(Δοῦρις, Duris).- Nome di un ceramista attico dello stile severo fiorito tra la fine del sec. VI e i primi due decennî del sec. V a. C. Il nome indica una probabile origine samia; esso ricorre seguito [...] come pittore, su trentaquattro vasi, in maggioranza tazze; su altri cinque vasi, che sono lekythoi, il nome è senza voce verbale. In un cantaro del museo di Bruxelles invece D. si firma anche come fabbricante (ἐποίησιν); ma se da questo vaso appare ...
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Categoria morfologica della lingua latina, di natura nominale e caratterizzata dal suffisso -nd-. Sembra derivato dal gerundivo. Può sostituire l’infinito per tutti i rapporti sintattici che non siano [...] segnati dal caso nominativo e la sua costruzione è del tipo verbale. La forma ablativale, in sostituzione dell’infinito e del participio presente predicativo, si mantiene nelle lingue romanze (it. cantando, fr. chantant; dopo preposizione subentra l’ ...
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Vescovo ariano (secc. 4º-5º) del quale è difficile ricostruire la vita e l'opera. Un M. ariano, giunto probabilmente in Africa con un contingente di Goti, ebbe a Ippona verso il 427-428 una disputa trinitaria [...] il cui processo verbale ci è conservato tra le opere di Agostino (Collatio cum Maximino arianorum episcopo) e i cui argomenti sono poi da Agostino stesso ripresi nel Contra Maximinum haereticum e poi nel sermo CXL: testimonianze queste confermate da ...
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TALMŪD (ebr. Talmūd, propriamente "studio", "insegnamento", "dottrina")
Umberto Cassuto
Nome di due vaste opere (il Talmūd babilonese e il Talmūd palestinese) rappresentanti ciascuna il corpus della [...] grado anche in quello palestinese, la materia giuridica è presentata in forma discussiva, come in un particolareggiato processo verbale dei dibattiti che si tenevano nelle accademie amoraiche. La discussione è solo in minor parte anonima; per la ...
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L’espressione concordanza dei tempi (che corrisponde in parte alla consecutio temporum della grammatica latina) designa il rapporto tra il tempo del verbo della frase principale (o reggente) e quello del [...] italiano, come si è detto, la concordanza tra il tempo verbale della subordinata e quello della principale non ha il rigore quando, oltre alla relazione cronologica relativa con il tempo verbale della reggente (relazione, come visto in § 1, alla ...
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slacciarsi
Bruno Basile
Solo in If XII 22 Qual è quel toro che si slaccia in quella / c'ha ricevuto già 'i colpo mortale, / che gir non sa, ma qua e là saltella, / vid'io lo Minotauro, dove la forma [...] verbale trova nel Boccaccio un puntuale chiosatore: " cioè sviluppa e scioglie da' legami postigli da coloro che uccidere il vogliono, o che ferito l'hanno ".
La voce, che conosce anche lectiones faciliores non trascurabili (si lancia, si slancia; ...
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Poeta francese (Tarbes 1854 - Combs-la-Ville, Senna e Marna, 1919); esordì come parnassiano con Le jardin des rêves (1880), per approdare poi al simbolismo (Vitraux, 1891). La passione polemica lo spinse [...] verso il giornalismo: si dichiarò anarchico e ostentò una grande violenza verbale, sia in poesia (Au pays du mufle, 1891) sia in prosa (Imbéciles et gredins, 1900). ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] (Corrado Alvaro, Settacinque racconti, cit. in Serianni 1989: 462)
L’altro grande insieme di fenomeni in cui si manifesta l’accordo verbale è dato dal caso in cui il verbo è composto da una forma participiale e/o da un complemento predicativo. Benché ...
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I verbi fraseologici sono verbi (come mettersi, stare, andare, cominciare, continuare, finire) che, combinati con un altro verbo di modo non finito (il verbo lessicale o nucleare) con l’interposizione [...] fase che segue subito dopo la realizzazione dell’evento è assente in italiano (e non va confusa con un’altra perifrasi verbale, di carattere modale: venire da + infinito, indicante l’impulso a compiere una certa azione: mi viene da piangere, ma anche ...
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I verba dicendi (espressione grammaticale latina che significa alla lettera «verbi del [o di] dire», analoga ad altre come verba iubendi «verbi del comandare») sono ➔ verbi che indicano azioni o processi [...] legati all’attività verbale, come chiacchierare, dire o parlare.
Poiché la lingua è il principale e più articolato mezzo di comunicazione di cui gli esseri umani dispongano, i modi in cui sono lessicalizzate le sfumature della produzione di messaggi ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...