante utili e del modo ...
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ONOMASIOLOGIA
Vittorio Bertoldi
. Per onomasiologia s'intende un aspetto particolare dell'indagine linguistica che, movendo da una determinata idea, esamina i varî modi con chi essa ha trovato espressione [...] "dicta eo quod parva sit et non habeat oculos" (Isidoro), a motacilla la "cutrettola", "quod sempre movet caudam" (Varrone), del lessico latino; al francese coquelicot "papavero", cioè il "galletto" fra i campi di biade, all'italiano predicatore, l ...
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SAAVEDRA FAJARDO, Diego
Alfredo Giannini
Scrittore spagnolo, nato ad Algezares (Murcia) nel 1584, morto a Madrid il 24 agosto 1648. Fece i primi studî nel seminario di Murcia e poi quelli di giurisprudenza [...] d'oro e di argento, abitata da eminenti letterati, artisti e scienziati. La visita, facendogli da guida Marco Varrone. Si conferma nell'opinione che gl'intellettuali vivono più delle astrazioni e della speculazione che della realtà e della pratica ...
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FUOCO (XVI, p. 199)
Silvio Ferri
Etnologia e preistoria. - Non è possibile stabilire, neanche approssimativamente, l'epoca in cui il fuoco è stato primamente adoperato dagli uomini; è certo ad ogni modo [...] nelle nozze risalta costantemente il valore del fuoco, e una fanciulla può rimanere incinta da una scintilla schizzata dal focolare; così Varrone (De lingua lat., V, 61) può scrivere: mas ignis quod ibi semen (Dion. Hal., Ant. rom., IV, 2; Servio, ad ...
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Giurista e storico spagnolo. Nacque a Saragozza il 25 marzo 1517 da Antonio vcecancelliere del regno d'Aragona. Dopo aver studiato filosofia ad Alcalà si diede allo studio delle leggi in Salamanca. Volle [...] pratica soccorse con una pregiata Epitome decisionum rotalium (1584). Fu anche benemerito della filologia con le note a Varrone (1557) ed a Sesto Pompeo (1561), della numismatica con le sue Familiae romanae quae reperiuntur in antiquis nomismatibus ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Aritmetica e geometria
Menso Folkerts
Aritmetica e geometria
Le discipline matematiche del quadrivio
Tra il 500 e il 1100 ca., [...] di base della matematica erano inserite nella manualistica enciclopedica; così l'opera Disciplinarum libri IX di Marco Terenzio Varrone (116-27 a.C.), assunta a modello dalle raccolte più tarde, trattava di medicina, di architettura e delle ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo romano
Nadia Agnoli
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Gli spazi del culto
Priva di dogmi, rivelazioni ed esplicite professioni di fede, [...] , simbolo della Magna Mater, che nel 204 a.C. venne portata a Roma da Pessinunte. Nel I sec. a.C. Varrone, oltre a concordare sulla mancanza di simulacri nelle epoche precedenti, osserva che la consuetudine di venerare gli dei senza far ricorso ...
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GIARDINO
G. Lugli
L. Guerrini
L. Guerrini
G. Lugli
J. Auboyer
L. Guerrini
G. Lugli
J. Auboyer
Vicino Oriente. - Gli antichi decantarono come una delle meraviglie del mondo i grandi g. di Babilonia, [...] cittadini dei tempi più antichi un capitale da mettere a profitto mediante la coltivazione. Occorre giungere fino all'età di Varrone perché il concetto del tutto utilitario dell'orto subisca una prima trasformazione.
Nel suo trattato De re rustica ...
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varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, autore di varie opere, pervenuteci...
reatino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Reatinus, der. di Reate, nome lat. di Rieti]. – Di Rièti, città e provincia del Lazio: il territorio r., e come s. m. il Reatino; la popolazione r., e come sost., abitante, cittadino, oriundo di Rieti:...