Rimini
Anna Falcioni
Nelle Istorie fiorentine la storia basso-medievale di R. si identifica con le vicende dei Malatesta, famiglia attestata nel Montefeltro e in Romagna sin dalla prima metà del 12° [...] . Questo scatenò la reazione della Santa Sede, che si concluse nel 1355, quando i due fratelli Malatesta si riconobbero vassalli della Chiesa. L’eredità passò quindi ai quattro figli maschi di Galeotto, Carlo I (m. 1429), Andrea detto Malatesta ...
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GALERATI (Gallerati), Caterina
Roberto Staccioli
Nata a Venezia in data ignota, mancano notizie riguardanti la sua infanzia e la sua famiglia, della quale si sa solo che era poverissima. Ancora adolescente [...] Nella stagione di carnevale 1705-06 debuttò a Napoli sulle scene del teatro S. Bartolomeo ne Il più fedel tra i vassalli, di G. Aldovrandini, cantando nella parte di Arsinoe a fianco del celeberrimo castrato N. Grimaldi e l'anno successivo cantò al ...
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Tirolo Stato federale dell’Austria (12.648 km2, con 704.472 ab. nel 2009); capitale Innsbruck. Si estende nella media valle dell’Inn, tra il confine svizzero e quello tedesco (Kufstein), ed è compreso [...] alla volta i domini a S del Brennero furono assoggettati alla sovranità dei due vescovi che li infeudarono a loro vassalli. Tra costoro raggiunsero potenza notevole i conti di T., così chiamati dal castello omonimo, che estesero il loro dominio a ...
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Insieme dei territori conquistati dalle popolazioni mongole in Asia e in Europa orient. a partire dal 13° sec., e retti dall'omonima dinastia e dai suoi rami collaterali fino al 14° secolo.
Le origini
La [...] cinese con la dinastia Yuan.
Le dinastie collaterali
A occidente, infatti, l'I.m. si scindeva in Stati vassalli praticamente indipendenti, tra cui spiccava la dinastia dei mongoli di Persia, gli Ilkhan, il cui tentativo di penetrazione verso ...
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MONARCHIA
Felice BATTAGLIA
Ugo Enrico PAOLI
Plinio FRACCARO
Enrico BESTA
Emilio CROSA
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L'esame delle forme che il governo di uno stato può assumere e dell'eccellenza di una forma rispetto a un'altra [...] e della Chiesa, portò a riconoscere, in Inghilterra, il diritto legislativo e quello di approvare le imposte all'assemblea dei vassalli della corona, da cui più tardi si differenziarono le camere dei lord e dei comuni. Ma anche in Germania il potere ...
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TORINO (A. T., 24-25-26)
Piero LANDINI
Goffredo BENDINELLI
Giulio Carlo ARGAN
Francesco LEMMI
Gino TAMBURINI
Luigi MICHELOTTI
Andrea DELLA CORTE
Piero BAROCELLI
Francesco COGNASSO
Piero PIERI
Capoluogo [...] : un contrasto evidente per quanto riguardava la vita e l'amministrazione cittadina, un accordo stretto per quanto riguardava i vassalli e i comuni rurali formatisi nel contado. Nella lotta contro i conti sabaudi il vescovo aveva ricorso alle forze ...
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GANDINO (A. T., 24-25-26)
Importante centro della provincia di Bergamo (km. 24,5), a 553 m. s. m., nella valle del Romna, la quale sbocca nella Val Seriana. Vi fiorisce l'industria laniera (250 telai, [...] storiche sicure della sua esistenza risalgono agli anni 830 e 909. Fu prima soggetta ai vescovi di Bergamo, poi passò in feudo ai vassalli del vescovo, i Ficeni e gli Adelasi. Tra il 1233 e il 1257 peraltro, si eresse in libero comune, con ben munite ...
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ROBERTO I re di Francia
Georges Bourgin
Figlio di Roberto il Forte e fratello di Eudes, primo re di Francia della dinastia robertiana, era ancora giovanissimo quando suo padre morì. Ricuperò alcuni [...] parte dei suoi fedeli, fuggì in Lorena e il 29 giugno 922 il marchese R. fu eletto re a Reims dai grandi vassalli laici ed ecclesiastici e coronato il giorno seguente da Gautier, arcivescovo di Sens, che aveva già coronato Eudes. La guerra contro ...
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PLEURATO (Πλεύρατος, Pleurātus)
Arnaldo Momigliano
Principe illirico, della tribù degli Ardiei, figlio di Scerdilaida. Seguì fedelmente la politica di stretta collaborazione con Roma, ai danni della [...] come è noto, diede alla sua politica un indirizzo del tutto diverso da quello paterno. P. è uno dei primi tipici vassalli semibarbari che Roma seppe per tradizione costante della sua politica creare ai suoi confini.
Bibl.: Si cfr. le storie generali ...
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ORTENSIO, Quinto (Quintus Hortensius)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Uomo politico romano, nominato dittatore nel 286 a. C., nell'occasione della terza secessione della plebe sul Gianicolo. Domò la rivolta presentando [...] 1864, p. 205 segg.; G. Rotondi, Leges publicae populi Romani, Milano 1912, p. 238 segg.; W. Soltau, Die Gültigkeit der Plebiscite, Berlino 1884; F. E. Vassalli, La plebe romana nella funzione legislativa, in Studi senesi, XXIV (1906), p. 90 segg. ...
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vassallo
s. m. e agg. [dal lat. mediev. vassallus o vasallus, voce di origine celtica]. – 1. Nella società feudale, uomo libero che si assoggettava a un signore promettendogli fedeltà in cambio di protezione. 2. estens. e fig. a. Individuo...