LEONICO TOMEO, Niccolò
Emilio Russo
Nacque a Venezia nel febbraio 1456 da una famiglia originaria dell'Epiro e sin dai suoi primi anni visse tra Padova e Venezia. Seguì l'insegnamento di lingua greca [...] a Bembo in Longolio, p. 193; e in una di Budé allo stesso L., in Budé, I, pp. 333-335).
Nel 1523 uscì a Venezia, presso B. e M. Vitali, l'edizione dei Parva naturalia, con traduzione e commento del L., dedicata a R. Pace, divenuto segretario di ...
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Uomo di stato e letterato (Venezia 1388 circa - ivi 1446). Dal 1428 membro del Consiglio dei Dieci; nel 1443 capo di esso e procuratore di S. Marco. Ebbe parte importante nella guerra tra Venezia e i Visconti. [...] L'Umanesimo fu per lui gusto congeniale, non professione. Tradusse dal greco, e scrisse in latino Epistolae. Ma la sua fama è affidata soprattutto alle canzonette di argomento amoroso, le giustiniane o ...
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Letterato padovano (m. forse a Venezia dopo il 1315). Della famiglia dei Favafoschi, appartenne al circolo preumanistico padovano facente capo ad A. Mussato. Appare notaio nell'ufficio del sigillo del [...] nominato in documenti di quella città sino al 1303; da ultimo, in seguito all'espulsione del figlio, risulta rifugiato a Venezia. Dettò un'opera storica in prosa sulle imprese dei Padovani dalla fondazione della loro città fino ai suoi giorni, una in ...
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Umanista e diplomatico veneziano (n. Venezia - m. ivi 1586). Tradusse in italiano le epistole di Cicerone a Marco Bruto (1556) e, nel 1558, stampò a Venezia, dopo averli tradotti, due dialoghi di Platone. [...] Segretario di Alvise Mocenigo, ambasciatore a Roma, dal 1558 al 1560, in tale anno fu nominato segretario del senato. Seguì poi Marcantonio Barbaro nella legazione a Carlo IX (1561), ebbe infine numerosi ...
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Piave, Francesco Maria
Librettista (Murano, Venezia, 1810 - Milano 1876). Iniziata, ma subito abbandonata, la carriera ecclesiastica, studiò a Roma dove si era trasferito con la famiglia. Nel 1838 tornò [...] . Negli stessi anni iniziò la sua carriera di librettista e nel 1848 fu nominato direttore degli spettacoli alla Fenice di Venezia di cui divenne anche poeta ufficiale. Nel 1859 passò con gli stessi incarichi alla Scala di Milano e vi rimase ...
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Figlio di Pierfrancesco (Firenze 1513 - Venezia 1548), del ramo cadetto dei Medici detti i Popolani, e di Maria Soderini; chiamato col diminutivo, perché piccolo e debole (poi, dai nemici, per le sue imprese, [...] . In seguito cercò aiuti altrove, soprattutto in Francia, allora ostile alla città, finché lo raggiunse a Venezia la vendetta del nuovo duca, Cosimo. Atteggiandosi umanisticamente a repubblicano e tirannicida, aveva scritto l'Apologia, limpida ...
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MALIPIERO, Troilo
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 21 nov. 1770, primogenito di Angelo di Troilo ed Emilia Fracassetti, discendente da una famiglia di mercanti d'origine bergamasca aggregata al [...] in L'eredità dell'Ottantanove in Italia, a cura di R. Zorzi, Firenze 1992, pp. 351-370; M. Gottardi, L'Austria a Venezia. Società e istituzioni nella prima dominazione austriaca (1798-1806), Milano 1993, pp. 15-18, 26-29, 165-168; A. Zorzi, La caduta ...
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Poeta (1591-1650), vissuto a Venezia nei primi decennî del Seicento, lasciò liriche e un poema di 10 canti su L'allegro giorno veneto ovvero Lo sposalizio del mare (1625). ...
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Erudito (Cividale del Friuli 1687 - Venezia 1775), domenicano. Vicario generale del suo Ordine (1733-35; 1753-55), autore fra l'altro di un'opera su s. Tommaso (De gestis et scriptis ac doctrina S. Thomae, [...] 1750), inclusa poi nell'edizione leonina delle opere dell'Aquinate ...
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Giurista e letterato (Noale 1722 - Venezia 1807), prof. di diritto naturale e canonico a Treviso e a Bergamo. Scrisse di diritto (Elementi di giurisprudenza civile secondo le leggi romane e venete, 1787), [...] satire latine e poesie italiane, tra cui, celebrate, le stanze L'imeneo delle piante e dei fiori (1776) ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...