GAGGINI (Gagini), Giacomo
Fausta Franchini Guelfi
Figlio di Francesco, nacque probabilmente a Bissone, nel Canton Ticino, in un anno imprecisato della prima metà del XVII secolo, ed è documentato dal [...] , figlio di Andrea (documentato a Genova dal 1701 al 1730), e Andrea (1730) - è rimasto soltanto il nome registrato nei verbali delle assemblee dell'arte degli scultori (ibid., pp. 191, 240, 242-245, 247).
Il G. fu affiancato dal fratello Giuseppe ...
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PALAZZESCHI, Aldo
Poeta e romanziere, nato a Firenze il 2 febbraio 1885.
Il futurismo per lui, come per tanti altri, non rappresentò che un'effimera avventura: il tentativo vano di romperla violentemente [...] penetrare nelle anime altrui, così come è incapace di capire perfettamente la propria. Ironie, caricature, audacie verbali, esasperazioni sessuali, capriole d'immagini e di sentimenti: tutti tentativi di evasione dall'uggia di stare perpetuamente ...
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PALEFATO (Παλαίϕατος)
Nicola Festa
Quattro autori di questo nome menziona il Lessico di Suida, con precise indicazioni delle loro opere; ma il fatto che tra essi è un P. figlio di una Musa e poeta epico [...] ridurre i miti a fatti reali, mal conosciuti, o mal tramandati, o alterati per lavoro di fantasia o per malintesi verbali.
Il libercolo De incredibilibus a noi giunto in numerosi manoscritti (recenti; una traccia di tradizione più antica si trovò nel ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] semplificazione – che sopprime le distinzioni tra soggetto e non-soggetto, tra persona e non-persona, e tra forma pre-verbale e forma post-verbale del soggetto) – è un affioramento dell’antico: esempi se ne trovano da Dante a Manzoni e oltre, fino ad ...
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più (piue)
Riccardo Ambrosini
1. Dell'avverbio e aggettivo (anche sostantivato) p. le attestazioni, circa 1200 complessivamente, sono 54 nella Vita Nuova, 78 nelle Rime, 391 nel Convivio e 661 nella [...] corpo... lo quale animo... più che altra cosa dee amare (vi si osservino le varie posizioni di p. rispetto a uno stesso predicato verbale); XXVII 12 e 16 un'ombra d'autoritade, per la quale più pare che lei [la vecchiaia] l'uomo ascolti che nulla più ...
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Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] aumento (partire: parto, parti, parte, partono).
Secondo alcuni (per es., Vincent 1988: 293; Simone 1993: 55) le classi del sistema verbale italiano potrebbero ridursi a due: quella in -a- e quella in -e-, considerate le forti affinità tra i verbi in ...
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Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] , Machiavelli reagì alla disgrazia politica con la scrittura. Sino ad allora, infatti, aveva scritto lettere, verbali di riunioni (Consulte e pratiche), resoconti di missioni diplomatiche (Legazioni e commissarie), opuscoli politici (Discorso sopra ...
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L’infinito sostantivato (detto anche, meno spesso, infinito nominale), secondo la definizione tradizionale è l’➔infinito introdotto da un determinante e accompagnato dai tipici elementi di un ➔ sintagma [...] . V, 21-22).
Il soggetto dell’infinito può essere espresso in più modi a seconda che la costruzione abbia carattere verbale o nominale.
Il soggetto pronominale può comparire nella forma di soggetto, come nella frase subordinata (21), o come pronome ...
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Narratologia
Daniele Dottorini
Termine con il quale si intende, in linea generale, quella parte della teoria letteraria che si occupa dei processi di rappresentazione e di comunicazione narrativa, coniugando [...] consapevolezza crescente che quella narrativa è di per sé una struttura profonda, capace di emergere in contesti non solo verbali o letterari. La n. infatti si sviluppa intorno al concetto di 'racconto', i cui elementi caratterizzanti sono, tra gli ...
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Si chiamano enclitiche le parole (soprattutto ➔ monosillabi) che, non possedendo accento proprio, si ‘appoggiano’ prosodicamente alla parola precedente, formando con essa un’unità accentuale (a volte anche [...]
(11) lo devo poter fare → devo poterlo fare → devo poter farlo
L’interazione tra enclisi, proclisi e sintagmi ‘pieni’ coi complessi verbali dà luogo a un’articolata tipologia (si veda Lepschy 1978: 41-54 per un’analisi dettagliata). Ad es., nei casi ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...