LIONNE, Enrico
Nello Tarchiani
Pseudonimo di Enrico Della Leonessa, pittore, nato a Napoli il 12 luglio 1865, ivi morto il 16 giugno 1921, ma vissuto quasi sempre a Roma. Allievo in patria di Enrico [...] poi al Fracassa, al Don Chisciotte, alla Tribuna mensile, con disegni d'elegante umorismo. Si rivelò pittore col ritratto di Arnaldo Vassallo, ove è già un accenno a quel divisionismo romano, cui, applicando le teorie del Rood, il L. si dedicò e ...
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VINCI, Leonardo
Kurt S. Markstrom
– Luogo e data di nascita sono incerti. Secondo una tradizione settecentesca attestata dapprima Oltralpe, sarebbe nato a Napoli nel 1705 (Gerber, 1792). Secondo la [...] del Regno di Napoli del marchese Carlantonio di Villarosa (Napoli 1840, p. 223), «nacque circa il 1690 in Calabria, vassallo del principe di Strongoli». I registri battesimali della cittadina ionica sono andati distrutti negli incendi appiccati per ...
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Angola
Stato dell’Africa sudoccidentale. Popolato da antenati dei pigmei e khoisan, dal 1° millennio a.C. il territorio dell’od. A. conobbe lo sviluppo di agricoltura e metallurgia del ferro nel contesto [...] centro del territorio: il regno del Congo, che nel 1483 stabilì rapporti coi portoghesi e si cristianizzò; più a S il suo vassallo, Ndongo – dal titolo del cui re, ngola, derivò il nome A. –, Benguela e altri minori. Difficoltà nei rapporti col Congo ...
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Figlio (1332-1391) di Andronico III, gli successe nel 1341. Il consiglio di reggenza fu presto rovesciato da Giovanni VI (o V) Cantacuzeno che, incoronatosi imperatore, diede in moglie al giovane collega [...] aiuti all'Occidente, ma all'appello papale non rispose una crociata e G. fu costretto nel 1363 a dichiararsi vassallo di Murad I. In un tentativo di procurarsi altri alleati, fu trattenuto prigioniero dallo zar bulgaro Giovanni Alessandro Šišman ...
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In genere, chi appartiene a una milizia.
Il miles romano era il soldato a piedi, contrapposto all’eques, soldato a cavallo; nel basso Impero i milites appartenevano a corpi con compiti speciali (milites [...] Sancti Petri i coloni della familia che partecipavano all’organizzazione militare. Nel castrum medievale feudale, il m. era il vassallo che curava il castello e i relativi obblighi: vera e propria aristocrazia minore del contado, divenne autonomo (11 ...
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GATTILUSIO, Niccolò
Enrico Basso
Primo di questo nome. Nato a Genova nella prima metà del XIV secolo dal ramo della famiglia Gattilusio discendente da Luchetto, il G. era fratello minore di Francesco [...] sicuramente ben presto presente alla sua corte dopo l'insediamento di questo nell'isola di Lesbo in qualità di vassallo dell'Impero bizantino. Grazie ai buoni uffici di Francesco, ottenne dall'imperatore Giovanni V Paleologo la signoria della città ...
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Fu eletto da un'assemblea irregolare, sotto l'imposizione di ‛Alī, pascià di Temesvár (Timişoara), per cui non poté mai sottrarsi alla tutela della Porta. Carattere debole, fu dominato dalla moglie, energica [...] indusse a molti atti di crudeltà. Avendo sostenute le aspirazioni degli Ungheresi, si attirò l'ira dell'imperatore Leopoldo, che, mandatogli contro un esercito comandato dal generale Caraffa, lo costrinse a riconoscersi vassallo dell'Austria (1688). ...
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L'uomo medievale
Chiara Frugoni
Il Medioevo
Medioevo è una parola formata da due vocaboli di origine latina e significa "età di mezzo". Per lungo tempo si è pensato che fosse un'età 'buia' compresa [...] del re ‒ gli consegnava, così, tutto sé stesso ‒, pronunciava un giuramento e baciava il re sulla bocca. Da questo momento il vassallo diveniva 'uomo di bocca e di mani' del re, perché non doveva mai tradirlo o insultarlo e si impegnava a combattere ...
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Iniziatore della dinastia di Franconia (n. 990 circa - m. Utrecht 1039). Energico e ambizioso, riuscì (1024) a ottenere la corona di Germania, e acquistò alla propria casa la Baviera, la Svevia e la Carinzia. [...] lotta sostenuta contro Eudes conte di Champagne, il regno di Borgogna. Il re Mieszko di Polonia si era riconosciuto (1030) suo vassallo. Venuto in Italia, era stato incoronato re d'Italia a Milano (1026) e imperatore a Roma (26 marzo 1027); sorta una ...
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vassallaggio
Alessandro Niccoli
In senso proprio questo gallicismo indica l'atto mediante il quale un uomo libero si assoggetta a un altro nel rapporto feudale, promettendogli fedeltà e ricevendone [...] gli giura suo vassallaggio " (in Segre-Marti, Prosa 676). Il vocabolo indicò anche il complesso delle doti del buon vassallo, come risulta fra l'altro dall'uso che ne fecero Rustico di Filippo, Palamidesse Bellindote e Orlanduccio Orafo: v. Monaci ...
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vassallo
s. m. e agg. [dal lat. mediev. vassallus o vasallus, voce di origine celtica]. – 1. Nella società feudale, uomo libero che si assoggettava a un signore promettendogli fedeltà in cambio di protezione. 2. estens. e fig. a. Individuo...