BENELLI, Sem
Ferruccio Marotti
Nacque in località Filettole, a Prato, il 10 ag. 1877, da umile gente; contro la volontà del padre Raffaello e della madre Giovacchina Borri, volle intraprendere gli studi [...] (da Ilragno a Paura)sono dominati da cupo pessimismo, da un'asprezza di contenuto polemico e da acerbi sfoghi verbali, e il B. tende contraddittoriamente a materiarli di attualità e di spirito universale atemporale. Probabilmente egli era sospinto a ...
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CORONATA, Bartolomeo
Giovanni Nuti
Nacque a Genova verso il 1520 da Giovanni, ricco mercante ascritto all'"albergo" dei Pallavicino, e da Peretta, figlia di Nicolò Grimaldi Cebà, appartenente ad una [...] , Giulio Sale, Teramo Brignole, Luca Martignone ed altri. Che un colpo di mano sia stato concepito realmente, sia pure solo a livello verbale e in modo assai confuso, e che il C. vi sia stato coinvolto, ingenuamente o no, è fuori dubbio; il governo ...
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FENAROLI AVOGADRO, Giuseppe
Andrea Quadrellaro
Nacque a Brescia il 24 marzo 1760, penultimo di sei figli, dal conte Bartolomeo Fenaroli e da Paola Avogadro. Con il fratello Girolamo condivise dalla [...] 28 sett. 1797, autogr. (cart. 108/a); Arch. di Stato di Milano: nel Fondo Consiglio legislativo, cartt. 605 ss., si trovano i verbali del Consiglio di Stato (1805-1813); Arch. di Stato di Bologna, Fondo Aldini, bb. X e XI (lett. del F. allo statista ...
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BATACCHI, Domenico Luigi
Raffaele Amaturo
Nacque a Pisa il 3 nov. 1748 da nobile famiglia di origine fiorentina. Scarse e malcerte notizie si hanno della sua infanzia e della sua prima giovinezza, ricavabili [...] riecheggiamenti della cultura d'oltralpe, l'esperienza del linguaggio "comico" bernesco con il gusto nativo dei coloriti eccessi verbali.
Non tutte le opere del B. ci sono conservate. Di un quaderno manoscritto di poesie varie (sonetti, canzoni ...
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PIO, Rodolfo
Matteo Al Kalak
PIO, Rodolfo. – Nacque a Carpi nel 1500, figlio primogenito di Leonello, fratello dell’ultimo signore di Carpi Alberto III, e di Maria Martinengo. Stando all’iscrizione [...] . A quanto egli stesso riferì, cominciò a prendervi parte poco dopo l’elezione di Giulio III (1550), come confermano anche i verbali della congregazione in cui il suo nome compare a partire dal 1° luglio 1550. Da quel momento venne a conoscenza delle ...
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DELLA SETA, Ugo
Bruno Di Porto
Nacque a Roma, il 18 luglio 1879, da genitori ebrei, Mosè e Palmira Piazza. Si laureò in giurisprudenza, nel 1901, a Napoli, dove fu allievo di Giovanni Bovio. Del maestro [...] , Discussioni e commissioni permanenti, ad Indices; Ibid., III legislatura, I, pp. 359-62 (commemorazione, 17 luglio 1958); Verbali del Consiglio comunale di Roma, 1946-1958, commemorazione, 6 giugno 1958; G. Salvemini, Mazzini, Roma 1920, p. 12 ...
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GOVONI, Corrado
Riccardo D'Anna
Nacque presso Ferrara, a Tamara, frazione di Copparo, il 29 ott. 1884 da Carlo e da Maria Albonetti. Discendente da una famiglia contadina, lasciò presto le terre del [...] il sentiero di una raggiunta e più equilibrata maturità espressiva, sebbene il G., poeta dai toni accesi e dall'ostentazione verbale, ma al tempo stesso di una tristezza disincarnata ed elusiva, trovi non a caso nelle raccolte della giovinezza la sua ...
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BENEDETTO da Mantova
Salvatore Caponetto
Si ignorano di lui il casato e l'anno della nascita. Quasi certamente B. fece la sua professione religiosa nel monastero di S. Benedetto Polirone. Sebbene non [...] , il priore Bernardo di Aversa e un altro decano, Innocenzo di Paternò. Il 18 maggio dell'anno successivo, in un verbale dei capitolo, è citato subito dopo il priore, ricordato per primo nell'assenza dell'abate. Il successivo 20 ottobre partecipa a ...
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FABBRINI, Giovanni
Raffaella Zaccaria
Nacque a Figline Valdarno (prov. Firenze) nel 1516 da Bernardo di Giuliano e da Bartolomea di Alessandro Altoviti, come egli stesso dichiarò in una lettera scritta [...] che in latino si trovano nel caso dativo, ed è suddiviso in quattro sezioni, che trattano delle forme verbali latine messe a confronto nella trasformazione in volgare e viceversa. Questa stessa opera venne ristampata, senza variazioni di rilievo ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] ), fanno tuttavia riscontro la «polisemia» e gli «usi semantici singolari», talora audaci e inediti, di quegli stessi materiali verbali, forieri di una quota di figuratività e metaforicità (cfr. Vitale 1996: 416-477; Manni 2003: 204-205) decisamente ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...