Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ferdinando Ughelli
Adelisa Malena
Nell’Europa confessionale dei secc. 16°-18°, lo studio e l’insegnamento della storia delle Chiese assunsero un’importanza decisiva, in primo luogo come efficaci strumenti [...] eleganza il semplice candore dell’antichità. Di quei vecchi tempi, lettore, perdonerai la barbarie, quando può essere si perseguivano obiettivi analoghi, e non solo in ambito cattolico: basti pensare al corpus del Monasticon Anglicanum, pubblicato ...
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MONTESSORI, Maria
Fulvio De Giorgi
MONTESSORI, Maria. – Nacque a Chiaravalle (Ancona) il 31 agosto 1870, figlia unica di genitori di sentimenti cattolici e liberal-risorgimentali.
Il padre Alessandro [...] Anche se non mancarono le simpatie, soprattutto negli ambiti cattolico-democratici.
Nel 1915 Anna Maccheroni si trasferì a Barcellona Germania nazista).
Nel 1936 il ministro Cesare Maria De Vecchi soppresse anche la Regia Scuola di Metodo. Più tardi ...
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DELLE LANZE (De Lances), Carlo Vittorio Amedeo Ignazio
Pietro Stella
Nacque a Torino il 1º sett. 1712 da Carlo Francesco Agostino, conte di Sale e di Vinovo, figlio naturale di Carlo Emanuele II, e [...] una parte otteneva una certa equiparazione ad altri Stati cattolici nel gioco dell'equilibrio europeo, dall'altra si collettiva di protesta (Torino, 1º apr. 1773) al vecchio vescovo di Saluzzo, Giuseppe Filippo Porporato di Sampeyre, benignista ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Laura Barletta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Quattrocento si apre su uno scenario ancora segnato dalla contrazione demografica [...] eccezionale all’economia, a spostare gli equilibri di forza nel Vecchio Continente; un Paese, la Castiglia, al centro di iniziano a dirigersi per finanziare la politica e le guerre dei Re cattolici, di Carlo V e di Filippo II.
L’Italia
L’Italia ...
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FOSCARINI, Alvise
Roberto Zago
Primogenito di Giacomo di Alvise del ramo dei Carmini (già S. Fosca), esponente di primo piano della politica veneziana nella seconda metà del XVI sec., e di Elena Giustinian, [...] e sottoscrisse scelte improntate al tradizionale moderatismo dei "vecchi". Riconfermato nella carica dal settembre 1584 al marzo della situazione interna della Polonia, i difficili rapporti tra cattolici e protestanti, l'influenza dei gesuiti e il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Pasquale Saraceno
Antonio Magliulo
Pasquale Saraceno è stato un protagonista riservato e pragmatico della politica economica italiana del Novecento. Un civil servant che voleva orientare il mercato, [...] e commerciale presso la facoltà di Scienze politiche della Cattolica di Milano.
Saraceno si divide, ormai da un decennio , tra Roma e Milano, tra l’IRI e l’università. Ai vecchi maestri, Zappa e Menichella, si è aggiunto un nuovo e giovane amico ...
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CATTANEO, Carlo Ambrogio
Gino Benzoni
Nato a Milano il 7 dic. 1645, novizio della Compagnia di Gesù il 1º nov. 1661, all'interno di questa si svolge, per lo più a Milano, il resto della sua esistenza. [...] stati soggetti al soave governo de' re cattolici",animato da un forte patriottismo pel proprio Ilproblema del lassismo nel sec. XVII, Roma 1953, p. 76 n. 10, A. Vecchi, Correnti relig. nel Sei-Settecento veneto, Venezia-Roma 1962, p. 332; P. Stella, ...
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CONTARINI, Pietro
Gino Benzoni
Nacque a Venezia il 27 nov. 1578 da Marco (1541-1613) di Paolo e Comelia di Giorgio Corner.
Senatore d'un certo credito il padre, di casata ricca e politicamente rilevante [...] Il C. non è da confondere con omonimi o di lui più vecchi (ad esempio il Pietro Contarini rettore di Portobuffolè attorno al 1590 e , sfrutta con sagacia il suo disinvolto oscillare tra il re cattolico e il re cristianissimo. Il che non sfugge al C.: ...
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FLAIANO, Ennio
Alessandra Cimmino
Nacque a Pescara il 5 marzo 1910 da Cetteo, commerciante, e da Francesca Di Michele.
Ultimo di sette fratelli, l'infanzia del F. non fu felice: il padre era legato [...] estate. Rientrato a Roma, il F. riprese i contatti con vecchi e nuovi amici, la frequentazione di osterie e caffè e, laica, lontani tanto dalla cultura comunista ortodossa come dai cattolici vicini alla Democrazia cristiana; il F. vi teneva ...
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JACOBINI, Domenico Maria
Mario Casella
Nacque a Roma il 3 sett. 1837 da Giovanni e da Teresa Paini. Per le condizioni di estrema povertà della sua famiglia, trascorse alcuni anni della fanciullezza [...] fra due fuochi ("il Sabaudismo, cioè i vecchi conservatori, ed i democratici cristiani"), si riepilogasse il di sua fondazione…, Roma-Milano 1919, pp. 2 s.; G. De Felice, Cattolici e patrioti, Roma 1922, p. 75; E. Soderini, Il pontificato di Leone ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...