CINO, Giuseppe
Regina Poso
Figlio di Ferrante (e non di Giovanni Leonardo come afferma il Foscarini) e di Laura Conte, nacque a Lecce dove fu battezzato il 15 giugno 1645 (Foscarini). Fu architetto [...] prepotente linguaggio guariniano tradotto in forme autoctone. La vena creativa del C. si attua nella realizzazione del .). Poco aderente alla grafia del C. è la realizzazione di porta Rudie a Lecce (1703);sembrano coerenti con il suo linguaggio, e ...
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SANSEDONI, Ambrogio,
Michele Pellegrini
beato. – Nacque a Siena attorno al 1220 (il 16 aprile di quell’anno stando agli agiografi), figlio del dominus Buonatacca, attivo protagonista del ghibellinismo [...] da quell’ospizio, nell’antica casa paterna, fuori della porta di S. Maurizio sarebbe nato Ambrogio (l’acquisto della marzo 1287, per l’emorragia prodotta dalla rottura di una vena che gli agiografi dicono scoppiatagli in petto a causa del fervore ...
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FRANCESCO di Vannozzo (Vannozii, Vannocci, de Vanotio, de Vannocchio)
Gabriella Milan
Figlio di Vannozzo di Bencivenne, appartenente a una famiglia di mercanti tessili; sarebbe nato, secondo le testimonianze [...] , ma anche numerosi elementi del veneziano, del lombardo, del provenzale, del francese. A questa va aggiunta una vena creativa che porta F. ad alterazioni morfologiche e semantiche, alla creazione di nuovi vocaboli, per rendere più complessa quell ...
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MEMMO di Filippuccio
Michela Becchis
MEMMO di Filippuccio. – Figlio dell’orafo Filippuccio, nacque a Siena in data imprecisata. Anche suo fratello Mino (o Minuccio) fu pittore e pittori furono i suoi [...] una multa in solido con il fratello. Era quindi già maggiorenne e questo porterebbe a porre la sua data di nascita intorno ai primi anni Sessanta del minuziosamente descrittivo associato a una delicata vena psicologica pone tuttavia questo ciclo non ...
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TOSCANELLA, Orazio
Carlo Alberto Girotto
– Nacque attorno al 1520, da Giovanbattista. Il nome della madre non è noto, come non si conosce il luogo di nascita, né quello di origine della famiglia: forse [...] 1566), con i quali Toscanella mostra una forte vena didattica e propone sussidi alla scrittura epistolare da .; L. Bolzoni, Riuso e riscrittura di immagini: dal Palatino al Della Porta, dal Doni a Federico Zuccari, al T., in Scritture di scritture. ...
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MAIONE, Italo
Maria Paola Arena
Nacque a Buenos Aires l'8 giugno 1891 da Arturo, farmacista, e da Clorinda Rocca. Nel 1910 si trasferì a Roma per iscriversi all'Università, dedicandosi agli studi di [...] ), per esempio, il M. esorta a ricercare la grande vena schietta del suo narrare, la sua espressione lirica, che spesso musicale. L'immagine che sorge in noi a contatto con il mondo porta in sé elementi di colore, di suono e di poesia che circolano ...
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SIMONETTA, Carlo
Alessandra Casati
– Figlio di Giovanni Battista e di Maddalena Frigerio, non si conoscono né la data né il luogo della sua nascita.
Sebbene le notizie sui suoi esordi come scultore [...] Carrara per le statue della cappella del Crocifisso di S. Maria alla Porta, recandosi a Genova per scegliere i blocchi e sbozzarli in loco allo innestarono sul retaggio tardomanierista e sulla vivace vena naturalistica, andando a ottenere esiti certo ...
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JACOPO di Lorenzo
E. Bassan
Marmoraro romano attivo nel Lazio fra il 1180 ca. e il secondo decennio del sec. 13°, esponente di rilievo di una delle più importanti botteghe cosmatesche a struttura familiare, [...] 1987, pp. 60, 64-65); nei frammenti di un architrave di porta nel duomo di Segni, datato 1185 ("+ Laurentius cum Iaco / bo filio bottega, all'interno della quale sembra affermarsi la vena espressionistica di Cosma, gli esiti formali di tali inserti ...
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CORDIER (Cordieri), Nicolas, detto il Franciosino
Sylvia Pressouyre
Nacque a Saint-Mihiel, presso Nancy, intorno all'anno 1567. Dai documenti conservati nell'archivio del duca di Lorena (Nancy) risulta [...] ; in quanto alla statua simmetrica della madre, Lesa Deti, il C. la portò a termine solo dopo la morte del papa, nel 1605.
Dopo la morte di i mezzi chiaroscurali, gli atteggiamenti dinamici, la vena realistica. Fu uno degli artisti che più ...
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SPADARO, Odoardo
Giorgio Ruberti
SPADARO, Odoardo. – Nacque a Firenze, in via S. Spirito 31, il 16 gennaio 1893, unico figlio di Gustavo Adolfo e di Mary Marchesini.
I genitori si erano sposati a Firenze [...] avevano perduto dei figli, si discostava dalla vena spensierata e ironica tipica di Spadaro, svelando anzi una lunga tournée americana. Nell’occasione nacque il suo capolavoro, Porta un bacione a Firenze: la canzone sarebbe stata scritta nel 1933 ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, le vene corrono generalmente in superficie,...