GADDI, Gaddo
Ada Labriola
Figlio di Zanobi, originario di Firenze, fu attivo come pittore tra XIII e XIV secolo. Fu il capostipite di un'importante famiglia trecentesca di artisti, come attesta il triplice [...] C. Frey, Berlin 1892, pp. 10 s.; Il codice Magliabechiano (circa 1530-56), a cura di C. Frey, Berlin 1892, pp. 49 s.; G. Vasari, Le vite… (1550), a cura di L. Bellosi - A. Rossi, Torino 1986, pp. 112 s.; (1568), a cura di G. Milanesi, I, Firenze 1878 ...
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FEDERZONI, Antonio
Graziella Martinelli Braglia
Nacque a Carpi (Modena) nella seconda metà del sec. XVI nella medesima famiglia di Andrea, Tommaso e Ludovico Federzoni, i maestri che ai primi del secolo [...] avevano iniziato a Carpi la costruzione della collegiata, su progetto tradizionalmente ritenuto, sulla scorta del Vasari, di Baldassarre Peruzzi. Nel 1596 è documentata la partecipazione del F. ai lavori nel refettorio del convento dei Serviti ...
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Nome con cui è noto G. di Leonardo d'Antonio, architetto, scultore in legno e intarsiatore (Maiano 1432 - Napoli 1490), fratello e collaboratore di Benedetto. Dapprima raffinato maestro di legname (armadî [...] : la cattedrale di Faenza, ispirata alla chiesa di S. Lorenzo del Brunelleschi e, per Ferdinando d'Aragona, la Porta Capuana, a Napoli (circa 1485). Lavorò anche nelle Marche. Gli fu attribuito dal Vasari l'arco d'Aragona nel Castel Nuovo di Napoli. ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, [...] nacque a Ferrara circa il 1467 se si tien fede al Vasari (secondo il quale morì di 58 anni, fra il 1524 e il 1525). Probabilmente la sua educazione si iniziò a Ferrara sull'opera di Ercole Grandi e di Ercole de Roberti: ma particolarmente a Venezia ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] pagamento del 23 maggio: "[...> per la tenda di la tella facta per la Camera di la audientia nuova".
216. Giorgio Vasari, Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti, a cura di Carlo Ludovico Ragghianti, I-IV, Milano-Roma 1942-1949 ...
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Gravina, castello di
NNicola Masini
Il territorio di Gravina, in età sveva, è legato alla presenza di un castello e di un parco per la caccia, considerati dal cronista Giovanni Villani tra le "cose [...] due moduli quadrati di lato pari a 14 canne, del valore ciascuna nel XIII sec. in Puglia di 2,11 m. La testimonianza del Vasari e un documento del 1239 suggeriscono una datazione a cavallo tra gli anni Venti e Trenta del XIII secolo. A quell'epoca il ...
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VITTORIA, Alessandro
Vittorio Moschini
Scultore, nato a Trento nel 1524, morto a Venezia il 27 maggio 1608. Giunto nel 1543 a Venezia, ove poi generalmente dimorò, si mise alla bottega del Sansovino, [...] . Dogi, magistrati, condottieri della Serenissima vivono in quei ritratti, la cui classica imponenza si anima di veneto colore.
Bibl.: G. Vasari, Le Vite, ed. Milanesi, VII, Firenze 1881, p. 518 seg.; T. Temanza, Vite, ecc., Venezia 1778, p. 475 seg ...
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SALAI (o Salaino), Andrea
Antonio Morassi
Pittore, nato probabilmente a Milano circa il 1480, ivi morto prima del 10 marzo 1524. Si chiamava propriamente Gian G. Caprotti. Fu assunto, all'età di dieci [...] di Brera, ma con scarso fondamento. Altrettanto si dica del Redentore dell'Ambrosiana e di altre recenti ascrizioni.
Bibl.: G. Vasari, Vite, IV, Firenze 1878, p. 37 segg.; P. Lomazzo, Trattato della pittura, VI, Milano 1585, cap. 50; G. Calvi, in ...
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NELLI, Pulissena
(Polissena) Margherita
Andrea Muzzi
(in convento Plautilla). – Nacque a Firenze e venne battezzata il 29 gennaio 1524, secondogenita di Piero, merciaio della parrocchia di S. Felice [...] sue Vite (1568), includendola, insieme ad altre di donne artiste, in quella della scultrice Properzia de’ Rossi.
L’interesse di Vasari può essere stato favorito, al di là dei meriti della suora, anche dal fatto che condivideva il suo interesse verso ...
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Pittore, architetto e scultore, nato probabilmente a Bruges verso il 1540, morto a Monaco di Baviera nel 1628. Dovette recarsi assai presto in Italia, perché nel 1559, a Firenze, già dava disegni per arazzi. [...] Nel 1564 andò col Vasari a Roma donde fece ritorno a Firenze. Nel 1577 entrò al servizio di Alberto V duca di Baviera e rimase a Monaco fino alla sua morte. Soprattutto per il tramite del De W. l'influenza del manierismo toscano penetrò e si diffuse ...
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fresco2
frésco2 s. m. [der. di fresco1 nel sign. dell’agg.] (pl. -chi), ant. e letter. – 1. Strato d’intonaco non ancora secco, sul quale si esegue la pittura detta appunto perciò affresco (da a fresco); quindi dipingere, colorire, lavorare...
restaurazione
restaurazióne (ant. o raro ristaurazióne) s. f. [dal lat. tardo restauratio -onis]. – 1. L’azione del restaurare; raro nel senso proprio (più com. restauro): la restaurazione del castello di Firenze (Vasari); e poco com. anche...