DONIZETTI, Gaetano
Raoul Meloncelli
Nacque a Bergamo il 29 nov. 1797 da Andrea, portiere del Monte dei pegni, e da Domenica Nava e fu battezzato coi nomi Domenico Gaetano Maria nella chiesa di S. Grata [...] tra il 1837 e il '38, dimostrò come la sua vena non fosse esaurita componendo due opere: Roberto Devereux per il S de Diew di A. F. D'Ennery e Lemoine, Vienna, teatro di porta Carinzia, 19 maggio 1842); Caterina Cornaro, opera seria in un prologo e ...
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CALDARA, Antonio
UU. Kirkendale-W. Kirkendale
Nacque a Venezia nel 1670 o, più probabilmente, nel 1671. Il frontespizio dell'Operaprima (1693) lo definisce "musico di violoncello veneto", mentre nei [...] dati al rilegatore.
Il viaggio del C. verso Vienna lo portò a Salisburgo (per l'onomastico del principe arcivescovo von Harrach, A. Scarlatti, Vivaldi e Haendel. La sua vena creativa era ulteriormente stimolata dalla particolare benevolenza dell' ...
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MARCELLO, Benedetto Giacomo
Marco Bizzarini
Nacque a Venezia il 24 luglio 1686, ultimogenito di Agostino, del ramo alla Maddalena, e di Paolina Cappello S. Lunardo, patrizi veneti (la data del 24 giugno, [...] , pp. 82 s.).
Nel frattempo i sempre più approfonditi studi musicali portarono il M. a scrivere una feroce critica nei confronti di una Raccolta di persona alcuni salmi all'oratorio della Pace. La vena satirica d'un tempo riaffiorò per l'ultima volta ...
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CAMMARANO, Michele
Oreste Ferrari
Nacque a Napoli il 23 febbr. 1835 da Salvatore di Giuseppe, il quale aggiungeva alla sua principale attività di autore drammatico e di librettista di opere liriche [...] toccata di tratti palizziani.
Già allora a si convinta vena naturalista era sottinteso un sentimento di civile partecipazione agli città, ne celebrerà l'evento con quella Carica dei bersaglieri a Porta Pia (1871: Napoli, Museo di Capodimonte) che è il ...
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PACINI, Giovanni
Saverio Lamacchia
PACINI, Giovanni. – Nacque a Catania l’11 febbraio 1796, come attesta l’atto di battesimo custodito nella parrocchia della Madonna dell’Aiuto (Adabbo, 1875, p. IX), [...] aiutò Rossini, che come spesso accadeva era in irreparabile ritardo, a portare a termine Matilde di Shabran per il teatro Apollo, scrivendo tre (a livello tanto macro quanto microformale); una vena melodica felice, capace di dare un’impronta icastica ...
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FERRANDINI, Giovanni Battista
Emanuele Carlo Mongiovì
Nacque a Venezia in data incerta: alcune fonti indicano il 1707, altre il 1710, altre infine il 1715.
Ricevette, in età giovanissirna, i primi insegnamenti [...] e veneziana in particolare, a Monaco, egli rappresenta, insieme con il Porta, l'anello di congiunzione tra A. Steffani, e E. Bernabei, accurata scrittura contrappuntistica unita ad una facile vena melodica ma non dimostra eccessiva sensibilità verso ...
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FIORAVANTI, Vincenzo
Raoul Meloncelli
Nato a Roma il 5 apr. 1799 dal compositore Valentino e da Angiola Aromatari, fu avviato per volere del padre agli studi di medicina., che abbandonò per dedicarsi [...] più alla mediocrità dei libretti che alla sua vena, sempre caratterizzata da una straordinaria freschezza d'ispirazione libr. di G. di Guidignano, teatro Nuovo, estate 1850; Annella di porta Capuana, opera buffa, libr. di E. Bardare ibid., 23 giugno ...
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BASSI, Calisto
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Nacque a Cremona all'inizio del sec. XIX, da Nicola, cantante buffo napoletano. Il B. appartiene alla folta schiera di librettisti di facile vena tanto necessari al teatro d'opera [...] (ivi, 24 giugno 1837) "Il birichino di Parigi (Milano, Teatro alla Scala, 25 giugno 1841) per G. Manusardi, Il Buontempone di Porta Ticinese in Milano, ossia Sabato Domenica e Lunedì per P. Mandacini (ivi, 16 giugno 1841), Rosalia di San Miniato ...
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DE BALESTRINI, Alfonso Fratus
Nicola Balata
Nacque il 15 nov. 1859 a Saliceto di Cadeo (Piacenza) da Luigi e Drusiana Brambilla.
Studiò dapprima pianoforte e armonia con il maestro G. Quaquerino, frequentando [...] celebrativo del centenario dantesco "Onorate l'altissimo poeta", a cura di V. Porta. Musica per marce e cori: Era novella, marcia per banda (1908 tratti tipicamente italiani, quali una fluida vena melodica e un elegante fraseggio, sorretti sempre ...
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BERNARDI, Enrico
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Nacque a Milano l'11 marzo 1838. Giovanissimo riuscì ad entrare al Teatro alla Scala come suonatore di trombone e come copista presso la Casa Ricordi. Dedicatosi contemporaneamente [...] e in questo genere di musica rivelò ben presto una vena di straordinaria facilità, anche di notevole valore.
Fra i 3 genn. 1871; El Marchion di gamb avert (rifacimento da C. Porta di F. Fontana), Milano, Teatro dei Castello, 14 luglio 1875; Patria ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, le vene corrono generalmente in superficie,...