Pseudonimo dello scrittore e uomo di teatro spagnolo Dionisio Villanueva y Ochoa (Cordova 1774 - Madrid 1834); scrisse cantici, favole, "villancicos", ecc. Esercitò notevole influsso sul teatro del suo [...] tempo, traducendo opere di A. F. F. Kotzebue, V. Alfieri, M.-J. Chénier, Voltaire, ecc., e rimaneggiando opere di Tirso de Molina, di Lope de Vega, di Calderón, di Rojas Zorzilla. Tra le sue commedie: La comparsa de repente (1828) e La pupila (1830). ...
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Poeta argentino (n. Buenos Aires 1807 - m. 1875). Prese parte alle guerre contro il Brasile e fu del partito degli unitarî; per questo subì le persecuzioni del Rosas, contro il quale sono diretti molti [...] suoi scritti. Pubblicò le sue opere in tre volumi a Parigi nel 1872; tra esse degno di particolare menzione Santos Vega, poema d'intonazione gauchesca. ...
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Attrice spagnola (Siviglia 1812 - Madrid 1893); cominciò a recitare nei teatri andalusi, esordendo (1833) al Teatro del Principe, succedendo a Concepción Rodríguez; poi (1837-40) con Matilde Díez; in seguito [...] da Juan Lombía al Teatro de la Cruz, dove a fianco di Carlos Latorre fu grande interprete del teatro classico di Calderón e di Lope de Vega, della commedia di costume di L. Fernández de Moratín, del dramma romantico; sposò l'attore Francisco Salas. ...
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Critico letterario spagnolo (Barcellona 1903 - Madrid 1990); dal 1937 negli USA, vi ha insegnato letteratura spagnola nelle univ. del Wis consin e di New York. Scolaro di R. Menéndez Pidal, è autore di [...] (in particolare si ricorda Sentido y forma del Quijote, 1949) e di numerosi altri studî critici su Lope de Vega, Tirso de Molina, Perez Galdós, Unamuno (Estudios de literatura española, 1962). Sono da ricordare anche le raccolte poetiche Por ...
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COLOCASIO, Vincenzo
Nicola Longo
Nacque a Marsala fra la fine del sec. XV e i primi anni del XVI (si può stabilire, sia pure con molta approssimazione, che il termine ante quem per collocare la data [...] C. concepì la trama di un poema epico in esametri latini, il cui protagonista, unico ed incontrastato, era il viceré de Vega.
Si può fondatamente ipotizzare che nella prima metà del 1552 i Quarti belli Punici libri sex, ai quali è affidata la scarsa ...
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Scrittore francese (Caen 1590 circa - Parigi 1657), fratello di F. de Boisrobert; autore di commedie, tragicommedie, racconti (Les contes aux heures perdues, 1643) e di numerose traduzioni. Fu tra i primi [...] e delle imitazioni dal teatro spagnolo (L'esprit folet, 1642, e Les fausses véritez, 1643, da Calderón; L'absent chez soy, 1643, da Lope de Vega) e italiano (Les morts vivants, 1646, da S. degli Oddi; Aymer sans sçavoir qui, 1647, da A. Piccolomini). ...
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Novelliere (Castelnuovo Scrivia 1485 - Agen 1561), la cui fama è legata alle sue Novelle (le tre prime parti furono pubblicate nel 1554, la quarta nel 1573). A ogni novella, incentrata su fatti reali o [...] una dedica a personaggi del tempo. Apprezzate più oltralpe che in Italia, diedero la trama a molti drammi di Lope de Vega e al Romeo e Giulietta di W. Shakespeare.
Vita
Domenicano, condusse vita mondana e cortigiana piuttosto che religiosa. Costante ...
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Attore e capocomico (sec. 16º) di nome Alberto Naselli, che come Zan Ganassa recitava le parti del secondo zanni: in Italia a Mantova nel 1568, a Ferrara nel 1570, poi, con la compagnia da lui diretta, [...] in Francia, a Lione e a Parigi, nel 1571-72, in Spagna dal 1574 al 1584. Ebbe molta fortuna e vasta notorietà: è ricordato da Lope de Vega; sulla sua compagnia si modellarono poi quelle degli attori spagnoli. ...
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Pseudonimo del drammaturgo spagnolo Gabriel Téllez (Madrid 1579 - Soria 1648). Poco si sa della sua vita: fu frate mercedario, studiò ad Alcalá e visse a Guadalajara, a Toledo, a Santo Domingo, in Catalogna, [...] peccato e della dannazione, del libero arbitrio e della grazia. L'opera segna un superamento del teatro di Lope de Vega anche dal punto di vista della religiosità. Infatti, mentre nel gusto immaginoso e popolaresco delle commedie agiografiche di Lope ...
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Drammaturgo spagnolo (Città di Messico 1581 - Madrid 1639), di origine messicana. Iniziò gli studî in Messico e li terminò a Salamanca; esercitò poi l'avvocatura a Siviglia. Nel 1608 tornò in Messico, [...] di Tirso de Molina, pubblicò venti commedie (Comedias, 2 parti, 1628 e 1634) che si distinguono da quelle di Lope de Vega e dei suoi imitatori, che dominavano le scene spagnole, per il tono quasi borghese, per una maggiore sobrietà nell'intreccio e ...
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laserata
s. f. Riproduzione grafica, immagine stampata con tecnologia laser; fascio di luce prodotto mediante tecnologia laser. ◆ Un segno grafico per distinguersi (appare qua e là nei ricami, negli intarsi, nelle laserate) e poi piccoli pezzi...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...