Umanista e poeta (Montepulciano, dal cui nome lat. Mons Politianus deriva il soprannome, 1454 - Firenze 1494). In seguito all'uccisione del padre (1464) si trasferì a Firenze presso parenti; qui prese [...] dello stil novo, ma pure distante da essa per i colori umani della sua leggiadria, e nella descrizione del regno di Venere, dove tutte le cose vivono eternamente nella gioia che concede l'amore. Come principali strumenti per la creazione di un mondo ...
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AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] una violenta e inesorabile malattia, si trasforma in un episodio mitico splendidamente colorito; le elegie amorose In violas a venere mea dono acceptas e In Lalagen, in cui l'ispirazione teneramente sensuale si alleggerisce in una serie di luminose ...
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Letterato, nato a Forlì il 15 febbraio 1926, morto a Bologna il 24 agosto 1997. Ottenuta la libera docenza nel 1969, dopo molti anni di insegnamento universitario, divenne nel 1981 professore ordinario [...] , 1983), sui sensi (Le officine dei sensi, 1985), sul sangue (Il sugo della vita, 1984), sull'erotismo (I balsami di Venere, 1989), sulla cura del corpo (Il governo del corpo, 1995), in una panoramica storica che è insieme un affresco antropologico ...
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BARGAGLI, Girolamo
Nino Borsellino
Nacque a Siena nel 1537 e fu il maggiore dei tre figli di Giulio e Ortensia Ugurgieri. Ebbe una educazione insieme giuridica e letteraria e, giovane, fu ascritto col [...] nella Bibl. comunale di Siena, resta la testimonianza, seppure poeticamente molto debole, di questo stato d'animo: sia che egli invochi Venere perché induca Marte a far cessare le guerre in Toscana e a far godere "l'amata pace", sia che si auguri che ...
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PARRONCHI, Alessandro
Anna Dolfi
Poeta, traduttore e critico d'arte, nato a Firenze il 26 dicembre 1914. Ha insegnato Storia dell'arte nelle università di Urbino e di Firenze ed è tra i rappresentanti [...] il rimorso, il rifiuto per ogni narcisistico amore, ma anche la proiezione verso una vita rinnovata, che, nel passaggio dalla Venere terrestre a quella celeste, accetti di chiudere il passato o di aprirsi all'inconoscibile, mentre su tutto si tende l ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] di pampino - i giovani e le vergini più tenere, - e gemina ne l'anima si stampino - l'imagine di Libero e di Venere.» Ma il poeta avverte, per contro, con amara acuzie, la pena della beltà caduca e il fastidio della deforme squallida vecchiezza: «Un ...
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LUBIN, Antonio
Rita Tolomeo
Nacque in Dalmazia a Traù (Trogir) il 22 ott. 1809 da Renzo (Lovre) e da Domenica Koščina.
Di famiglia modesta - il padre era fabbro -, il L. frequentò le prime classi nel [...] dei dantisti tedeschi. Collegati a tali studi sono gli opuscoli di carattere astronomico: Il cerchio che, secondo Dante, fa parere Venere serotina e mattutina, secondo i due diversi tempi e deduzioni che se ne traggono (Bologna 1892), Dante e gli ...
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Minerva
Emanuele Lelli
La vergine guerriera ispiratrice dei saperi
Originariamente differenti l’una dall’altra, la greca Atena e la romana Minerva hanno in comune il ruolo di protettrici delle arti [...] della propria bellezza. Il troiano Paride, figlio di Priamo, la giudica seconda per bellezza alla dea dell’amore Afrodite (la romana Venere): Atena non lo perdona e aiuta in tutti i modi i Greci nella guerra contro Troia. Il giovane Tiresia la vede ...
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Saffo
Emanuele Lelli
La poetessa dell’amore femminile
Vissuta nell’isola di Lesbo oltre 2.500 anni fa, Saffo fu a capo di un tiaso, una sorta di collegio in cui venivano educate le fanciulle in vista [...] e alla futura vita nella società aristocratica. Saffo, quindi, è in primo luogo sacerdotessa di Afrodite (la romana Venere), dea protettrice delle fanciulle.
In onore della dea vengono svolti riti e cerimonie sacre, a lei sono dedicati canti ...
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FIORENTINO, Salomone
Gabriella Milan
Nacque a Monte San Savino (Arezzo) il 4 marzo 1743 da genitori di religione ebraica. Il padre, Leone, romano d'origine, praticava un redditizio commercio di stoffe, [...] II, pp. 2111-2119; Il Settecento, a cura di G. Savoca, Bari 1974, II, pp. 280-283; M. Mari, Venere celeste e Venere terrestre. L'amore nella letteratura italiana del Settecento, Modena 1988, p. 206; W. Binni, La letteratura del secondo Settecento fra ...
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venere
vènere s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. – 1. Nome di un’antica divinità italica e quindi romana, assimilata alla dea greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei giardini, della fecondità, dell’amore e...
venia
vènia s. f. [dal lat. venia «favore, grazia» (concessa dagli dei), affine a Venus «Venere»]. – Perdono, remissione di colpa o di mancanza (e s’intende di solito leggera): chiedere, domandare, concedere, ottenere venia; degno, meritevole...