PIESTRINI, Giovanni Domenico
Rita Randolfi
PIESTRINI (Piastrini, Pistrini, Pestrini), Giovanni Domenico. – Nacque a Pistoia il 4 settembre 1680 da Francesco Maria di origine aretina, pittore e suo primo [...] invece che di fianco al santo, manifesta la vena creativa di Piestrini, che accentuò il pathos dell’ Simone il fariseo nonché due pannelli dal soggetto non identificato sopra la porta di ingresso.
Sempre a Monterotondo aveva decorato la chiesa di S ...
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MARCOLA (Marcuola), Marco
Federico Trastulli
Nacque il 31 marzo 1740 a Verona, nella parrocchia di S. Quirico, da Giovanni Battista; e fu senza dubbio il più autorevole membro di una numerosa famiglia [...] la famiglia, la tela con Dionisio Dionisi fonda l'Accademia filarmonica, porta la data del 1782 ed è ancora in situ, ma malridotto controllate seppur non esenti da soluzioni argute.
La vena documentaristica del M. trova invece libero sfogo sulle ...
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MAGGI, Giovanni
Laura Di Calisto
Nato intorno al 1566, probabilmente a Roma, è ricordato da Giovanni Baglione (1642, pp. 393 s.) come "dipintore, et intagliatore all'acqua forte", "virtuoso in diverse [...] materie; et intendente anche d'architettura" con una "vena di Poesia in cose burlesche". Non si conosce nulla della sua formazione immagini delle sette chiese e la cerimonia di apertura della porta santa. Il M. decise di riprodurre a parte le ...
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FERRARI (Ferrario), Francesco Bernardino
Rita Binaghi Picciotto
Nacque il 17 (e fu battezzato il 18) giugno 1744 a Milano, da Dionigi Maria, ingegnere ed architetto collegiato in questa città, e da [...] Vi sono poi, a testimonianza di una ricca vena teorica, soprattutto in campo scientifico, gli scritti a S. Eustorgio (ibid., tomo XVIII, dis. XXVI); due disegni per una porta e un poggiolo per casa Galluzzi (dis. XXVII s.); infine un disegno con una ...
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LANDUCCI, Luca
Stefano Calonaci
Nacque nel 1437, probabilmente a Firenze, da Antonio di Luca e da una non meglio nota Angela.
Il padre del L. possedeva un piccolo patrimonio di beni immobili, ricevuti [...] una bottega di spezieria al canto dei Tornaquinci.
Nel catasto del 1480 la portata dei beni risulta ormai a nome del L. e di Gostanzo. Nel corso natura di uomo discreto, disincantato e con una vena piuttosto marcata di stoico fatalismo, il L. era ...
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FETTI (Felti), Mariano
Giovanna Romei
Nacque a Firenze nel 1460, come si deduce da una sua lettera a Lorenzo de' Medici (poi duca d'Urbino), nipote di papa Leone X, del 9 giugno 1515 in cui si dice [...] ... al mio convento et frati". Ma questa vena malinconica è presto sopraffatta da altri motivi, dall' il Peruzzi fece un S. Bernardo di terracotta; fra Bartolomeo Della Porta due quadri dei Ss. Pietro e Paolo; Mariotto Albertinelli una tavola ...
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LAMBERTI, Anton Maria (più comunemente Antonio)
Manlio Pastore Stocchi
Nacque a Venezia il 13 febbr. 1757 da Giovan Michele. La famiglia, di agiati possidenti e negozianti di boschi e legnami, era originaria [...] poesia dialettale dal Baffo al Buratti e poi, per esempio, al Porta e al Belli, è del tutto assente dalla sua, che si brillato fino all'ultimo e che avevano ispirato la sua facile vena. Deluso e senza risorse, nonostante la fortuna ancora vegeta ...
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PALOMBARA (Savelli Palombara), Massimiliano
Gabriele Mino
PALOMBARA (Savelli Palombara), Massimiliano. – Nacque a Roma il 14 dicembre 1614 da Oddo V marchese di Pietraforte e da Laura Ceuli.
Non si [...] in italiano e latino, evidenziando una vena bucolica così come una singolare capacità Christine de Suède et le cardinal Azzolino, Paris 1899, pp. 129-131; P. Bornia, La Porta Magica di Roma. Studio storico, in Luce e Ombra, 1915, nn. 4-10, pp. 180 ...
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CINO, Giuseppe
Regina Poso
Figlio di Ferrante (e non di Giovanni Leonardo come afferma il Foscarini) e di Laura Conte, nacque a Lecce dove fu battezzato il 15 giugno 1645 (Foscarini). Fu architetto [...] prepotente linguaggio guariniano tradotto in forme autoctone. La vena creativa del C. si attua nella realizzazione del .). Poco aderente alla grafia del C. è la realizzazione di porta Rudie a Lecce (1703);sembrano coerenti con il suo linguaggio, e ...
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FRANCESCO di Vannozzo (Vannozii, Vannocci, de Vanotio, de Vannocchio)
Gabriella Milan
Figlio di Vannozzo di Bencivenne, appartenente a una famiglia di mercanti tessili; sarebbe nato, secondo le testimonianze [...] , ma anche numerosi elementi del veneziano, del lombardo, del provenzale, del francese. A questa va aggiunta una vena creativa che porta F. ad alterazioni morfologiche e semantiche, alla creazione di nuovi vocaboli, per rendere più complessa quell ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, le vene corrono generalmente in superficie,...