Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] ]
b. tutti hanno contribuito a organizzare lo spettacolo [completiva obliqua]
Le completive oblique hanno nella maggioranza dei casi reggenza verbale, ma possono dipendere anche da un nome, da un aggettivo o da un avverbio:
(15) il piacere di averti ...
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La nozione di struttura tematica fa capo a un indirizzo di analisi linguistica (chiamata in inglese Functional sentence perspective «prospettiva funzionale della frase») secondo il quale una frase non [...] (o eventive: cfr., ad es., Wandruszka 1982; Venier 2002), cioè quelle con un verbo zerovalente (piove) o con le espressioni verbali c’è/ci sono, esiste/esistono (➔ argomenti; ➔ verbi; ➔ sintassi). A queste si aggiungono le frasi impersonali (7) e le ...
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Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] e gallurese proviene da illu;
(e) la conservazione di -s nominale del latino e delle uscite consonantiche nella flessione verbale (sos ca[ɖː]os «i cavalli», cantas «canti», cantat «(egli) canta»), consonanti finali non conservate in sassarese e ...
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Il linguaggio della cortesia è l’insieme delle strategie, norme e convenzioni verbali adottate da una comunità per contenere la conflittualità e favorire l’armonia nell’interazione comunicativa. In quanto [...] , che hanno richiamato l’attenzione sul fatto che in tutte le società e le epoche sono presenti espressioni e formule verbali che tendono a minimizzare i rischi dell’interazione comunicativa e a mantenere l’equilibrio e l’ordine sociale. In questo ...
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Un nome collettivo è un nome (➔ nomi) che al singolare denota un insieme di entità o individui, rappresenta cioè un’idea di collettività (folla, gente, famiglia, squadra, sciame). A differenza dei nomi [...] . In (7) c., l’aggettivo rozza fa parte dello stesso sintagma del nome collettivo, mentre il pronome fa parte del sintagma verbale (il verbo è omesso).
Infine (è la condizione f), alcuni nomi collettivi sembrano occorrere più spesso con il verbo o il ...
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Il trapassato prossimo (chiamato anche, più raramente, piuccheperfetto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, il cui principale significato consiste nell’indicare un evento compiuto prima di un [...] malato, ti avevo avvisato che non venivo
In certi contesti si può stabilire un rapporto di simultaneità tra altri tempi verbali al passato, come l’imperfetto e il trapassato prossimo. Per ottenere tale effetto è necessario che il momento dell’evento ...
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Si dicono prefissoidi una serie di morfemi con significato lessicale che non possono occorrere da soli (tecnicamente, morfemi lessicali legati; ➔ morfologia), perlopiù di origine greca o latina, del tipo [...] : autodenunciarsi → autodenuncia (in questo caso, se il composto nominale ha data di attestazione anteriore, la formazione verbale può essere considerata il risultato di un processo di retroformazione; ➔ retroformazioni). L’omonimo auto2- deriva dall ...
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In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] (Berruto 19984: 69)
Come accennato, in molti casi l’accettabilità della subordinata nella lingua standard dipende dal modo verbale: l’indicativo fa rientrare la frase introdotta dal che polivalente in un registro più colloquiale (8) rispetto alla ...
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Avverbi di maniera (detti anche di modo o qualificativi) è la denominazione tradizionale di una vasta categoria di ➔ avverbi che esprimono il modo o la maniera in cui ha luogo l’evento indicato dal predicato, [...] !, perfettamente! certamente!;
(d) combinarsi con un costituente di frase, e in particolare:
(i) con un sintagma verbale, formando avverbi di predicato (per es., risponde brillantemente), avverbi argomentali (per es., si è comportato signorilmente ...
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In senso stretto, e nell’uso comune, il sostantivo, cioè il vocabolo che serve a designare una singola persona, un singolo animale, una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose.
Antropologia
Per [...] o coniugazione): non solo quindi il sostantivo, ma anche l’aggettivo e, talvolta, le forme nominali del verbo (n. verbale).
In senso ristretto, e nell’uso comune, il sostantivo. Secondo la grammatica si distinguono i n. nelle due grandi classi ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...