CAMPANILE MANCINI, Gaetano
Sisto Sallusti
Nacque a Napoli il 26 giugno 1868 da Achille e da Elena Mancini. Nel 1892 aveva scritto un bozzetto "napolitano" in un atto, dal titolo N'amica e na mugliera! !... [...] rappresenta il conflitto tra il sogno e la realtà con una vena di sottile ironia, pervenendo ad una conclusione ottimistica, tra sorridente ufficio stampa del capo del governo. Dagli stabilimenti di porta Latina della Caesar n. 2 diretta da A. ...
Leggi Tutto
FERRANDINI, Giovanni Battista
Emanuele Carlo Mongiovì
Nacque a Venezia in data incerta: alcune fonti indicano il 1707, altre il 1710, altre infine il 1715.
Ricevette, in età giovanissirna, i primi insegnamenti [...] e veneziana in particolare, a Monaco, egli rappresenta, insieme con il Porta, l'anello di congiunzione tra A. Steffani, e E. Bernabei, accurata scrittura contrappuntistica unita ad una facile vena melodica ma non dimostra eccessiva sensibilità verso ...
Leggi Tutto
COLOMBO, Giacomo
Gennaro Borrelli
Nacque ad Este (Padova) nel 1663 da Giovanbattista.
Fu scultore in marmo, legno policromo e stucco; pittore, disegnatore d'argenterie sacre e di incisioni riproducenti [...] delle sculture in marmo del C. appare temperato dalla vena classicista, come nella opulenta Maddalena del 1695 (già nella Bernini ed il berninianesimo, Napoli 1942, pp. 81-83; A. Della Porta, Cava sacra, Cava dei Tirreni 1955, p. 221; F. Strazzullo, ...
Leggi Tutto
GRANATA, Giovanni
Valentina Ciancio
Nacque il 3 apr. 1875 a Sulmona da Pasquale, tintore, e da Crocifissa Perrotti. Nel 1892 si diplomò alla scuola tecnica governativa di Sulmona. Secondo quanto riferisce [...] dal garbato reclinare della testa che conferisce alla statuetta una vena intimista di singolare effetto. Nel 1920 inviò Amazzone, Società degli amatori e cultori il G. risulta domiciliato a Porta Maggiore.
Oltre a queste rassegne d'arte, nel 1907 ...
Leggi Tutto
FIORAVANTI, Vincenzo
Raoul Meloncelli
Nato a Roma il 5 apr. 1799 dal compositore Valentino e da Angiola Aromatari, fu avviato per volere del padre agli studi di medicina., che abbandonò per dedicarsi [...] più alla mediocrità dei libretti che alla sua vena, sempre caratterizzata da una straordinaria freschezza d'ispirazione libr. di G. di Guidignano, teatro Nuovo, estate 1850; Annella di porta Capuana, opera buffa, libr. di E. Bardare ibid., 23 giugno ...
Leggi Tutto
FACHERIS, Agostino (Agostino da Caversegno, il Caversegno)
Patrizia Di Mambro
Nacque a Caversegno (ora Capersegno) in quel di Presezzo, vicino Bergamo intorno al 1500 da maestro Filippo. A documentato [...] . 112) lo registrano quale abitante della vicinia di Sant'Andrea a Porta Dipinta. Anche se scarne, le notizie sulla vita e sulle opere costanti sono il cromatismo vivace ed estroso e la vena ingenua con cui vengono interpretate le tematiche lottesche, ...
Leggi Tutto
BARBERINI, Gian Battista
Angela Ottino Della Chiesa
Nacque a Laino in Val d'Intelvi nel 1625 circa (Hoffman). La sua opera è di altissimo artigianato, come per molti artisti del lago e delle valli del [...] di grottesche, girali, festoni vegetali e geometrici, che egli porta a raff-????mate, ma sempre corpose realizzazioni, e che saranno teatralità di pose e svolazzar di panni e gesti, alla loro vena più facile e popolare. Per le statue a tutto tondo, ...
Leggi Tutto
MANARA, Baldassarre
Maura Picciau
Sono scarse le notizie biografiche pervenute su questo pittore ceramografo, attivo a Faenza nella prima metà del XVI secolo, figlio maggiore di Giuliano di Baldassarre, [...] , nel quale è detto abitare in contrada S. Tomaso, vicino a porta Imolese; nel medesimo periodo compare in altre scritture con il padre o figurativa ferrarese e bolognese, come attesta l'attenta vena narrativa evidente nelle sue opere. Le prime prove ...
Leggi Tutto
CARLINI, Alberico Clemente
Silvia Meloni Trkulja
Figlio di Giovanni Domenico e di Maria Caterina Sebastiani, nacque e fu battezzato a Vellano (Pescia) il 28 giugno 1703 col nome di Guido Maria; il 29 [...] nel convento della Vergine molti dipinti: la lunetta della porta da sagrestia a chiostro, raffigurante L'indulgenza della della sua posizione lo abbiano forzato a mortificare una vena pittorica migliore di quanto abbia potuto esprimersi in opere ...
Leggi Tutto
BASSI, Calisto
**
Nacque a Cremona all'inizio del sec. XIX, da Nicola, cantante buffo napoletano. Il B. appartiene alla folta schiera di librettisti di facile vena tanto necessari al teatro d'opera [...] (ivi, 24 giugno 1837) "Il birichino di Parigi (Milano, Teatro alla Scala, 25 giugno 1841) per G. Manusardi, Il Buontempone di Porta Ticinese in Milano, ossia Sabato Domenica e Lunedì per P. Mandacini (ivi, 16 giugno 1841), Rosalia di San Miniato ...
Leggi Tutto
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, le vene corrono generalmente in superficie,...