AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] e l'odio per gli avversari in elegantissimo orrore, gli encomi, le adulazioni e le suppliche in spiritosi giuochi verbali. Il limite di questa trasfigurazione è, naturalmente, il pericolo di trascorrere nella squisita rievocazione erudita e nel ...
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CHIABRERA, Gabriello
Nicola Merola
La nascita del savonese C., contro la sua testimonianza databile al 18, e non l'8, del giugno 1552, fu preceduta di quindici giorni dalla morte del padre Gabriello, [...] . La musa è ovviamente quella pindarica, e in essa predomina la connotazione erudita piuttosto che le audaci invenzioni verbali.
Avendo pubblicato sempre a Genova, nel 1591, due libri di Canzonette (ilprimo contenente sette delle canzoni già edite ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] è un fortunato provenzalismo, la bella litote ch'è in disvicinare ha lo stesso marchio inventivo delle creazioni verbali quali dismentare, immillare o indovare. Ed è istruttivo vedere questa robustezza di vocabolario risalire il corso del verso ...
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CALDARELLI, Nazareno (noto con lo pseud. Cardarelli Vincenzo)
Felice Del Beccaro
Nacque a Corneto Tarquinia (Viterbo) il 1ºmaggio 1887 da padre ignoto all'anagrafe (ma Antonio Romagnoli) e da Giovanna [...] convincimento, il C. fornisce indicazioni essenziali per misurare il suo lavoro di prosatore e di poeta: "Non è la ricchezza dei mezzi verbali che fa lo scrittore. È ilmodo, è l'accento, è il tono" (Le opere e i giorni, in Solitario inArcadia); "noi ...
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FLORA, Francesco
Massimo Onofri
Nacque il 27 ott. 1891 a Colle Sannita (Benevento) da Giuseppe e Vincenza Di Lecce. Trovatosi, poco più che adolescente, a capo di una numerosa famiglia per la prematura [...] daveronianesimo" (A. Cajumi), non pare nemmeno dominato dalla "religione della bellezza musicale" (Citanna), ma segnato da una sovrabbondanza verbale, di schemi e di modelli letterari (Cajumi).
Nel 1928 curò le Poesie di V. Monti (Firenze) e De gl ...
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ALEARDI, Aleardo
Ettore Caccia
Aleardi Gaetano Maria (assunse più tardi il nome con cui divenne famoso, Aleardo) nacque a Verona il 14 nov. 1812 dal conte Giorgio e da Maria Canali: dal padre accolse, [...] scientifici o tecnici, i quali male si armonizzano con i termini del classicismo più aulico o con le nuove formazioni verbali: così che la sua poesia, narrativa per l'ampiezza dello svolgimento e del ritmo, passa con scosse troppo forti dallo ...
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BATACCHI, Domenico Luigi
Raffaele Amaturo
Nacque a Pisa il 3 nov. 1748 da nobile famiglia di origine fiorentina. Scarse e malcerte notizie si hanno della sua infanzia e della sua prima giovinezza, ricavabili [...] riecheggiamenti della cultura d'oltralpe, l'esperienza del linguaggio "comico" bernesco con il gusto nativo dei coloriti eccessi verbali.
Non tutte le opere del B. ci sono conservate. Di un quaderno manoscritto di poesie varie (sonetti, canzoni ...
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GOVONI, Corrado
Riccardo D'Anna
Nacque presso Ferrara, a Tamara, frazione di Copparo, il 29 ott. 1884 da Carlo e da Maria Albonetti. Discendente da una famiglia contadina, lasciò presto le terre del [...] il sentiero di una raggiunta e più equilibrata maturità espressiva, sebbene il G., poeta dai toni accesi e dall'ostentazione verbale, ma al tempo stesso di una tristezza disincarnata ed elusiva, trovi non a caso nelle raccolte della giovinezza la sua ...
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FABBRINI, Giovanni
Raffaella Zaccaria
Nacque a Figline Valdarno (prov. Firenze) nel 1516 da Bernardo di Giuliano e da Bartolomea di Alessandro Altoviti, come egli stesso dichiarò in una lettera scritta [...] che in latino si trovano nel caso dativo, ed è suddiviso in quattro sezioni, che trattano delle forme verbali latine messe a confronto nella trasformazione in volgare e viceversa. Questa stessa opera venne ristampata, senza variazioni di rilievo ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] ), fanno tuttavia riscontro la «polisemia» e gli «usi semantici singolari», talora audaci e inediti, di quegli stessi materiali verbali, forieri di una quota di figuratività e metaforicità (cfr. Vitale 1996: 416-477; Manni 2003: 204-205) decisamente ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...