. Genere di piante Dicotiledoni della famiglia Moracee, perenni, erbacee, con fiori monoici su un ricettacolo carnoso, somigliante a quello dei fichi (siconio) ma piano e di forma varia. I fiori maschili [...] un olio volatile, una sostanza estrattiva amara ed una resina: fu usata come vulneraria, soprattutto nelle ferite avvelenate (veleno dei serpenti e da frecce) perché si credeva fosse dotata di proprietà alessifarmache, come lo mostra il nome spagnolo ...
Leggi Tutto
INSETTICIDI (XIX, p. 357)
Giuseppe Tommasi
L'eliminazione degl'insetti è giustificata dalla gravità dei danni che essi arrecano, soprattutto, essendo in prevalenza fitofagi, all'agricoltura. Ma molti [...] la rogna e contro le zecche. L'arsenito tende a sostituire completamente per questi scopi gli altri due composti, perché veleno più attivo ed efficace; esso dà ottimi risultati per lavori su vasta scala nella lotta contro cavallette di varie specie ...
Leggi Tutto
Figlia di Costantino Magno, nata probabilmente intorno al 325, cioè non molto prima della morte di Fausta sua madre. Era minore della sorella Costantina che il padre diede in isposa ad Annibaliano conferendole [...] . Più tardi, andata a Roma (nella primavera del 357) con il fratello Costanzo ed Eusebia, le fu propinato dall'imperatrice un veleno che interruppe la seconda gravidanza provocando l'aborto.
Insidiata in tal modo nel fisico e nel morale E. non poteva ...
Leggi Tutto
Figlio primogenito di Costantino il Grande, nato da una Minervina, probabilmente il 306 o il 307. Fu nominato Cesare il 1° marzo 317 insieme con Costantino II, primo figlio legittimo di Costantino il Grande, [...] e col comando della flotta del padre, tenuto durante la guerra fra Costantino e Licinio. Nel 326 fu ucciso, mediante veleno, a Pola, in circostanze misteriore: il suo nome venne eraso sulle iscrizioni uffigiali.
La maggior parte degli storici antichi ...
Leggi Tutto
Sinapsi
JJohn C. Eccles
John C. Eccles
William D. M. Paton
Fisiologia della sinapsi centrale, di John C. Eccles
Fisiologia della sinapsi periferica, di John C. Eccles
Farmacologia della sinapsi neuromuscolare, [...] solo una notevole attività, ma la mantiene in una larga gamma di specie (v. Paton e Perry, 1951); l'aver estratto un veleno così versatile è un altro contributo alla chimica applicata da parte degli Indios del Sudamerica! Rimane però l'esigenza di un ...
Leggi Tutto
Raimondi, Ezio
Carlo Varotti
Filologo e critico letterario, nato a Lizzano in Belvedere (Bologna) nel 1924 e morto a Bologna nel 2014. Gli interessi machiavelliani del grande studioso – cresciuto alla [...] il saggio introduttivo alla citata edizione delle Opere), saggi sul teatro (si segnala Il segretario a teatro, pp. 173-233, e Il veleno della Mandragola, pp. 253-64) e di argomento politico (Il sasso del politico, pp. 165-72, e Il politico e il ...
Leggi Tutto
Uomo politico e oratore ateniese (384 a. C. - 322 a. C.). Partecipò alla vita pubblica di Atene, dedicandosi alla difesa delle libertà democratiche contro l'espansionismo di Filippo II di Macedonia attraverso [...] a morte. Fuggì nel tempio di Posidone a Calauria dove, per non cadere in mano dei sicarî di Antipatro, si uccise col veleno (ottobre 322 a. C.). Dei 61 discorsi demostenici a noi giunti, 35 sono comuni azioni giudiziarie, di cui alcune di dubbia ...
Leggi Tutto
Poeta inglese, nato a Clifton il 20 luglio 1803. Studente a Oxford, pubblicò ivi le sue prime opere, The Improvisatore (1821), che poi ritirò, e The Bride's Tragedy (1822), in cui si manifesta quel ritorno, [...] per le sue idee politiche. Nel 1848 fallì un primo tentativo di suicidio; ma un secondo gli riuscì, e morì di veleno a Basilea il 24 gennaio 1849.
La sua opera principale, iniziata fin dal 1825, continuamente rimaneggiata e mai rifinita, è il ...
Leggi Tutto
Esploratore italiano nato a Chieti il 23 giugno 1849. Studiò a Napoli scienze naturali e matematica. Ottenne di partecipare alla grande spedizione ai laghi equatoriali africani che la Società geografica [...] di aiuto. Ma, caduti in sospetto di spionaggio, furono tenuti prigionieri e sottoposti a sevizie. ll missionario morì, sembra, di veleno propinatogli il 2 agosto 1879 e poco dopo (5 ottobre) subiva la stessa sorte il C., mentre il Cecchi poté poi ...
Leggi Tutto
MACHAR, Josef Svatoplux
Ettore Lo Gatto
Poeta cèco, nato a Kolín il 29 febbraio 1864, da una famiglia di mugnai; fu impiegato per varî anni a Vienna e dopo la guerra fu, dal 1919 al 1924, ispettore [...] paganesimo ellenico nelle raccolte V záři hellenského slunce (Nello splendore del sole ellenico, 1905), Jed z Judey (Il veleno dalla Giudea, 1906) e Golgatha (1901). Troppa teoria, troppo spirito critico turbano la poesia delle raccolte successive ...
Leggi Tutto
veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...