Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] conservazione di -s (desinenza latina) come morfema di plurale e come desinenza di seconda persona sing. e pl. nelle forme verbali: per es. [floːrs] < flōres, [ˈcazis] < casas, [muːrs] < mūros, [ˈcantis] < cantas, [canˈtajs] < cantatis ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] dai tre precedentemente indicati, è invece quello che segnala un’ellissi: di solito l’elemento ellittico è un predicato verbale che viene espresso una sola volta, all’inizio, perché condiviso da due sintagmi frasali tra loro coordinati o giustapposti ...
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Il bisticcio è la figura formata dall’accostamento (immediato o a breve distanza, nello stesso verso o nello stesso periodo) di due o più parole fortemente rassomiglianti dal punto di vista fonico.
Bisticcio [...] categoria del punticcio (dall’inglese pun), compresa nel perimetro dell’asticcio o coincidente con esso.
Come forma di folklore verbale il bisticcio interviene soprattutto nei proverbi:
(1) chi dice donna dice danno
(2) chi non risica non rosica
(3 ...
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Con modo di dire o, più tecnicamente, locuzione o espressione idiomatica si indica generalmente un’espressione convenzionale, caratterizzata dall’abbinamento di un significante fisso (poco o niente affatto [...] il sacco), nominale (patata bollente), aggettivale (all’acqua di rose), e avverbiale (alla bell’e meglio).
Nella classe verbale, le strutture più frequenti sono verbo + nome (oggetto) e verbo + avverbio:
(31) battere la fiacca, capire l’antifona ...
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Un paradigma è l’insieme delle forme di una parola (tecnicamente, un lessema). Sono esempi di paradigma le forme che prende un verbo nella coniugazione, un pronome, un aggettivo e un nome nella declinazione.
I [...] . L’esempio più ovvio per quanto riguarda l’italiano è la distinzione dei verbi in tre coniugazioni (➔ coniugazione verbale), distinte secondo le terminazioni dell’infinito (-are, -ere, -ire). Il paradigma della flessione del presente indicativo dei ...
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Per parole generali si intende un gruppo eterogeneo di parole dal significato generico, che può però essere determinato quando queste si riferiscano o a un referente implicitamente noto, o a un referente [...] ’uno:
(9) ti hanno detto che per la tua salute sarebbe meglio lasciare il lavoro? Fallo!
Benché sia il sintagma verbale nel suo insieme ad acquistare un valore anaforico, nell’es. (9) l’elemento anaforico propriamente detto è costituito dal clitico ...
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Botanica
Pianta perenne legnosa, con fusto diritto, colonnare, che solo a qualche metro d’altezza porta rami o un ciuffo di grandi foglie. Il fusto dell’a. è chiamato tronco; mentre la chioma è l’insieme [...] indicata con il simbolo F (frase), si dipartono due rami terminanti con i simboli SN (sintagma nominale) e SV (sintagma verbale), che rappresentano i costituenti immediati della frase; da SN e SV si irradiano altri rami (N nome, V verbo, Art articolo ...
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Teoria linguistica che concepisce la grammatica (grammatica generativa) come un insieme finito di regole in grado di generare tutte le infinite frasi di una lingua che abbiano carattere di grammaticalità.
Prime [...] X→Y, che va interpretata ‘si riscriva X come Y’; i simboli più comuni sono: F=frase, SN=sintagma nominale, SV=sintagma verbale, Art=articolo, N=nome, V=verbo. Come esempio di grammatica a struttura sintagmatica si consideri: F→SN+SV; SN→Art+N; SV ...
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I testi espositivi sono un tipo di testo (➔ testo, tipi di) la cui funzione principale consiste nel trasmettere un sapere. Per questa funzione, essi vengono anche chiamati testi informativi (Combettes [...] che al destinatario del testo), a quelli di seconda persona singolare e plurale, e ai riferimenti contenuti nella morfologia verbale:
(11) Farebbero a rigore parte dell’onomastica anche i marchionimi, cioè i nomi di prodotti commerciali, e i nomi ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] il settore dove le forme italiane contrastano con le varianti toscane scelte da Bembo. Trissino prima dà la forma verbale cortigiana, poi fa seguire quella toscana: il condizionale italiano in -ia nei tipi saria, haveria, che si ritrova nei siciliani ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...