Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] fusione con l’articolo, la loro ‘leggerezza’ materiale le predispone a essere usate come ➔ prefissi, per es. verbali: innamorarsi, arrossire, coabitare, fraintendere, ecc. Troviamo la preposizione come prefisso in molti lessemi ereditati dal lati-no ...
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Il testo descrittivo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macro atto linguistico (ossia di una azione [...] nel § 3.
In primo luogo, per la condizione di atemporalità cui è vincolata la descrizione, i tempi verbali sono caratteristicamente imperfettivi e continui (➔ aspetto). Sono dunque possibili descrizioni governate dal ➔ presente non deittico o dall ...
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Le interrogative indirette sono frasi subordinate che hanno la forma di una domanda che non è autonoma, come quella veicolata dalle ➔ interrogative dirette (1), ma dipende da un verbo (2-3), un aggettivo [...] Per quel che riguarda l’italiano in particolare, la ricerca della regola che dia conto del vario distribuirsi di questi due modi verbali in queste frasi è ancora in atto. L’opinione più corretta è che la scelta di indicativo e congiuntivo nelle frasi ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] vuol poi significar?
(Rossini, L’italiana in Algeri)
e ancora la metateatralità e le esplicite citazioni letterarie, i giochi verbali e la riproduzione di difetti di pronuncia come la balbuzie, già precocemente attestata in opere come il Giasone di ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] ), fanno tuttavia riscontro la «polisemia» e gli «usi semantici singolari», talora audaci e inediti, di quegli stessi materiali verbali, forieri di una quota di figuratività e metaforicità (cfr. Vitale 1996: 416-477; Manni 2003: 204-205) decisamente ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] predilezione per l’uso di alcuni segnali discorsivi che sottolineano proprio la volontà di riprodurre i meccanismi dell’interazione verbale nelle sue forme meno slegate e informali (Rossi 2003: 100). Anche la composizione degli enunciati e dei turni ...
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Per tipi illocutivi si intendono i tipi di azioni che si eseguono nel proferire parole. L’atto illocutivo, detto anche atto illocutorio (in ingl. illocutionary act), è uno degli aspetti dell’atto linguistico: le parole proferite contano, in virtù di convenzioni tacitamente accettate, come l’esecuzione di un atto che va al di là del semplice dire e comporta effetti convenzionali sui destinatari. Sono ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] .
Altrimenti, nelle forme dette rizoatone o arizotoniche, l’accento può trovarsi sulla vocale tematica (che con la radice forma il tema verbale, per es. -a- in cant-a-re) o sulla desinenza (ossia la porzione di parola che varia per la flessione): nel ...
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I rapporti tra lingua e musica sono strettissimi, sia perché gran parte della produzione poetica, non soltanto italiana, è stata concepita in funzione dell’accompagnamento musicale (dall’antica tragedia [...] le parole, pur se paradossalmente queste sono comunque fatte di suono –, vista l’intrinseca metaforicità di tutte le lingue verbali, né quelle legate al mondo della retorica e della matematica sono le uniche metafore della musicologia delle origini ...
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Il discorso diretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre, in forma orale o scritta, enunciati appartenenti a un [...] sua trasmissione oggettiva. Si osservino, tra i vari fenomeni, la rara presenza del verbo dire (sostituito da forme verbali semanticamente più ricche e da espressioni nominali), i numerosi ➔ connettivi (ma, dunque, cioè) in concomitanza del discorso ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...