vigere
Bruno Basile
Latinismo presente solo in Pd XXXI 79, nell'invocazione di D. a Beatrice: O donna in cui la mia speranza vige, / e che soffristi per la mia salute / in inferno lasciar le tue vestige.
Nel [...] invocatione che li desogli l'anima dal corpo açò che romagna con lei in contempiatione " (Lana), la forma verbale è equivalente a un " vigorosa vive " (Tommaseo), riferito alla speranza, come notano antichi esegeti, parafrasando il passo come ...
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Fantasia e immaginazione
Luciano Mecacci
La psicologia cognitiva e le neuroscienze contemporanee hanno introdotto una significativa differenziazione tra due processi mentali, denominati in inglese imagery [...] grammaticali e sintattiche per formare parole e frasi, e si sviluppa in modo sequenziale nel tempo, mentre il codice non verbale è formato da unità cosiddette olistiche (per es., l'immagine di un albero è formata da componenti, tronco, rami, foglie ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Teorie del linguaggio e del segno
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’interesse per il linguaggio e per i segni non verbali [...] espressione generica che indica un segno divinatorio di qualunque tipo, incluso il responso oracolare, che è normalmente un testo verbale.
Tale segno divinatorio (che è lo strumento attraverso cui si ottiene la conoscenza del futuro, o di un passato ...
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Pensatore greco (sec. 6º-5º a. C.), massimo rappresentante della scuola eleatica. Il nome di P. è legato alla teoria dell'essere unico, immobile e indivisibile, quale venne più tardi accreditata dalla [...] ἐόν). S'intende, d'altra parte, che l'«ente», di cui così P. scopre la natura in base a un'analisi della natura logico-verbale del pensiero, non è per lui un «essere» ideale o logico, che perciò si distingue dall'«essere» reale, ma è anzi, in virtù ...
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Emozioni e retorica in vendita: il linguaggio pubblicitario
Fabio Rossi
I messaggi della pubblicità
Sulla pubblicità si è scritto moltissimo, almeno a partire dagli anni Cinquanta. Il testo dei messaggi [...] analizzabilità hanno contribuito soprattutto la loro brevità, l’elevata frequenza di figure retoriche e l’integrazione di codici diversi: verbale e iconico, oltre all’acustico, nel caso della televisione e dei nuovi media. La brevità e la concisione ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] , che la polisemia è una condizione abbastanza normale del lessico, ne consegue che è sempre possibile che una voce verbale attivi più scenari e dunque che abbia bisogno, per rappresentarli nelle frasi, di schemi diversificati. Si hanno allora verbi ...
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neoespressivo
(neo-espressivo), agg. Capace di dare vita a nuove forme di espressione.
• Alcune opinioni diffuse nei riguardi dell’italiano: è una lingua in via di colonizzazione da parte dell’inglese; [...] rovinata, soprattutto dagli sms: la gente non sa più parlarlo e scriverlo; è una lingua che sta perdendo il modo verbale congiuntivo; è una lingua che sta diventando «di plastica» (espressione che viene compresa senza bisogno di altre spiegazioni e ...
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Letteratura
Particolare forma di commedia basata sulla rappresentazione realistica e buffonesca della vita, sviluppatasi come genere teatrale e letterario, in versi e in prosa, presso gli antichi Greci [...] -giocosa, che ha il massimo rappresentante in Cecco Angiolieri.
Teatro
Nel teatro, spettacolo nel quale si rinuncia all’espressione verbale e si affida al gesto e alla mimica la rappresentazione di stati d’animo, sentimenti, azioni.
Nei sec. 15 ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] ) che di vera e propria ''pubblicità''. Originariamente, una forma prevalente di questo tipo di divulgazione fu quella verbale (banditori, araldi), gradualmente associata e poi sostituita da pitture murali e da insegne, e dalla pubblica affissione ...
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La parola complemento ha assunto nella storia della linguistica e della grammaticografia occidentale molti e diversi significati. Nella tradizione scolastica italiana, tuttavia, essa ha un ambito d’uso [...] prima i complementi del verbo (ibid.: 97-108), vale a dire tutti quegli elementi che fanno parte del sintagma verbale e che nel modello valenziale sono considerati ➔ argomenti e costituiscono, assieme al verbo, la frase minima o nucleare (➔ frasi ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...