L’aspetto è una categoria grammaticale dei ➔ verbi che esprime diversi modi di vedere la scansione temporale interna a una situazione. Bertinetto (1986: 76) descrive come segue le proprietà aspettuali [...] stabilito, del risultato di un evento che si è compiuto in precedenza. I test che consentono di individuare una forma verbale perfettiva con aspetto compiuto sono la combinabilità con già:
(23) Marco ha già mangiato
(24) Venendo dunque al luoco nel ...
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CAPPELLO, Giovan Battista
Alfredo Cioni
Nacque a Bologna intorno al 1525 da famiglia probabilmente di modeste condizioni giacché non se ne trova menzione nelle carte bolognesi di quel tempo. È però [...] stampadori, ligadori e libreri" di Venezia giacché il suo nome non compare nel registro delle matricole e - di conseguenza - nei verbali di "Banca e Borsa" di quella numerosa confraternita. Nel 1565 il C. era ancora presso i Giolito, come dimostra un ...
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adduarsi
Federigo Tollemache
. Parasinteto verbale, con una sola occorrenza in Pd VII 6 Così, volgendosi a la nota sua, / fu biso a me cantare essa sustanza, / sopra la qual doppio lume s'addua. Il [...] III 109-111) e Arrigo (XXX 133-135), anch'essi distinti dagli altri beati. Da notare che a., uno dei sei parasinteti verbali danteschi con radicale numerale, è di conio dantesco. Il Pézard (ad l.) è invece dell'opinione che il verbo non sia derivato ...
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Poeta e critico svizzero di lingua italiana (Airolo 1921 - Bellinzona 2013), cugino di Giovanni. Laureatosi all'università di Friburgo, dove ebbe tra i suoi maestri G. Contini, e stabilitosi (1945) a Bellinzona, [...] di racconti (Un giorno della vita, 1960), ha tradotto poesie di J. W. Goethe e pubblicato saggi letterari (Accertamenti verbali, 1978; Quel ramo del lago di Como e altri accertamenti manzoniani, 1982, nuova ed. 1990; Accertamenti montaliani, 1984; Il ...
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Pittore e poeta italiano (Roma 1914 - ivi 1998). Interrotti gli studî giuridici, dal 1937 si dedicò alla pittura: dopo una prima esperienza espressionista, legata alla scuola romana, giunse dal 1955 all'astrattismo [...] raffinata vocazione poetica si espresse in numerose raccolte di versi (alcune da lui stesso illustrate), ricche di umorismo, giochi verbali e nonsense (Amato topino caro, 1971; Scarse serpi, 1983; Le sillabe della Sibilla, 1988; I violini del diluvio ...
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rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...] -are e participi in -ato, -ata, -ate, -ati.
In tutta la Commedia si hanno soltanto 36 parole-rima in -are, di cui 30 verbali (tre versi finiscono con care e tre con pare): come assai spesso per queste r. desinenziali, mentre l'Inferno e il Purgatorio ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] di comprendere che ‘saper dire’ significa anche sapersi esprimere su una stessa materia in modi diversi.
(f) Il verbale. Il verbale è un documento redatto da una persona incaricata con lo scopo di ricostruire la sequenza di atti linguistici prodotti ...
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mi (me, m', mee, mel, men)
Riccardo Ambrosini
1. Le forme oblique del pronome di I singol. comprendono quelle toniche, me, usata dopo preposizione tranne in un limitato numero di casi in alcuni dei quali [...] (v. 4.4.-4.6.) e l'unico mee (v. 4.2.), e quelle atone, sia proclitiche, m' (di fronte a forma verbale iniziante con vocale e specialmente di fronte ad ausiliare), mi (di fronte a verbo iniziante con consonante) e me (in poche attestazioni accolte ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] del nome. In effetti la scrittura di Galileo è fittissima di nomi, in particolare di nomi che esprimono un concetto verbale. Quando scrive: «E per più facile intelligenza, piglieremo carta e penna» (VIII, 36), evita una frase finale; quando dice che ...
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Il perimetro del linguaggio della moda è difficilmente definibile. Il termine moda (dal fr. mode, connesso al lat. modus «maniera») è attestato per la prima volta in italiano nel trattato moraleggiante [...] testamenti (Levi Pisetzky 2005; Tramontana 1993), nonché opere letterarie (Merkel 1981).
Integrando descrizioni e immagini, i testi iconico-verbali risultano i più adatti allo studio del linguaggio della moda (Danelli 2005: 479). Tra i più antichi si ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...