L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] (Corrado Alvaro, Settacinque racconti, cit. in Serianni 1989: 462)
L’altro grande insieme di fenomeni in cui si manifesta l’accordo verbale è dato dal caso in cui il verbo è composto da una forma participiale e/o da un complemento predicativo. Benché ...
Leggi Tutto
I verbi fraseologici sono verbi (come mettersi, stare, andare, cominciare, continuare, finire) che, combinati con un altro verbo di modo non finito (il verbo lessicale o nucleare) con l’interposizione [...] fase che segue subito dopo la realizzazione dell’evento è assente in italiano (e non va confusa con un’altra perifrasi verbale, di carattere modale: venire da + infinito, indicante l’impulso a compiere una certa azione: mi viene da piangere, ma anche ...
Leggi Tutto
I verba dicendi (espressione grammaticale latina che significa alla lettera «verbi del [o di] dire», analoga ad altre come verba iubendi «verbi del comandare») sono ➔ verbi che indicano azioni o processi [...] legati all’attività verbale, come chiacchierare, dire o parlare.
Poiché la lingua è il principale e più articolato mezzo di comunicazione di cui gli esseri umani dispongano, i modi in cui sono lessicalizzate le sfumature della produzione di messaggi ...
Leggi Tutto
Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] , aggiunta alla radice del verbo, e la vocale tematica (-a per la prima coniugazione,-e per le rimanenti; ➔ coniugazione verbale). Il participio passato regolare si forma con l’aggiunta della desinenza -to alla radice del verbo con la vocale tematica ...
Leggi Tutto
Nella linguistica strutturale, elemento che, nella costruzione di una frase, ha una «distribuzione» (ossia una posizione nel contesto) diversa da quella della costruzione nel suo insieme; sono tali l’attributo [...] o l’opposizione in un sintagma nominale, gli avverbi modali e alcuni complementi nel sintagma verbale ecc. ...
Leggi Tutto
FLESSIONE
La flessione è il processo di mutamento morfologico che subiscono le parole variabili per esprimere i diversi valori e rapporti grammaticali. La flessione si ottiene con l’aggiunta della ➔desinenza [...] alla ➔radice della parola, e può essere di due tipi.
• La flessione verbale, chiamata anche coniugazione, distingue il modo, il tempo e la persona dei verbi
ved-iamo, parl-ò, us-avamo, fin-isse
• La flessione nominale riguarda articoli, ...
Leggi Tutto
Forma nominale del verbo, così chiamata dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo numero, genere e caso, e dall’altro della categoria [...] e può inoltre averne la reggenza, transitiva e intransitiva. Nelle lingue indoeuropee storiche questo duplice valore, nominale e verbale, si presenta vivo e funzionale, mentre in italiano, e in generale nelle lingue neolatine, non è restato che ...
Leggi Tutto
La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] , un’importante articolazione a livello testuale è data dai ruoli dell’imperfetto e del passato remoto: si tratta di due tempi verbali che si trovano non solo in italiano, ma anche in altre lingue romanze (come il francese), mentre, ad es., non si ...
Leggi Tutto
In italiano le parole appartenenti ad alcune ➔ parti del discorso sono soggette a flessione; presentano cioè diverse terminazioni a seconda del ➔ numero, del ➔ genere, o (come particolarmente i verbi) [...] tra il singolare e il plurale: l’uovo → le uova, il braccio → le braccia;
(c) modificazioni nei temi verbali (➔ suppletivismo): ho, abbiamo, vado, andiamo;
(d) irregolarità nei participi passati: nato, mosso, spento e numerosissime altre ancora che ...
Leggi Tutto
I notai rivestono un ruolo centrale nelle fasi iniziali della storia linguistica dell’italiano. Alla loro penna si devono infatti molti dei primi documenti in volgare, a partire dal Placito capuano del [...] 960, verbale notarile di natura processuale in latino, come di consueto all’epoca, ma con una formula testimoniale che costituisce la più antica attestazione di volgare italiano (prescindendo dall’Indovinello veronese e dall’iscrizione della ...
Leggi Tutto
verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...