La paratassi è una connessione ordinata di frasi in un’entità superiore, in cui le frasi interessate hanno diverso valore informativo (➔ tematica, struttura) e sono collegate tra loro da nessi semantici. [...] è importante (Antonio Tabucchi, Tristano muore, Milano 2004, p. 90)
La sequenza delle unità predicative, indipendentemente dal fatto che alcune non siano verbali (come in 34 e 39) e dal loro numero (come in 34, 36 e 41), ha ordine fisso, pena il non ...
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I cosiddetti corpora (sing. corpus) linguistici sono collezioni, per lo più di grandi dimensioni, di testi orali o scritti prodotti in contesti comunicativi reali (per es., registrazioni di discorsi o [...] forme di bamboccione in tutti i testi precedenti al 2007»; oppure: «trova tutti i nomi immediatamente seguiti dal lemma verbale remare solo nei testi di argomento sportivo»).
Gli strumenti di consultazione rispondono di solito all’interrogazione con ...
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I verbi riflessivi sono verbi pronominali (➔ pronominali, verbi) a cui è saldato un pronome riflessivo enclitico (➔ riflessivi, pronomi), il quale ha molteplici funzioni: da quella riflessiva in senso [...]
Con i verbi sbagliare, dimenticare, ricordare, la forma riflessiva sembra sottolineare l’assenza di controllo del soggetto sul processo verbale, come in (19) e (20):
(19) Mario ha sbagliato di proposito → Mario si è sbagliato (*di proposito)
(20 ...
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I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] discorsivo, usato come riempitivo dalla parte del parlante (tab. 1, I) caratterizza una persona, tanto che si può parlare di tic verbale: c’è chi ripete in continuazione appunto, o diciamo, o insomma, o altro (per es., non so in 8), senza neppure ...
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Sono espressioni cataforiche in senso stretto quelle espressioni che possono essere interpretate solo attraverso il rinvio a uno specifico elemento presente nel co-testo successivo (➔ contesto), detto [...] si sedevano davanti a lui per l’esame («Corriere della sera» 24 gennaio 2009)
I pronomi e la morfologia verbale di prima e seconda persona hanno di solito un’interpretazione deittica, cioè collegata alla situazione concreta dell’enunciazione. Quando ...
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La categoria dei nomi di massa, presente in molte lingue del mondo, è costituita da ➔ nomi che presentano diverse proprietà, in particolare:
(a) indicano tipicamente sostanze o materie anziché individui;
(b) [...] verbo, e di conseguenza il grado di indeterminatezza dell’enunciato, possono essere modificati anche dal variare del modo verbale (13). Naturalmente, se un lessema di massa ha un’interpretazione numerabile può essere preceduto senza difficoltà da un ...
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La reggenza è il fenomeno per cui la presenza di una determinata parola in un sintagma (➔ sintagma, tipi di) impone ad altre parole di quel sintagma di prendere una forma determinata: un modo del verbo, [...] a favore di un’unica forma o serie di forme. Ad es., l’alternanza fra indicativo e congiuntivo per le forme verbali dipendenti può essere ridotta alla sola forma dell’indicativo, per cui qualsiasi verbo o congiunzione regge l’indicativo:
(28) bisogna ...
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Il termine itangliano è stato coniato, sulla scia dell’antecedente franglais (lo spanglish era di là da venire), per indicare un italiano fortemente influenzato dall’inglese e, soprattutto, caratterizzato [...] e resa, semplificata, con una sola giustapposizione. Non è immune dal fenomeno la morfosintassi (cfr. Degano 2005): può essere intaccato l’aspetto verbale, come accade con il tipo è che non l’ho lavato da anni al posto del più opportuno non lo lavo o ...
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Nella tradizione retorica occidentale il termine amplificazione (lat. amplificatio, exaggeratio; greco áuxesis, da auxánō «accrescere») indica un complesso di tecniche che intensificano i discorsi con [...] attraverso la dilatazione e il prolungamento di una figura retorica che fa da regia discorsiva rispetto a un tessuto verbale in cui si contrappongono le figure con un effetto di antitesi complessivo. Così, ad esempio, in Oliver Scharpf, “N ...
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Il punto esclamativo (detto talvolta anche punto ammirativo), composto da un punto in basso e da un trattino verticale soprascritto ‹!›, è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) classificabile tra [...] , dalla frase alla parola, fino ad arrivare alla presenza isolata, in uno o più elementi, al di fuori dell’espressione verbale (per indicare ad esempio una pausa emotiva nel dialogo):
(3)
– Stia zitto, non mi rovini; ritiro la parola.
– Troppo tardi ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...