OGGETTIVE, PROPOSIZIONI
Nell’analisi del periodo, le proposizioni oggettive sono proposizioni ➔completive che svolgono, per così dire, la funzione del complemento ➔oggetto.
Le proposizioni oggettive [...] dell’indicativo e del congiuntivo nelle oggettive non rispecchia solo una contrapposizione tra oggettività e soggettività, tipica di questi modi verbali, ma anche una tendenza a un uso più popolare e parlato rispetto a un uso più formale e letterario ...
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CI
Ci (come vi) può avere diversi valori.
1. Può essere un pronome ➔personale atono di 1a persona plurale.
• In funzione di complemento ➔oggetto
Tu ci hai sentito (= hai sentito noi)
• In funzione [...] e di piante
C’è qualcuno in casa?
Spero che ci sia pane per tutti
C’è ancora tempo
• È usato anche nelle locuzioni ➔verbali con valore indeterminato
Mi ci vuole più tempo
Ci vuole ben altro!
Ci corre da lui a te!
Io ci sto
• Può essere un ...
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In italiano le parole appartenenti ad alcune ➔ parti del discorso sono soggette a flessione; presentano cioè diverse terminazioni a seconda del ➔ numero, del ➔ genere, o (come particolarmente i verbi) [...] tra il singolare e il plurale: l’uovo → le uova, il braccio → le braccia;
(c) modificazioni nei temi verbali (➔ suppletivismo): ho, abbiamo, vado, andiamo;
(d) irregolarità nei participi passati: nato, mosso, spento e numerosissime altre ancora che ...
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Le parole crociate (o parole incrociate o cruciverba, nome maschile invariabile) sono il gioco enigmistico che prevede una griglia di caselle bianche e nere, in parte numerate, a cui si riferisce un elenco [...] fra soluzioni e definizioni. Le definizioni, come abbiamo visto, possono essere più o meno specifiche; ammettere o no giochi verbali sulle lettere o sul senso; selezionare un solutore più o meno colto.
Sempre fra le varietà, esiste una tradizione di ...
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Secondo Salvi 1988: 79, sono verbi supporto un ristretto numero di verbi che, oltre al loro uso e significato autonomo, se impiegati con un nome d’azione, svolgono una funzione prevalentemente di appoggio [...] (➔ copulativi, verbi; sul verbo fare cfr. La Fauci & Mirto 2003). I verbi supporto danno luogo a sintagmi verbali particolari, chiamati costruzioni (o frasi o costrutti) a verbo supporto (per l’italiano cfr. Elia, D’Agostino & Martinelli ...
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Con il termine raddoppiamento espressivo (o geminazione espressiva) ci si riferisce prevalentemente all’esistenza in latino (quello classico e, ancor più, quello tardo) di forme che contengono una consonante [...] [ld] > [dː]: il dio > id dio > iddio > [dː]io (cfr. Mioni 1993).
L’➔aferesi è anche alla base di forme verbali, osservabili in dialetti meridionali, ad es. il napol. [o ˈkːatːa] «lo compra», [o ˈlːukːa ŋˈkaːpa] «gli urla in testa». L ...
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L’ipallage (gr. hypallagē´ «scambio, commutazione»), o enallage (vedi più avanti) dell’aggettivo, nella retorica classica è una figura che consiste nella diversione dell’orientamento sintattico dell’aggettivo, [...] discomposto i suoi versi
(15) il piano sconfina melodioso
(16) parlare chiaro, lavorare duro
Circa lo scambio dei tempi verbali («énallage de temps»: Fontanier 1977: 293), sono ricondotti da Tateo (19842) nell’ambito di questa figura l’uso del ...
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Biologia
In biologia molecolare, la produzione, mediata dai ribosomi, di un polipeptide la cui sequenza di amminoacidi è derivata dalla sequenza di codoni di una molecola di RNAm (➔ proteine).
Informatica
Conversione [...] .
Il linguista e semiologo R. Jakobson è autore di un’ormai classica tripartizione: la t. fra due lingue verbali umane (interlingual translation), o t. propriamente detta; la t. che avviene all’interno della medesima lingua (intralingual translation ...
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Per modalità si intende l’insieme delle risorse linguistiche (parole, espressioni, ma anche elementi morfologici, ecc.) che manifestano il modo, ovvero l’atteggiamento del parlante rispetto all’enunciato [...] in un giudizio su quanto asserisce (Pietrandrea 2004; 2005). Oltre che da modi verbali (come il ➔ condizionale e il ➔ congiuntivo) e dall’uso modale di tempi verbali (come il futuro epistemico; ➔ futuro), può essere espressa grazie ai verbi modali ...
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Il termine agente è spesso usato in linguistica in modelli e per scopi diversi: basti ricordare il complemento di agente della grammatica tradizionale o il ruolo semantico dell’agente nella teoria dei [...] ha una ricca serie di ➔ suffissi per formare nomi di agente a partire da basi nominali e verbali, anche se non mancano sporadici casi di basi particolari: sigle (cigiellino), avverbi (dirimpettaio), basi multilessicali (nullafacente, saccopelista ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...