Teologo boemo (m. Jindřichův Hradec 1414), prof. di filosofia (1390), poi di teologia (1404) nell'univ. di Praga. Difese le dottrine di Wycliffe, onde fu accusato a Roma e processato; ma ottenne l'assoluzione. [...] Più tardi, per aver difeso la dottrina cattolica contro Jan Hus sul tema della vendita delle indulgenze, fu espulso da Praga (1413). ...
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DONATO di Neri
Paolo Viti
Le notizie su questo cronista senese sono scarse e frammentarie. Nato con molta probabilità a Siena ai primi del secolo XIV, apparteneva a una famiglia di media condizione, [...] abitante nel "terzo" di S. Martino, che si dedicava alla vendita di stoffe di lino, lana e seta; essa faceva quindi parte della corporazione dei "ligrittieri", come si chiamavano a Siena questi venditori. Il Muratori, primo editore della cronaca di D ...
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disintermediare
v. tr. Sottrarre all’attività di intermediazione; con particolare riferimento ai settori economico, finanziario e politico.
• «L’obiettivo è quello di disintermediare il più possibile [...] diretta, significa oltre che evitare il pagamento di una commissione importante alla Ota di turno, non delocalizzare la vendita di un servizio “made in Italy” ‒ perlopiù organizzato e fruito interamente in Italia ‒ ad una realtà che non paga i ...
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offerta pubblica
Sollecitazione rivolta da un’entità finanziaria a una ampia collettività di potenziali destinatari (pubblico) per realizzare, nel rispetto di condizioni di trasparenza e pari opportunità [...] (determinati in funzione della quotazione di borsa) e quantità (lotto minimo) prefissati. L’introito che deriva dalla loro vendita spetta ai soci e non alla società emittente. È una forma di sollecitazione del pubblico agli investimenti finanziari. ...
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eroina
Sostanza oppioide ottenuta per acetilazione della morfina (diacetilmorfina), che si presenta come polvere bianca, inodore, solubile in acqua. L’e. non esiste come farmaco per uso clinico, ma è [...] solamente sostanza da abuso. Si assume per lo più per via endovenosa, e la sua vendita illegale prevede preparazioni in quantità variabili di sostanza attiva (dal 2 al 20%), mescolata a eccipienti più o meno inerti, da cui il pericolo di iperdosaggio ...
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Presso gli antichi Romani, le rendite annuali dello Stato, in denaro o in natura, e in altri periodi, l’insieme dei più essenziali prodotti agricoli ottenuti da un determinato territorio anno per anno. [...] con criteri determinati nell’ambito della stessa; le limitazioni o addirittura i divieti di fabbricazione e vendita di generi voluttuari; l’imposizione di speciali processi produttivi capaci di permettere un risparmio di particolari sostanze ...
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Regolata nell’ordinamento italiano fin dal 1882, anno di emanazione del commercio Codice di commercio, la materia è stata riformata con il d.lgs. n. 114/1998, che ha abrogato la precedente disciplina, [...] la cui apertura non è più necessaria alcuna autorizzazione comunale preventiva (art. 7); e) la parziale liberalizzazione degli orari di vendita (art. 11), prima fissati dalle Regioni in calendari di apertura che stabilivano il tetto massimo di 44 ore ...
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Nel ling. economico e finanziario, differenza tra il valore nominale di un titolo o di una cambiale e la somma effettivamente pagata o ricevuta dall'acquirente o dal venditore; è anche usato come sinonimo [...] di abbuono e di riduzione. Nel linguaggio comune, i d. sono grandi magazzini di vendita al dettaglio, a prezzi fortemente ridotti grazie a un limitato assortimento di prodotti non di marca e al contenimento delle spese di allestimento e di servizio. ...
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Città della Germania, nella Baviera. Antica capitale dell’Alto Palatinato, nel periodo 1269-1329 possesso dei duchi di Baviera, ai quali ritornò nel 1621, prosperò nel commercio sfruttando le vicine miniere [...] di ferro; durante la guerra dei Trent’anni e sino alla fine del 18° sec. si arricchì con la vendita del sale. ...
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MUTUO
Emilio Albertario
. Nel mutuo abbiamo la prima figura storica di obbligazione contrattuale. Non deve illudere la considerazione che altri negozî sembrano più essenziali, anche in una società primitiva, [...] che non il mutuo. Certamente nei rapporti commerciali tra gruppo e gruppo il baratto e la vendita non potevano nell'età primitiva essere assenti: il commercio è fenomeno essenzialmente umano e si riscontra anche nelle fasi più basse dell'umanità. Ma ...
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vendita
véndita s. f. [der. di vendere; cfr. lat. vendĭtus, part. pass. di vendĕre]. – 1. a. L’azione di vendere, il fatto di venire venduto: con il ricavo della v. della fattoria ho comprato una casa in città; dopo la v. dell’azienda, ho...
vendere
véndere v. tr. [lat. vēndĕre, comp. di venum dare «dare in vendita» (così come venire «essere venduto» da venum ire)]. – 1. Trasferire ad altri la proprietà di una cosa, di un bene o di un diritto, contro il corrispettivo di un prezzo...