Si chiamano enclitiche le parole (soprattutto ➔ monosillabi) che, non possedendo accento proprio, si ‘appoggiano’ prosodicamente alla parola precedente, formando con essa un’unità accentuale (a volte anche [...]
(11) lo devo poter fare → devo poterlo fare → devo poter farlo
L’interazione tra enclisi, proclisi e sintagmi ‘pieni’ coi complessi verbali dà luogo a un’articolata tipologia (si veda Lepschy 1978: 41-54 per un’analisi dettagliata). Ad es., nei casi ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] ausiliari vengono usati come particelle premesse per caratterizzare tempo e qualità di sostantivi verbali invariati. La sintassi presenta la distinzione in frasi verbali e nominali.
Sulle origini dell’egiziano e sulle sue relazioni con altre lingue ...
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La conversazione è uno scambio verbale tra due o più partecipanti, come tipo di attività socialmente organizzata, prevalentemente di carattere informale e basata sulla ➔ lingua parlata. La conversazione, [...] & Leonardi 2003, pp. 163-181.
Orletti, Franca (a cura di) (1994), Fra conversazione e discorso. L’analisi dell’interazione verbale, Firenze, La Nuova Italia Scientifica.
Pistolesi, Elena (2004), Il parlar spedito. L’italiano di chat, e-mail e sms ...
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In ogni ricerca, l’interpretazione di fatti (o di personaggi ecc.) basata sull’esame di testi, documenti o su notizie storiche.
Definizioni
Il termine f., inteso nel mondo greco e latino come amore della [...] in due grandi direzioni: da una parte si tende a reperire, ricostruire e interpretare i testi (studio delle testimonianze verbali); e dall’altra a mettere in luce e interpretare fatti di ogni genere che giovino alla comprensione dei testi stessi ...
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Semiologia
Gian Paolo Caprettini
(App. IV, iii, p. 301; v. semiotica, III, ii, p. 697)
Semiologia del testo letterario
La s. (o semiotica) negli ultimi decenni è stata spesso al centro di interrogativi [...] : il primo, più ristretto, rappresentato dalla linguistica, che ha per oggetto l'analisi dei congegni comunicativi dei messaggi verbali (i quali sono soltanto una parte dei messaggi codificati); il secondo, più ampio, costituito dalle scienze sociali ...
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L’aspetto è una categoria grammaticale dei ➔ verbi che esprime diversi modi di vedere la scansione temporale interna a una situazione. Bertinetto (1986: 76) descrive come segue le proprietà aspettuali [...] stabilito, del risultato di un evento che si è compiuto in precedenza. I test che consentono di individuare una forma verbale perfettiva con aspetto compiuto sono la combinabilità con già:
(23) Marco ha già mangiato
(24) Venendo dunque al luoco nel ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] di comprendere che ‘saper dire’ significa anche sapersi esprimere su una stessa materia in modi diversi.
(f) Il verbale. Il verbale è un documento redatto da una persona incaricata con lo scopo di ricostruire la sequenza di atti linguistici prodotti ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] del nome. In effetti la scrittura di Galileo è fittissima di nomi, in particolare di nomi che esprimono un concetto verbale. Quando scrive: «E per più facile intelligenza, piglieremo carta e penna» (VIII, 36), evita una frase finale; quando dice che ...
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Il perimetro del linguaggio della moda è difficilmente definibile. Il termine moda (dal fr. mode, connesso al lat. modus «maniera») è attestato per la prima volta in italiano nel trattato moraleggiante [...] testamenti (Levi Pisetzky 2005; Tramontana 1993), nonché opere letterarie (Merkel 1981).
Integrando descrizioni e immagini, i testi iconico-verbali risultano i più adatti allo studio del linguaggio della moda (Danelli 2005: 479). Tra i più antichi si ...
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I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] discorsivo, usato come riempitivo dalla parte del parlante (tab. 1, I) caratterizza una persona, tanto che si può parlare di tic verbale: c’è chi ripete in continuazione appunto, o diciamo, o insomma, o altro (per es., non so in 8), senza neppure ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...