PANERAI, Giuseppe
Daniela Manetti
PANERAI, Giuseppe. – Nacque a Firenze l’8 settembre 1903, da Guido, figlio di Leon Francesco, e da Guglielmina Fracei.
Il padre rappresentava già la quarta generazione [...] degli orologi indusse i Panerai ad affiancare al punto vendita un laboratorio di riparazioni divenuto poi un grande magazzino di prototipo. L’inadeguatezza finanziaria e della rete di vendita non consentì però di andare oltre. Dopo incertezze e ...
Leggi Tutto
CONTINI BONACOSSI, Alessandro
*
Nacque ad Ancona il 18 marzo 1878 da Camillo Contini e dalla contessa Elena Bermudez Bonacossi. Appena diciannovenne, orfano di padre, si trasferì a Milano, dove incontrò [...] forniti dal Contini. La collezione, in seguito ad un crollo finanziario, fu poi, tra il 1925 e il 1927, a più riprese, venduta in aste tenute a Milano ed a New York. Molti dei pezzi migliori vennero allora riacquistati dal C., e costituirono il primo ...
Leggi Tutto
BISSOLI, Giovanni
Alfredo Cioni
Nacque a Carpi da Nicolò e Margherita Lovrati, intorno al 1475, da una famiglia della ricca borghesia che prese poi il cognome de' Lelli e si estinse alla metà del sec. [...] compensato in ragione di 5 scudi d'oro mensili a spese comuni. L'atto prevedeva poi con minuzia le condizioni di vendita dell'opera prodotta, la divisione degli utili conseguiti, i rimborsi delle spese sostenute da ciascun socio compresi i 25 scudi d ...
Leggi Tutto
CASALI, Gaetano
Roberta Ascarelli
Nacque a Lucca nei primi anni del XVIII secolo. Ebbe una discreta educazione sia artistica sia culturale, che lo distingueva dalla maggior parte degli attori del tempo, [...] l'Anonimo, che girava per le piazze d'Italia con una compagnia di comici, alternando alle rappresentazioni teatrali la vendita dei suoi toccasana; si trattava di "una delle migliori di quelle che in Italia si chiamano "compagnie volanti"" (ibid ...
Leggi Tutto
GIOVANNI di Rigino
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo scultore, che si dichiara originario di Verona e che fu verosimilmente figlio del lapicida Rigino di Enrico. Tuttavia [...] (Varanini) e del 1389 (Simeoni, 1909), pertinenti, l'uno, all'assegnazione della dote matrimoniale a una figlia, l'altro, alla vendita di una casa in S. Pietro Incarnario a Verona.
Di G. sono note due sole opere autografe.
Un'iscrizione incisa ai ...
Leggi Tutto
FACONTI, Dionigi
Cristina Giudice
Nacque a Bergamo da Francesco e da Rosa Giacomini il 9 ott. 1826 (Casassa, 1990). Si iscrisse all'Accademia Carrara di belle arti nel 1838 e iniziò gli studi di pittura [...] bellissima donna con due bimbi, immagina il quadro della Madonna della Seggiola (ibid., n. 63).
Il dipinto fu messo in vendita e se ne persero presto le tracce; solo in occasione della mostra torinese del 1980 fu riconosciuto nei depositi di palazzo ...
Leggi Tutto
Famiglia veneziana. Pur risalendo al sec. 12º ed essendosi già alla fine del 13º divisi nei due rami dei D. "dalle Rose" e dei D. "dalle Trezze", i D. acquistarono importanza politica e ricchezza economica [...] e del patrimonio d'arte Sagredo (1804). Faceva parte di tali eredità un'importante collezione di dipinti, sculture, mobili, miniature, che fu messa in vendita dopo la pubblicazione del catalogo critico a cura di G. Lorenzetti e L. Planiscig (1934). ...
Leggi Tutto
GRAZIADEI, Antonio
Pietro Maurandi
Nacque a Imola il 5 genn. 1873, da Ercole e Giulia Trotti, in una famiglia benestante e di antica nobiltà. A venti anni entrò nel Partito socialista, partecipando [...] ai lavoratori della singola impresa. Poiché l'entità di tali quote dipende dal valore di scambio delle merci vendute e acquistate dalle singole imprese, sono i fenomeni che avvengono sul mercato che determinano il livello effettivo dello sfruttamento ...
Leggi Tutto
FERRAGAMO, Salvatore
Valeria Pinchera
Nacque a Bonito piccolo paese dell’Irpinia a 45 km da Avellino, il 5 giugno 1898, undicesimo di quattordici figli (7 maschi e 7 femmine), da un'umile famiglia [...] italiana (dicembre 1939), consacrandolo come il principale simbolo della produzione italiana di calzature.
Nel 1938 inaugurò due esercizi di vendita, a Londra e a Roma, cui poi si aggiunsero quelli di Milano, Torino, Genova, Lido di Venezia, Napoli ...
Leggi Tutto
BUONINSEGNI (Boninsegni), Tommaso
Ugo Tucci
Nacque da Alessandro a Siena verso il 1531 e gli fu imposto il nome di Claudio. Secondo una notizia dell'Ugurgieri Azzolini, accolta da Quétif-Echard e quindi [...] con Bisanzio, e quindi la discussione finisce col vertere su inesistenti cambi di Costantinopoli), ma i trattati sui cambi e sulla vendita a credito e quelli sullo sconto e sul gioco erano già apparsi in italiano, i primi due nel 1573, gli altri ...
Leggi Tutto
vendita
véndita s. f. [der. di vendere; cfr. lat. vendĭtus, part. pass. di vendĕre]. – 1. a. L’azione di vendere, il fatto di venire venduto: con il ricavo della v. della fattoria ho comprato una casa in città; dopo la v. dell’azienda, ho...
vendere
véndere v. tr. [lat. vēndĕre, comp. di venum dare «dare in vendita» (così come venire «essere venduto» da venum ire)]. – 1. Trasferire ad altri la proprietà di una cosa, di un bene o di un diritto, contro il corrispettivo di un prezzo...