Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] al verbo, in senso scalare, dal più al meno (Formentin 2007: 27).
Nei testi antichi, del resto, l’enclisi alla voce verbale può ricorrere anche al di fuori delle condizioni previste dalla legge di Tobler-Mussafia (si parla allora di enclisi libera ...
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poetica
Rosario Assunto
Si dice p. di un autore l'idea di ciò che, a suo parere, ‛ deve ' essere l'arte da lui praticata: una teorizzazione, cioè, che da quella conoscitivo-descrittiva dell'estetica [...] rima aspr'e sottile (Cv IV Le dolci rime 10-14). E per l'insufficienza dei propri mezzi, per la povertà della materia verbale e della propria capacità di modellarla, D. ricorre alla p. dell'ispirazione, invoca le Muse, o Dio stesso: Ma qui la morta ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] Si noti, tuttavia, che nei due esempi citati i participi fungono più da predicativi dell’oggetto (attributi) che da forme verbali.
L’unione di esse «essere» col participio passato si trova già in latino, sia nella coniugazione passiva sia in quella ...
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GUASTO
Dal verbo guastare sono derivati in italiano due guasto, tra loro ➔omonimi.
• Il sostantivo guasto ‘danno’, è derivato da guastare senza suffisso (come appello da appellare o manovra da manovrare)
I [...] pensarono che l’incidente avrebbe guastato per sempre le relazioni con Pechino («La Repubblica»).
Storia
Il valore propriamente verbale era vivo nella lingua dei secoli scorsi
[…] perché volendosi ottenere un testo migliore di sovente s’è guasto ...
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Diritto
E. giudiziale Mezzo di prova disciplinato dagli art. 218 e 219 c.p.p., con cui si accerta se un fatto sia o possa essere avvenuto in un determinato modo. Consiste nella osservazione sperimentale [...] cinematografiche, fotografiche e simili, al fine di valorizzare la natura dinamica dell’atto; provvede inoltre alla redazione di un relativo verbale. Per l’e. giudiziale di una persona, una cosa o un luogo il cui stato è soggetto a modificazione non ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] cileni J.L. Martínez (n. 1942), H. Navarro (n. 1942), D. Maqueira (n. 1951) e T. Calderón (n. 1955). La libertà verbale e il rapporto ludico con la parola creativa si traducono, non di rado, in una contaminazione con i modi della lingua colloquiale ...
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Poeta svedese, nato a Stehag il 14 ottobre 1880, morto nel 1930. Studiò a Lund e viaggiò a lungo in varî paesi d'Europa, anche in Italia. Appartenne in origine alla cosiddetta "Scuola della Scania", con [...] , 1902); Elegier (1903); In Candidum (1905); Dithyramber i Aftonglans (Ditirambi nello splendore pomeridiano, 1906) - dove, in una melodia verbale lenta e un poco monocorde ma di grande purità, s'esprime un sentimento della natura profondo e sognante ...
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WÖLFFLIN, Heinrich
Hans Tietze
Storico dell'arte, nato il 21 giugno 1864 a Winterthur: vive a Zurigo. Studiò a Monaco e a Basilea dove subì gl'influssi decisivi di Heinrich Brunn e Jakob Burkhardt. [...] . Il metodo del W. parte da una pura analisi formale che egli, sostenuto da un'eccezionale virtù di espressione verbale, ha cercato di condensare in un sistema di categorie concettuali; le sue attitudini dialettiche gli hanno dato modo di istituire ...
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GAUSSEN, François-Samuel-Robert-Louis
Joseph Engert
Teologo protestante, nato a Ginevra il 25 agosto 1790, morto a Les Grottes, presso Ginevra, il 18 giugno 1863. Pastore a Satigny dal 1816, per l'impressione [...] perdette perciò la sua carica; tuttavia nel 1834 fu nominato professore di quella scuola. Nella sua Théopneustie (1840), come in Le canon des Saintes Écritures (voll. 2, Losanna 1860), sostenne la dottrina dell'ispirazione verbale della S. Scrittura. ...
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Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] scritta, e a cagion d'essa, s'instaura quel tipo di discorso in cui il λόγος non è più semplicemente l'espressione verbale, ma ha assunto il valore di razionalità dimostrativa, e su questo piano si oppone, per la forma come per la sostanza, all ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...